Eh si ho una certa età!
Stavo rimettendo a posto le mie osservazioni cometarie quando mi imbatto nell'immancabile quaderno dove trascrivevo le mie osservazioni cometarie oltre che a brevi descrizioni del cielo o altri oggetti.
Io ha quel tempo avevo un binocolo (che poi ho ancora ma non uso da anni) 15x80 della, se non ricordo male, Tosco. bello pesante lo piazzavo su un bel treppiedi fotografico e via ad osservare.
Pensate che lo comprai alal fine del 1979 e vidi in quel periuodo la prima cometa!
Comunque tornando a questa serata del 1985 scrissi che me ne andai a Monte Autore (sopra subiaco, a circa 80km da Roma) a quota 1750m dove a quei tempi c'era un cielo favoloso (roma rompeva molto meno

).
A quel tempo bastava una piccola cometa per farmi scappare ad osservarla. Ma quello che volevo fare quella sera era tentare di osservare per primo al binocolo la mitica cometa di Halley. La vidi già con un 200mm a metà settembre ma il cielo non era bellissimo e la cometa era di circa 12.
Erano i primi di ottobre, andai quasi per tutta la notte in cima ma non ricordo se quella sera (ma forse si) ci fosse con me Danilo.
La cometa si sarebbe dovuta trovare dentro la via Lattea tra i gemelli e Orione e vicino alla nebulosa "scimmietta".
Il cielo quella sera era molto scuro tant'è che do il valore di mag. lim. intorno alla 6.7/6.8. Molto alta anche se arrivai poco tempo prima anche alla 6.9!
va beh ero anche più giovane a quei tempi e quindi facilitato
Ma eccoche la sera osservo prima la cometa 1985 L/Hartley-Good (bassa sull'orizzonte ma lo stesso arrivavo alla 6.4!) di mag. 7.6 con un diametro di ben 12'.5 e un grado di condensazione DC=3 (quindi diffusa ma non troppo). Poi verso le 02h30 locali osservo nella zona della cometa e che vedo? La Halley!!!
Debolissima e in visione distorta prendo la posizione (per controllare poi che non abbia visto chissa cosa) e la stimo di mag 10.7 con un diametro di 2'.5 e discretamente condensata. Tra l'altro era vicinissimo alla nebulosa diffusa citata prima e poco fuori dall'ammasso della nebulosa. Meno male era una zona con un piccolo "buco" e non c'erano stelle fastidiose. Non so se la nebulosità si intravedeva al binocolo ma sembrava di scorgerla per una parte (tanto per dare un'idea della serata la california la vedevo con il binocolo e anche, molto bene, la nebulosità intorno a Merope nelle Pleiadi).
Il giorno dopo a Roma, tramite l'osservatorio di monte Mario (dove conoscevo vari astronomi) mando una circolare in america con la stima sperando di non aver preso lucciole per lanterne!
Invece....dopo poco tempo vidi la mia stima pubblicata sulle circolari rapide IAUC insieme a osservazioni con telescopi più grandi che pero la stimarono come me e quindi avvalorarono la mia osservazione.
Negli anni successivi più volte, in modo simpatico, sia Daniel Green (osservatore di comete e inoltre gestiva le circolari rapidi dell'IAUC cioè l'ente mondiale preposto per quello) che il famoso Bortle mi ricordarono questo mio "primato" dicendomi che era un miracolo che dai nostri cieli siamo riusciti a battere loro americani che hanno a disposizione spesso cieli ben più scuri.
naturalmente detto in modo scherzoso, giocoso, anche perchè è gente molto simpatica e alla mano.
Scusate questo vecchio racconto (a dir la verità c'è anche il resto della descrizione della nottata ma vi salvo dalla rottura dell'osservazione e delle altre emozioni che mi creavano queste serate binoculari) ma ho avuto un piccolo attacco di nostalgia a ritirar fuori e leggere questi miei vecchi appunti.