Grazie anche a voi xchris, salvo, alfa
Allora, salvo, aprendo il link della gif, probabilmente lo si dovrà fare caricare, la prima immagine "divisa in due" in realtà è una parte dell'animazione

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Il punto è che con questa "tecnica" non si sovrappongono i fotogrammi singoli, bensì si creano delle mappe in proiezione cilindrica, come si legge nell'articolo.
Per capirci il primo step consiste nel caricare le immagini elaborate, darle in pasto al software, il quale le prende e le "stende" su un piano.
Ho allegato un esempio- di ciò che ho appena detto-, che vede la realizzazione di una mappa a partire da una sola immagine, osservazione.
Ripetendo la stessa operazione caricando più immagini, si ottiene una mappa poco regolare, quindi conviene creare la mappa per ogni immagine, e poi una mappa finale, realizzata in photoshop a partire dalle singole, accostando semplicemente queste ultime, in maniera opportuna.
Il punto è che nell'accostare le mappe, si incontrano gradienti di luminosità, contrasto ecc.ecc. tra le stesse, poichè la "fine" di una (il bordo per intenderci, che di per sè su Giove è sfumato), verrà attaccata, ad esempio, al meridiano centrale dell'altra, che è molto più inciso, dettagliato e con una "luce" diversa.
Ho allegato un esempio di questa ultima questione.
Realizzate le mappe, si caricano queste in winjupos, chiedendogli di "avvolgerle" intorno al globo di Giove, secondo l'intervallo di ripresa, data, latitudine e longitudine del sito osservativo, ecc.ecc. e fa tutto lui.
La linea con effetto "chiappe di Giove"

nasce dal fatto che la mappa da "avvolgere", nel mio caso, è il risultato di due mappe accostate l'una all'altra, con la conseguente problematica di cui parlavo poc'anzi.
Non so se sono stato sufficientemente chiaro, spero di sì, se qualcuno avesse qualche dubbio chieda pure, dove non arriverò io sicuramente interverrà qualcuno più esperto di me
Vi aspetto
Matteo