ivan86 ha scritto:
Io credo che confrontare due strumenti dal costo evidentemente diverso abbia il suo senso che non è certo quello di chiarire le idee all’acquirente indeciso ma tutt’al più ricordarci che parliamo di mercato, marketing ed in particolare di consumismo.
La TEC è un po’ come una roll royce, una ducati, un abito armani, una suite all’Hilton, ecc ecc
La qualità di questi prodotti/servizi è indubbia si tratta pur sempre di prodotti d’elite che in qualche modo diventano uno status symbol e piacciono per questo e per passione.
Le aziende che si occupano di moda femminile lo sanno bene, molto bene, ci hanno fatto i capitali ma ne hanno investiti altrettanti per far conoscere il prodotto e soprattutto rafforzare l’immagine del proprio marchio nella testa degli acquirenti, ci sono degli studi dietro che potrei tranquillamente definire scientifici.
Nel caso specifico è normale che un TEC da 140mm possa costare 7000 euro, le lenti a rifrazione così vicine alla perfezione costano eccome se costano, come costano gli impianti produttivi, il personale, la pubblicità e soprattutto la gestione della produzione che non è la stessa a grande scala dei più comuni GSO ne soprattutto il controllo qualità e la gestione del post-vendita come garanzia e assistenza.
Infine non dobbiamo dimenticare che l’azienda non fa beneficenza… non potrebbe permettersi di ricavarci solamente un 20% su ogni prodotto finito, andrebbe in fallimento in pochissimo tempo.
Una legge fondamentale dice che il rischio in un investimento è strettamente correlato al margine di guadagno.. Di fatto chi rischierebbe grossi capitali per avere bassi margini?
Ora la TEC ha investito e non poco, non stupitevi se ha un ricarico di almeno il 200% su ogni prodotto venduto, quindi ha scelto come target una particolare fetta del mercato, quello di nicchia e tutto questo ha un costo per il cliente finale.
Non c’è da stupirsi però se si viaggia comunque comodamente in un familiare Fiat, se si dorme comunque bene in un hotel da 3 stelle e se si è contenti del proprio vestito di Zara… molti semplicemente vi risponderebbero che Fiat non è roll royce, 3 stelle non sono una Suite all’Hilton e Zara non è Armani… è solo passione.
ciao
Giusto per completezza d'informazione.
TEC non è una mega industria del lusso astronomico. Come si può comprendere gironzolando per la rete si tratta di una minuscola aziendina, ubicata in un piccolo capannone del Colorado in cui lavorano Yuri Petrunin, suo figlio ed altri 3 o 4 tecnici tutti provenienti dall'ex URSS.
Il loro sito web è molto spartano così come non ho memoria di campagne pubblicitarie, men che meno indirizzate ad un target elitario di clientela.
L'affermazione dei loro prodotti è la conseguenza, esclusiva, della qualità degli stessi e del tam tam tra gli astrofili che questa eccellente qualità ha da subito provocato.
Il consumismo non c'entra proprio nulla. Il numero di strumenti venduti da TEC nei quasi vent'anni di sua esistenza credo non vada molto oltre il migliaio (quello più diffuso, il 140 appunto, dovrebbe essere giunto a sfiorare il seriale 500... gli altri modelli hanno numeri molto più bassi).
Parlare di un telescopio TEC (magari avendolo visto solo in fotografia e non avendoci mai guardato dentro) come di uno status symbol è quanto di più banle e fuori luogo si possa dire... ammantato da quei connotati ideologici (che non sono l'unico a percepire, anche se a me magari danno più fastidio che ad altri) di cui anche Emiliano Turazzi parla.
Gli studi che alla TEC fanno (e ne fanno molti perchè stiamo parlando di tecnici molto esperti e competenti) non sono certo rivolti a cretinate come le strategie di rafforzamento del marchio bensì ad obiettivi ben più paganti quali quelli del raggiungimento di livelli qualitativi e di perfezione ottica sempre più elevati.
Detto questo continua, e ci mancherebbe che non fosse così, ad essere legittimo e tutt'altro che vietato cercare di continuare a proporsi come massimi esperti di qualsiasi cosa dispensando a destra e a manca pillole di saggezza.
L'unico rischio rimane quello di dire cose sbagliate e di scivolare in qualunquistiche banalità... magari guidati, più o meno consciamente, proprio da quell'ideologismo che continuo a non comprendere che c'azzecchi (piaciuta la citazione???

) con la passione per il firmamento e le discussioni sulla tecnica strumentale.
Buona giornata a tutti.
Claudio