renard ha scritto:
Non sono d'accordo, gli strumenti in altazimutale con go-to (in particolare i Celestron col sistema SkyAlign) sono gli strumenti più facili del mondo da utilizzare, basta imparare a inserire i dati richiesti dalla pulsantiera e poi fa tutto da solo, consentendo, anche a chi non conosce minimamente il cielo, di iniziare a osservare oggetti che neanche sa dove sono.
Poi possiamo metterci a discutere se questo sia un bene o un male per chi inizia e ne verrebbe fuori una discussione infinita, ma se la mettiamo sul piano della semplicità non hanno paragoni.
Non volevo cominciare una discussione su questa linea, soprattutto perché oggi è tanto tanto lunedì, ma visto che ci siamo... tiro fuori un po' di esperienza. In 10 anni di astronomia ne ho viste un po' di tutti i colori e sono fermamente convinto che partire con un puntamento passivo sia un male: ho conosciuto almeno tre astrofili che sono partiti alla grande (uno con un EXT90, uno con un Celestron Nextstar 114 e un altro con un C5) con vari telescopi AZ computerizzati e dopo tante serate passate più dietro allo strumento che all'oculare hanno cambiato tutti strumento.
Il punto non è che non sono buoni prodotti, ma che se, per qualche motivo, si rifiutano di collaborare, se uno è un po' scafato riesce ad osservare lo stesso, se invece ci si affida anima e corpo al computer quando rende l'anima si è in braghe di tela. Poi c'è tutto il discorso di che cosa sia l'osservazione amatoriale: alla fine con 8, 10, 15 anche 20 cm di telescopio il profondo cielo è ridotto a tantissimi batuffoli grigi (e io sono un amante del deepsky) mentre per i pianeti (dove c'è molto più colore e dettaglio) il computer di puntamento è sostanzialmente inutile, molto meglio avere un inseguimento a quel punto. Quindi, almeno per l'inizio, lo vedo come uno spreco di soldi verso una comodità (il goto) che non paga poi l'estetica visiva (la dimensione dell'ottica).
Secondo me la scelta vincente per chi comincia è un telescopio semplicissimo che però faccia vedere bene gli oggetti più semplici: luna, pianeti, i messier più luminosi. Se si sceglie di prendere uno strumento equatoriale è meglio sovradimensionare la montatura (magari partendo da una EQ3.2) e metterci il solo inseguimento, mentre per l'ottica può andare o un apocromatico da 80 (o un bel mak da 127) o un rfilettore da 150 (anche se qui poi c'è di mezzo la collimazione). Ma questa scelta è giustificata solo se l'astrofilo/a ha intenzione di far foto.
Se invece l'idea è di osservare in visuale, un dobson da 200 sta nel budget proposto da
gio.91:
http://shop.tecnosky.it/Articolo.asp?Se ... D8&Score=1 e con i soldi avanzati ci mette anche un bel Vixen LV (usato). Con questo strumento le cose
si vedono senza doverle inventare, è velocissimo da montare e la collimazione si fa in pochi minuti (magari aiutandosi con un laser). Non ci sono motori, non ci sono complicazioni, lo si prende e lo si punta come un cannone

Io ero molto dubbioso nei confronti dei dob, poi dopo aver usato il 250 di un amico (utente di questo forum) mi sono completamente ricreduto. Se uno vuole fare solo visuale e fare un po' tutto (e non è vero che i pianeti nei dob fanno schifo, perché ho messo a paragone Giove in un 250 e sul mio C8 ed erano identici) senza pensare a tutti i casini di stazionamento, motori, batterie ecc ecc il dob è la risposta.
Poi certo se si parla di fotografia è un altro discorso... ma non mi par questo il caso.
Simone
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