si Marco nessuno nega questo .... io ho detto che osservo prevalentemente per fini estetici, figurati. e ognuno di noi trova piacere in aspetti diversi dell'osservazione ( che non si escludono a vicenda, ma semplicemente prevalgono in misura diversa in ciascuno di noi).
non ho una formazione scientifica, posso permettermi solo letture divulgative e faccio fatica a seguire tutti i discorsi che hanno a che fare con l'ottica appena il livello sale oltre la relazione fra diametro e risoluzione...ma non per questo non cerco di capire, anzi.
l'aspetto estetico e anche contemplativo dell'osservazione non viene sminuito dalla conoscenza degli oggetti, anzi - non per me almeno, poi ognuno ha le proprie esigenze, i propri gusti e i propri sacrosanti e indiscutibili desideri.
diciamo che dire "conoscere il cielo " per indicare l'abilità di fare star hopping mi sembra un po' pomposo

è un'abilità bellissima, ma del resto anche usare un goto è un'abilità, meno poetica magari, ma solo perchè non ci ricorda l'antichità e non ci dà la sensazione di padroneggiare qualcosa di naturale e di esterno a noi.
per me ( intendo per me, non "è mia opinione") è infinitamente più difficile usare un software che non conosco che fare starhopping.
poi mi spiace non ricordare alcune cose elemenmtari, come le distanze degli oggetti, eventuali associazioni fisiche ( a parte l'ammasso della vergine), dati fisici come temperatura/colore delle stelle etc.
quest'estate ho fatto vedere a un po' di persone m51 - potergli dare un'idea della distanza parlare di due galassie interagenti, dargli un'idea della struttura etc ha fatto parlare le due nuvolette ( ero sotto un cielo inquinato e solo io riuscivo a intuire qualcosa di più della differenza fra nucleo e disco).
non è questione di essere professionisti o di voler fare solo scoperte nè di decidere com'è che si debba fare l'astrofilo... spero di essermi spiegato.