1° Forum di Astronomia Amatoriale Italiano

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 Oggetto del messaggio: Re: Inizio da solo o in compagnia ?
MessaggioInviato: martedì 21 settembre 2010, 15:53 
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Iscritto il: mercoledì 8 febbraio 2006, 15:35
Messaggi: 16961
Località: Dove mi portano le stelle
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
Se ognuno dovesse far gavetta in toto saremmo sempre all'età della pietra. La trasmissione della conoscenza è il primo passo verso il progresso in qualsiasi campo.
Il problema è che la conoscenza deve essere assimilata per poter essere trasmessa, magari aggiungendo qualcosa di proprio.
Ognuno di noi ha imparato da solo sulla propria pelle in qualcosa mentre ha appreso le esperienza di altri in qualcos'altro. Ma dopo aver appreso le conoscenze queste devono essere poi trasformate in qualcosa di compatibile con la propria vita, con la propria situzione, devono essere "personalizzate".
Come si fa a dire a un neofita che scrive:
Cita:
"Ho letto una rivista dove c'erano delle belle foto di galassie dell'Hubble. Ho deciso di guardarle anch'io. Ho visto un rifrattore da 15 cm su eq1 a 100 euro oppure un dobson da 20 cm a 150 euro. Quale è meglio per fare foto come l'Hubble?"
che deve provare da sé?
Meglio fargli capire che le cose non stanno così e che l'osservazione sarà diversa. Dovrà vedere con i propri occhi che un dobson è diverso da un rifrattore. Dovrà vedere come si usa.
E dovrà vedere che nessuna delle due configurazioni può fargli vedere come le foto dell'Hubble.
E come lo deve fare? Comprando a caso? O parlando con gente che è esperta, che gli spiega come si usa uno strumento e come si comincia ad usarlo?
L'esperienza si fa con il tempo ma se qualcuno ti da una mano a camminare picchi meno grugnate a terra (anche se poi il terreno lo bacerai lo stesso qualche volta).

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 Oggetto del messaggio: Re: Inizio da solo o in compagnia ?
MessaggioInviato: martedì 21 settembre 2010, 16:17 
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Iscritto il: lunedì 26 ottobre 2009, 10:51
Messaggi: 652
Località: Forlì
Tipo di Astrofilo: Visualista
E' molto interessante questo topic, mi complimento con king :)
Per quanto mi riguarda, io, essendo neofita, dovrei esserne protagonista. Io ho ricevuto molti consigli frequentando questo forum, leggendo libri, uscendo con altri astrofili, e non posso certo dire che non mi siano stati utili, anzi!
Io sinceramente penso che, comunque si inizi, se c'è la vera passione si continuerà ad andare avanti in ogni caso, sia che si sia partiti con il piede sbagliato che con il piede giusto. Un neofita, se si informa per bene, capisce in poco tempo con che cosa ha a che fare. Poi c'è anche da considerare come una persona affronta realmente le cose: c'è magari chi inizia a dire "No che palle, troppo sbattimento, mi dedico ad altro...", ma ci sarà anche chi nonostante sia consapevole che starà per affrontare un percorso impegnativo, è convinto che in un futuro poco lontano riceverà delle grandi soddisfazioni. Magari per i primi rimarrà solamente un po' di interesse, ma per gli altri sarà una vera e propria conquista.
Insomma, se vogliamo riassumere questo topic in due proverbi: è vero che chi ben comincia è a metà dell'opera, ma è anche vero che chi sbaglia impara. L'importante è, se si sbaglia, non scoraggiarsi!

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Emanuele
GAF


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 Oggetto del messaggio: Re: Inizio da solo o in compagnia ?
MessaggioInviato: martedì 21 settembre 2010, 16:24 
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Iscritto il: martedì 6 maggio 2008, 11:59
Messaggi: 9269
Località: San Francesco al Campo [TO]
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
Renzo ha scritto:
E come lo deve fare? Comprando a caso? O parlando con gente che è esperta, che gli spiega come si usa uno strumento e come si comincia ad usarlo?
L'esperienza si fa con il tempo ma se qualcuno ti da una mano a camminare picchi meno grugnate a terra (anche se poi il terreno lo bacerai lo stesso qualche volta).

Io credo di capire quello che intende Alessandro e non credo non volesse arrivare a questi estremi.
Più che altro da parte mia vedo che l'astronomia moderna è su di un piano diverso rispetto a quella di 10 anni fa: adesso un 114/900 è uno strumento da ridere, alcuni addirittura non sanno neanche cosa sia. Si parte spesso e volentieri da riflettori da 130, maksutov da 127, montature con GO-TO che fanno tutto loro. Con 2 milioni delle vecchie Lire (moneta che addirittura alcuni hanno appena intravisto) si parte con una strumentazione che 10 anni fa era impensabile (o neanche ancora inventata).

Insomma, la filosofia del tutto e subito è arrivata anche all'astrofilia.

Io ho letto tutti i numeri di Coelum dove hanno pubblicato quegli articoli "La crisi dell'astronomia amatoriale" e ho letto alcune cose che ho trovato agghiaccianti, per esempio, ci sono astrofili che minimamente non si preoccupano dell'inquinamento luminoso, dei programmi osservativi automatici, dell'avere un telescopio per guardare il cielo: prendono le foto da internet, le elaborano, cercano supernove e calcolano le variabili. :shock: Bellissimo eh, molto scientifico, ma per me l'astronomia non è questa.

Allo stesso modo, sono stato allo Star Party di Saint Barthelemy e, nonostante sia stata una bella esperienza (erano anni che non riuscivo a osservare per così tanto tempo sotto un cielo così bello), ci sono state alcune cose che mi hanno lasciato quantomeno perplesso:
  • Di fianco a me c'era un dob da 50 in vendita. Ora, astrofilo sconosciuto (che forse è pure iscritto qui), capisco che lo vendi, ma un giro a quel bestione potevi farlo fare! Mi ha veramente intristito vedere quel mostro montato con il telo sempre sopra :-(.
  • Laser verdi a manetta. Altro che star party d'oltre oceano (come dice Plinio :-D) in cui se accendi un laser ti chiedono di andartene; il mio vicino aveva sto laser e si è pure risentito quando gli è stato chiesto di spegnerlo.
  • Il sabato sera passa uno con la luce bianca a LED, io ero nei casini con le foto ma cercando di apparire più gentile possibile gli ho chiesto di spegnere la luce bianca, mi ha risposto: "Se la spengo sbatto contro i telescopi". Gli ho risposto: "Agli star party si viene con la luce rossa". Mi ha mandato a quel paese e ha anche aggiunto "io sono dell'organizzazione". Complimenti.

Quello che voglio dire è che ci sono sempre stati astrofili più attenti alla cultura astrofilica e altri meno, ma negli ultimi anni, con i prezzi abbattuti, il tutto e subito, un sacco di persone si sono avvicinate alla astronomia senza dover affrontare quegli ostacoli che hanno portato i più vecchi a farla diventare una passione.
Quindi, quando Alessandro dice che forse non è un bene spianare la strada ai neofiti, mi trovo d'accordo perché interpreto alcuni ostacoli come formativi.

Comunque non credete, io frequento anche i gruppi di utenti Linux e da quando è arrivata Ubuntu (dove tutto è facile, tutto è un click, sembra windows...) anche quella passione è stata (brutto termine) inquinata: ora Linux ce l'hanno tutti, però sono molto pochi quelli che lo conoscono davvero e, togliendo i vecchi che hanno fatto gavetta a suon di terminale, pochi dei nuovi si appassionano davvero.

Simone
PS: Mi sento vecchio a fare certi discorsi :(

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Simone Martina
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 Oggetto del messaggio: Re: Inizio da solo o in compagnia ?
MessaggioInviato: martedì 21 settembre 2010, 16:31 
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Iscritto il: giovedì 9 febbraio 2006, 19:58
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gaeeb ha scritto:
Comunque non credete, io frequento anche i gruppi di utenti Linux e da quando è arrivata Ubuntu (dove tutto è facile, tutto è un click, sembra windows...) anche quella passione è stata (brutto termine) inquinata: ora Linux ce l'hanno tutti, però sono molto pochi quelli che lo conoscono davvero e, togliendo i vecchi che hanno fatto gavetta a suon di terminale, pochi dei nuovi si appassionano davvero.

:(
Ripensando al fatto che abbiano parlato anche al corriere della sera dell'opposizione di giove (con la simpatica sottolineatura che-finalmente-si vede ad occhio nudo) meglio di niente no? In qualsiasi mercatino di elettronica all'ingresso ci sono i ragazzi che
illustrano ubuntu :D Per i pochi dei nuovi, sana selezione, come in tutte le cose della vita. Alcuni nella vita tardano di più a togliersi dai piedi.. :twisted:

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 Oggetto del messaggio: Re: Inizio da solo o in compagnia ?
MessaggioInviato: martedì 21 settembre 2010, 16:44 
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King il post e' davvero bello, esposto con garbo e cura. Dopo tanti "scafati" come dici, eccoti l'opinione di un niubbo.
Bo, secondo me c'e' niubbo e niubbo. Se uno (o una? Perche' tante poche rappresentanti.. del gentil sesso mah...) non sa neanche cosa aspettarsi da un telescopio, e' difficile renderlo indipendente nelle scelte.
Ad un gradino miseramente piu' alto mi metto io: sapevo cosa aspettarmi, dovevo scegliere se seguire consigli esterni o se "divertirmi" a ragionare con la mia testa. Ecco, scrivo per sottolineare che... a leggere i forum uno non comprerebbe mai quello che ho comprato io. Solo dopo l'acquisto mi sono reso conto dell'alone di incertezza che regna sulla mia attrezzatura. Non tornerei indietro.
Ma il risvolto bello c'e': se un giorno prendessi una DLSR, potrei finalmente fare dei test per dipanare i dubbi sui riduttori di focale con lo schema specifico del mio telescopio, tanto per fare un esempio. Ecco che quindi un neofita che va un po' per la sua strada puo' essere poi molto utile.
Insomma mi pare di poter quotare King: va bene indirizzare, ma fino ad un certo punto. Inutile fare tutto di testa propria, inutile fare tutto con la testa collettiva.

Leggo della crisi dell'astrofilia. Da buon niubbo devo dire che non so a cosa ci si riferisca... a me piace questa passione.

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Telescopio e montatura: Meade ACF LXD 75 (SC 8'') - Riduttore: Baader Alan Gee Mark II (attualmente: Feq 1090, f5.4)

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CCD HiRes: Philips SPC900NC
Filtri: Hutec IDAS LPS-P2

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 Oggetto del messaggio: Re: Inizio da solo o in compagnia ?
MessaggioInviato: martedì 21 settembre 2010, 16:52 
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Vedi Simone, capisco ciò che dici ma la "cultura" astrofilesca non nasce da sé.
Se nessuno spiega sin dagli inizi che quando siamo in un campo al buio la prima cosa da fare è non disturbare gli altri ci troveremo sempre con gente del genere. Anzi aumenterà.
Ma se uno, sin dall'inizio, viene "educato" forse sarà più facile che in futuro certi atteggiamenti diventino quasi naturali.
Io mi avvicino ai quarant'anni di osservazioni con un qualsiasi strumento e a quasi cinquanta di primo interesse astronomico (Cometa Kohouthek nel primo caso e eclissi di sole in Italia nel secondo) per cui sono un vecchietto. Ma ancor oggi faccio saltuariamente qualche serata pubblica. La prima cosa che spiego sono le norme basilari di come si osserva e del perché si deve evitare atteggiamenti che possono essere fastidiosi (anche solo accendere una sigaretta fa perdere l'adattamento al buio). Qualcuno lo capisce, altri no. Ma se nessuno queste cose le insegna fra poco scompariranno dalle consuetudini.

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 Oggetto del messaggio: Re: Inizio da solo o in compagnia ?
MessaggioInviato: martedì 21 settembre 2010, 17:14 
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Renzo ha scritto:
Se nessuno spiega sin dagli inizi che quando siamo in un campo al buio la prima cosa da fare è non disturbare gli altri ci troveremo sempre con gente del genere. Anzi aumenterà.

Con la mia associazione facciamo spesso osservazioni pubbliche e tediamo sempre tutti con le raccomandazioni sull'adattamento al buio, le luci rosse, l'inquinamento luminoso ecc...
Però mi aspetto che un partecipante ad uno Star Party e, ancora di più, un organizzatore certe cose le sappia...

Comunque tornando in topic, credo che Fabio abbia centrato il punto: la virtù sta nel mezzo.
Io aggiungo solo una considerazione, a favore della tesi di Alessandro: io non stampo banconote e alimentare questa passione è spesso stato molto difficile e gli acquisti sbagliati hanno impattato fortemente. Sicuramente seguire i consigli di chi è più esperto, soprattutto quando si trattava di metter mano al portafogli, ha aiutato molto nella scelta giusta; l'autocostruzione invece è sempre stato un campo in cui di cicereni se ne trovan pochi e quindi in tal senso ha ragione Fabio, se nessuno prova nuove strade non ci sarà mai crescita e in certe avventure si è da soli.

Comunque, anche rileggendo i vari post in neofiti e astrofili quasi tutti parlano della propria esperienza: basta solo un po' di buon senso (nel lettore) per scremare i commenti di chi parla "per sentito dire", in questo modo l'aiuto viene accettato da chi lo chiede, solo dopo esser stato digerito.

Insomma, quel che sto cercando di spiegare è che nessuno è costretto a seguire i consigli, se uno li segue si assume la responsabilità di accettarli. Chi ragiona con la propria testa sentirà tutte le campane e alla fine deciderà da solo, chi invece non ragiona... beh, peggio per lui ;-).

Simone

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MessaggioInviato: martedì 21 settembre 2010, 17:26 
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Io ho iniziato in solitaria dato che non conoscevo alcun astrofilo della mia zona e solamente con l'esperienza, l'impegno, leggendo diverse guide astronomiche e seguendo questo magico forum ho imparato moltissime cose.
Comunque nonostante tutto dico che sia molto importante che un neofita inizia con un gruppo o meglio dire con qualcuno che ne sa piu' di lui perchè di certo avrà sempre piu' esperienza del neofita e quindi avrà molto da insegnare.
Concludo dicendo che entrambe le vie, solo o in compagnia, sono ottime solo che con la seconda si impara penso piu' in fretta e magari si evitano anche acquisti sbagliati.




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 Oggetto del messaggio: Re: Inizio da solo o in compagnia ?
MessaggioInviato: mercoledì 22 settembre 2010, 14:35 
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Iscritto il: mercoledì 2 gennaio 2008, 9:06
Messaggi: 6502
Località: Roma
Cita:
Invitiamo dunque i neofiti a far parte dei vari gruppi, ma non calchiamo troppo la mano coi nostri consigli.
Suggeriamo strumenti appropriati, ma se anche vediamo che non stanno scegliendo quel che riteniamo sia ottimale, lasciamo fare.

Cosa ne pensate ? E, soprattutto, come è stato il vostro inizio ? Solitario e col tele sbagliato o in compagnia senza sbagliare un passo ? Lo rifareste così questo primo passo ?



Caro Alessandro:
Sono stato, e sono tuttora,in questo hobby, un solitario per carattere e convinzione.
Tutto quello che so lo devo ai libri ed alla mia testardaggine di provare e riprovare sperimentalmente sino a che i conti tornano, non ho mai frequentato associazioni o gruppi.
Con ciò non voglio affermare che la mia ricetta sia la migliore; direi che le frequentazioni ed i consigli sono utili, ma non bastano se non sono supportate, come in tutte le cose della vita, da una grande volontà di raggiungere gli obiettivi che ci prefiggiamo.

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Fulvio Mete
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Siti web:

http://www.lightfrominfinity.org

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