Ciao al forum!
questa immagine è il risultato di una sola notte di integrazione con il doppio setup che mi ha consentito di riprendere quasi 11 ore tra luminanza e colore.
Per la precisione si tratta di 320min di luminanza (poco più di 5 ore) con TEC140 e STL e di circa 2 ore per canale di RGB con il TakaTSA102 e la FLI ML8300
Il soggetto è molto intrigante perché assai elusivo: su quasi tutto il campo sono presenti filamenti di polveri veramente deboli e delicati che è stato laborioso mettere in giusta evidenza conservando il più possibile luce e forma delle stelle.
Notizie sulla VdB158 (la tenue nebulosità azzurrognola) e sul complesso di polveri circostanti sono disponibili su wikipedia all'indirizzo
http://it.wikipedia.org/wiki/VdB_158 al quale vi rimando per una veloce contestualizzazione dell'area.
Sul mio sito trovate l'immagine a 2500pix e 1,8Mb
http://www.astrosky.itPer quanto riguarda la fase del processing devo dire che mi è mancato immensamente il dithering che per ovvi motivi (ovvero due camere che riprendono contemporaneamente) non ho potuto attivare.
Ho compensato, non del tutto, eliminando qualche hot/cold pixel con CCDStack e a mano e utilizzando un po' di noiseninja per lisciare.
Sul discorso relativo al controllo delle stelle farei un brevissimo approfondimento dato che è stato l'aspetto sul quale, in questa immagine, ho dedicato certamente più tempo.
La premessa è che per far uscire la nebulosità ho dovuto applicare un DDP molto aggressivo, con il risultato di rovinare la maggior parte delle stelle del campo:
Allegato:
Luminanza-DDPHi.jpg [ 469.81 KiB | Osservato 1352 volte ]
ho allora pensato (per tre settimane.....

non sono gimmi! ) su come poter realizzare una maschera che riportasse le stelle della luminanza a dimensioni e forme accettabili.
Ho anche notato che le stelle della luminanza sintetica ottenuta dall'RGB (sommando semplicemente i tre canali) mi piacevano di più, perché più conservate a causa della ripresa filtrata e anche perché presentavano dei leggerissimi spikes generati, come mi pare di aver letto da qualche parte, dalle microlenti sul sensore della 8300
Allegato:
Colore-DDPLow.jpg [ 315.69 KiB | Osservato 1352 volte ]
Da queste due luminanze ho ottenuto, due maschere di sole stelle (che hanno ovviamente distribuzioni di luce diverse tra loro).
Riepilogo i passaggi per ottenere una maschera veloce di sole stelle: con PS utilizzando il filtro polvere e grana distruggete le stelle di campo applicando passaggi successivi a raggio decrescente (tipo 5 passaggi partendo da raggio 12 sino a raggio 2/3 e livelli di soglia/theshold di 100 / 75 / 50 / 35 / 25; è utile ripetere l'operazione variando un po' i valori). Sull'orrida immagine ottenuta applicate in un layer separato la vecchia luminanza super-stretchiata in modalità darken/scurisci per ripristinare parte della nebulosa che magari è stata distrutta con le stelle.
questo è quello che dovreste ottenere:
Allegato:
Luminanza-senza-stelle.jpg [ 164.71 KiB | Osservato 1352 volte ]
L'operazione di cui sopra la potete ottenere in un colpo solo applicando una action di PS (necessariamente in versione inglese) che ha realizzato Jukka Metsavainio (
http://astroanarchy.blogspot.com/search ... PS-actions)
Se ora sovrapponete in modalità sottrai/difference il layer della luminanza con DDP originale dal layer della sola nebulosa, otterrete una immagine delle sole stelle derivata dalla luminanza originale con DDP profondo.
Allegato:
Luminanza-solo-stelle.jpg [ 289.96 KiB | Osservato 1352 volte ]
La medesima procedura l'ho applicata alla luminanza dell'RGB (ma sarebbe stato egualmente utile per la creazione della maschera definitiva ottenere una seconda maschera di sole stelle dalla luminanza originaria sottoposta ad un DDP molto, molto meno aggressivo).
Allegato:
mask-luminance-RGB-01.jpg [ 163.49 KiB | Osservato 1352 volte ]
A questo punto da "differenza" o sottrazione tra le due maschere di sole stelle (da Luminanza e da RGB) genera una maschera "invertita" che può essere utilizzata per controllare e ridurre gli aloni attorno alle stelle, ricompattandone la forma.
Con qualche livello di regolazione per correggere il core di alcune stelle e per estendere più o meno l'area chiara, la maschera diventa definitiva:
Allegato:
stars-mask.jpg [ 330.8 KiB | Osservato 1352 volte ]
L'applicazione delle regolazioni di curve e livelli tramite la maschera (ed il processing successivo) consente di ripristinare la luce stellare conservando l'intensità del DDP sulla nebulosa
segue...............