Cita:
Senza offesa ma dubio fortemente che uno potrà avere dubbi se comperare un gso200 o un tek 140, massimo può avere dubbi tra un taka 140 ed un tek 140 o un sw 2000 ed un gso 200....
Dunque, è proprio questo il punto, senza offesa per i possessori dei vari strumenti, come ho già sino alla noia affermato, e parlo per esperienza personale e non per sentito dire, a parità di qualità ottica e meccanica e di tutti i parametri che ho citato prima, nessuno se ne abbia a male, non c'è sostituto o rimedio al diametro dell'obiettivo, sia specchio che lente.
I rifrattori danno senza dubbio un'immagine + contrastata e godibile in visuale, e in imaging CCD avranno immagini stellari più nette e pulite, oltre che ad un disco di airy più concentrato e complessivamente piccolo di un altro strumento a specchio o composito.Ma quando nello strumento di confronto si sale col diametro, allora le cose sono diverse, e la luce raccolta ed il potere risolutivo maggiore possono fare la differenza.
Racconto solo due dei numerosissimi episodi sul tema da me vissuti in prima persona:
1- Osservazione, una sera di parecchi anni fa, di una doppia stretta (non ricordo quale) da 0.9 arcsecs con un eccellente rifrattore acro Zeiss Jena 110/750 ed un Celestron 5 " (127/1270) side by side: su tale doppia, a circa 190x il rifrattore mostrava l'immagine allungata, mentre il C 5 la risolveva;Al tempo interpretai tale risultato col fatto che la centrica del disco di Airy, come nell'esempio di Marcopie, era + piccola, trasferendosi una parte dell'energia luminosa agli anelli.
2-Riprese CCD della fotosfera solare: qualche anno fa possedevo ed usavo per tale incombenza un meraviglioso rifrattore Takahashi a fluorite da 128 mm, veramente il miglior rifrattore che abbia usato o posseduto.Ad un certo punto mi venne in mente di costruirmi un Newton senza alluminatura sullo specchio da 200 mm (specchio Parks, di ottima qualità, lavorato ad almeno 1/6 di lambda) in mio possesso.Quando confrontai le immagini che ottenevo dovetti ammettere a malincuore che il riflettore era superiore al Taka, tantè che dopo un pò lo misi in vendita.Appena da far notare che il rifrattore mi era costato 4800 € con alcuni accessori, e lo specchio Parks col secondario circa 250 €.Ovviamente il rifrattore era infinitamente meglio costruito, assemblato e curato anche nei minimi particolari, tanto da costituire un oggetto bello da possedere ed usare, il mio newton no, ma dal punto di vista delle prestazioni non c'erano dubbi sull'esito.
Del resto, si possono paragonare le immagini CCD planetarie ottenute con un 140 mm e quelle (molte visibili su questo forum) ottenibili con un 14" catadiottrico? a mio avviso no, eppure il costo è quasi lo stesso.
In conclusione, per diametri umani e fruibili,diciamo sino a 15 cm, compatibilmente con le proprie possibilità economiche, i rifrattori apo sono strumenti eccellenti, ben fatti, che fa piacere possedere ed usare,(io stesso attualmente posseggo ed uso con piacere un ottimo TMB 115 f 7) ma quando si necessita di diametri elevati per raggiungere mag limite + elevate, riprendere oggetti elusivi o fare attività con un minimo di scientificità per le quali occorre un elevato potere di raccolta di luce e/o risolutivo, allora gli specchi fanno da padrone, come si è del resto visto nel settore professionale dove gli ultimi strumenti a lente sono un (bel) ricordo del passato.