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 Oggetto del messaggio: Re: Focale, f/. domande.
MessaggioInviato: mercoledì 1 settembre 2010, 12:19 
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Mmm, :D

La focale della lente o dello specchio dipende da quanto è "curvato": se la curvatura è minima, la focale è lunga, se la curvatura è maggiore, la focale sarà corta.


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 Oggetto del messaggio: Re: Focale, f/. domande.
MessaggioInviato: mercoledì 1 settembre 2010, 12:42 
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Il punto di messa a fuoco è uno solo sia per un rapporto focale f basso sia per un rapporto f alto (ovviamente non ho detto che siano coincidenti. Ognuno ha il proprio.
Però poiché non è possibile rendere una stella puntiforme a causa della interferenza dell'atmosfera e a causa delle leggi ottiche che impongono dei limiti alla concentrazione dei raggi luminosi avremo una zona più o meno ampia nella quale la stella apparirà a fuoco.

Poiché la zona è delimitata dalla posizione intrafocale ed extrafocale nella quale abbiamo la miglior messa a fuoco (il cosidetto cerchio di confusione) possiamo vedere come questa zona sia più ampia per rapporti focali maggiori a parità di apertura, cioè maggiore è la focale e più ampia è questa zona.
Per questo telescopi con rapprti focali maggiori si mettono meglio a fuoco.

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 Oggetto del messaggio: Re: Focale, f/. domande.
MessaggioInviato: mercoledì 1 settembre 2010, 13:02 
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Iscritto il: domenica 29 agosto 2010, 19:51
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In buona sostanza, mi pare di capire, che più è alta la focale e meglio è, dal punto di vista visuale ed anche eventualmente fotografico. Quindi dal punto di vista esclusivamente dell'immagine, è meglio una focale alta senza riserve.

ne deduco che le gestione della focale da parte delle case costruttrici è necessaria sopratutto ai fini della lunghezza dello strumento. Focali alte, presuppognono lunghezze elevate, quantomeno per i rifrattori e riflettori newtoniani.

giusto?


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 Oggetto del messaggio: Re: Focale, f/. domande.
MessaggioInviato: mercoledì 1 settembre 2010, 13:07 
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Iscritto il: mercoledì 8 febbraio 2006, 16:41
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gibsonsg ha scritto:
In buona sostanza, mi pare di capire, che più è alta la focale e meglio è, dal punto di vista visuale ed anche eventualmente fotografico. Quindi dal punto di vista esclusivamente dell'immagine, è meglio una focale alta senza riserve.

ne deduco che le gestione della focale da parte delle case costruttrici è necessaria sopratutto ai fini della lunghezza dello strumento. Focali alte, presuppognono lunghezze elevate, quantomeno per i rifrattori e riflettori newtoniani.

giusto?



sbagliato :D
da dove deduci cio'?

la focale alta ha dei vantaggi "pratici" per quanto riguarda l'uso di oculari comodi, maggior facilità di lavorazione per il costruttore, facilità di collimazione... e svantaggi "pratici" (dimensioni, peso, necessità di montature robuste e costose), ma in linea teorica ai fini dell'osservazione non vi è alcuna differenza.

per quanto riguarda la foto, invece, una focale minore (a parità di diametro) è in linea di principio e mantenedosi molto sul generale, da preferire.
poi pero' vaglielo a dire a chi fotografa galassie piccolissime oppure minuscole planetarie che è meglio usare un focale corta.
insomma tutto cio' per dire che non esiste risposta alla domanda "meglio focale lunga o corta?", e se proprio vuoi una risposta essa è "dipende" :D

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 Oggetto del messaggio: Re: Focale, f/. domande.
MessaggioInviato: mercoledì 1 settembre 2010, 13:20 
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Iscritto il: domenica 29 agosto 2010, 19:51
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tuvok ha scritto:
gibsonsg ha scritto:
In buona sostanza, mi pare di capire, che più è alta la focale e meglio è, dal punto di vista visuale ed anche eventualmente fotografico. Quindi dal punto di vista esclusivamente dell'immagine, è meglio una focale alta senza riserve.

ne deduco che le gestione della focale da parte delle case costruttrici è necessaria sopratutto ai fini della lunghezza dello strumento. Focali alte, presuppognono lunghezze elevate, quantomeno per i rifrattori e riflettori newtoniani.

giusto?



sbagliato :D
da dove deduci cio'?

la focale alta ha dei vantaggi "pratici" per quanto riguarda l'uso di oculari comodi, maggior facilità di lavorazione per il costruttore, facilità di collimazione... e svantaggi "pratici" (dimensioni, peso, necessità di montature robuste e costose), ma in linea teorica ai fini dell'osservazione non vi è alcuna differenza.

per quanto riguarda la foto, invece, una focale minore (a parità di diametro) è in linea di principio e mantenedosi molto sul generale, da preferire.
poi pero' vaglielo a dire a chi fotografa galassie piccolissime oppure minuscole planetarie che è meglio usare un focale corta.
insomma tutto cio' per dire che non esiste risposta alla domanda "meglio focale lunga o corta?", e se proprio vuoi una risposta essa è "dipende" :D


Ma, io mi riferivo esclusivamente all'immagine, poi ho aggiunto che la "gestione" della focale si rende necessaria per ragione connesse alla dimensione dello strumento, chiaro.

Se teniamo in considerazione solo l'immagine, a parità di diametro, non vedo motivi nel non preferire focali alte, più alte possibili. Il telescopio ideale è largo e lungo (facili battute all'orizzonte), ovvero più largo che si può e più lungo che si può.

Il vantaggio della focale corta sta solo nella possibilità di ridurre la lunghezza dello strumento. Cosa che si rivela peraltro necessaria, non metto in dubbio.

A livello "assoluto" però, è meglio una focale alta.

Cioè non credo che vi siano altri motivi, se non quelli legati alla dimensione, alla base di una focale ridotta.


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 Oggetto del messaggio: Re: Focale, f/. domande.
MessaggioInviato: mercoledì 1 settembre 2010, 13:33 
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gibsonsg ha scritto:
ne deduco che le gestione della focale da parte delle case costruttrici è necessaria sopratutto ai fini della lunghezza dello strumento. Focali alte, presuppognono lunghezze elevate, quantomeno per i rifrattori e riflettori newtoniani.

giusto?

No, e già che ci sono contraddico in parte anche alcune delle cose che sono state affermate.
Se vuoi fare osservazioni ottimali di oggetti a largo campo devi avere un rapporto focale tra f/4 ed f/5 ed un focheggiatore da 2" (il massimo che l'astronomia amatoriale abbia finora prodotto).

In questa condizione, ponendo una pupilla d'uscita pari a 7mm (il massimo che l'occhio umano consenta) ottieni l'ingrandimento minimo, che è dato da D/7, ottenibile con un oculare di focale 7*f/ (nei casi sopracitati rispettivamente 28mm e 35mm). Per queste focali troverai facilmente in commercio oculari SWA (70°) o UWA (80°) in grado di sfruttare l'intero campo disponibile nei 2" del focheggiatore.

Rifacendo lo stesso discorso per un f/10 la focale dell'oculare per ottenere l'ingrandimento minimo per l'osservazione di oggetti a largo campo è di 70mm. Oculari commerciali di questa focale non ne esistono (anche in considerazione del fatto che per farne una versione UWA, per motivi strettamente geometrici, il portaoculari dovrebbe essere almeno da 4").

In buona sostanza, se è vero che per ingrandimenti medi ed alti (da D/3 in su) i due strumenti si comportano in maniera pressoché indistinguibile, per bassi ingrandimenti e largo campo servono necessariamente rapporti focali corti.

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Marco Pierfranceschi,
autore dei libri:
- Il cielo ritrovato - guida pratica all'astronomia visuale (manuale)
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 Oggetto del messaggio: Re: Focale, f/. domande.
MessaggioInviato: mercoledì 1 settembre 2010, 13:44 
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Gib, non esiste il meglio. Ogni tipo di telescopio ha una sua applicazione.

Ti consiglio i libri "come osservare il cielo con il mio primo telescopio" e "il libro dei telescopi" di w. ferreri, così per farti una piccola cultira di ottica.

Kapp

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MessaggioInviato: mercoledì 1 settembre 2010, 14:07 
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Marcopie ha scritto:
gibsonsg ha scritto:
ne deduco che le gestione della focale da parte delle case costruttrici è necessaria sopratutto ai fini della lunghezza dello strumento. Focali alte, presuppognono lunghezze elevate, quantomeno per i rifrattori e riflettori newtoniani.

giusto?

No, e già che ci sono contraddico in parte anche alcune delle cose che sono state affermate.
Se vuoi fare osservazioni ottimali di oggetti a largo campo devi avere un rapporto focale tra f/4 ed f/5 ed un focheggiatore da 2" (il massimo che l'astronomia amatoriale abbia finora prodotto).

In questa condizione, ponendo una pupilla d'uscita pari a 7mm (il massimo che l'occhio umano consenta) ottieni l'ingrandimento minimo, che è dato da D/7, ottenibile con un oculare di focale 7*f/ (nei casi sopracitati rispettivamente 28mm e 35mm). Per queste focali troverai facilmente in commercio oculari SWA (70°) o UWA (80°) in grado di sfruttare l'intero campo disponibile nei 2" del focheggiatore.

Rifacendo lo stesso discorso per un f/10 la focale dell'oculare per ottenere l'ingrandimento minimo per l'osservazione di oggetti a largo campo è di 70mm. Oculari commerciali di questa focale non ne esistono (anche in considerazione del fatto che per farne una versione UWA, per motivi strettamente geometrici, il portaoculari dovrebbe essere almeno da 4").

In buona sostanza, se è vero che per ingrandimenti medi ed alti (da D/3 in su) i due strumenti si comportano in maniera pressoché indistinguibile, per bassi ingrandimenti e largo campo servono necessariamente rapporti focali corti.



Premetto che di oculari ci capisco poco. so solo che se si divide la distanza focale del telescopio per il numeretto, ottengo il nr di ingrandimenti. :)

Ti faccio alcune domande per capire:

1) per "pupilla di uscita" intendi il ..."buco" dove metto l'occhio o lo spazio di visibilità che mi ritorna all'occhio? O altro?
2)che si intende per "largo campo"....una porzione visiva più larga possibile? quindi ideale per oggetti estesi?
3) Per ingrandimento minimo intendi quell'ingrandimento che comincia ad essere sufficiente per vedere tutto il campo?

Allora è "meglio" una focale bassa? visto che hai scritto che a medi e alti è uguale e a largo campo è meglio bassa.
Ci rimangono fuori solo gli altissimi ingrandimenti?

saluti e grazie per le eventuali risposte e a tutti per quelle già fornite.

Allora, aggiugno, visto che il "limite" è dato dagli oculari, non esiste una "misura" che mi permtete di fare tutto?


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 Oggetto del messaggio: Re: Focale, f/. domande.
MessaggioInviato: mercoledì 1 settembre 2010, 14:28 
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gibsonsg ha scritto:
1) per "pupilla di uscita" intendi il ..."buco" dove metto l'occhio o lo spazio di visibilità che mi ritorna all'occhio? O altro?

Per grandi linee il diametro del fascio di luce in uscita dall'oculare.
Più ingrandisci, più si restringe, meno ingrandisci, più si allarga.
Non puoi scendere con l'ingrandimento più di tanto perché il diametro del fascio di luce in uscita dall'oculare finisce con l'essere maggiore di quello della pupilla che lo deve ricevere.

Cita:
2) che si intende per "largo campo"....una porzione visiva più larga possibile? quindi ideale per oggetti estesi?

Esatto.
Se vuoi vedere le Pleiadi tutte insieme in un 30cm con un oculare commerciale (io ho un 32mm SWA) deve essere giocoforza un f/5, o meno...

Cita:
3) Per ingrandimento minimo intendi quell'ingrandimento che comincia ad essere sufficiente per vedere tutto il campo?

No. L'ho spiegato sopra.

Cita:
Allora è "meglio" una focale bassa? visto che hai scritto che a medi e alti è uguale e a largo campo è meglio bassa.

Per quello che ci faccio io (deep sky), sì.
Ovviamente è un parere personale, entusiasti possessori di strumenti a f/10 o superiori ti diranno altro.

Cita:
Ci rimangono fuori solo gli altissimi ingrandimenti?

Io ho tirato il mio dob 12" a 500x, e secondo me ce n'era ancora... ma avevo finito gli oculari (e le barlow).
Non c'entra molto col topic, ma inseguire a mano a quei rapporti di ingrandimento è abbastanza stressante...

Cita:
Allora, aggiungo, visto che il "limite" è dato dagli oculari, non esiste una "misura" che mi permette di fare tutto?

"Tutto" _e_ "al meglio", no... "la maggior parte delle cose" _e_ "più che dignitosamente", sì... ma devi decidere tu cosa vuoi "lasciar fuori".
Per questo esistono diversi modelli di telescopi. ;)

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 Oggetto del messaggio: Re: Focale, f/. domande.
MessaggioInviato: mercoledì 1 settembre 2010, 15:33 
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Iscritto il: domenica 29 agosto 2010, 19:51
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grazie per le risposte, intanto.

Pongo altre domande! faccio leva sulla tua cortesia :).

metettevi nei panni di uno che legge e magari vorrebbe acquistare un telescopio.
Sulla base di quello che si è scritto, che mi pare sia intriso di oggettività e non abbia origine da pareri personali "soggettivi" (proprio perchè parte da delle "misure"), l'acquisto migliore è senzaltro un telescopio a bassa focalità con un bel diametro, ecco perchè (consideriamo un rifrattore):

1) l'aumento degli ingrandimenti non è limitato, (almeno entro certi limiti) dalla distanza focale, ma dalla capacità del telescopio di raccogliere luce. Quindi la "qualità", intesa come "risoluzione"/definizione, dell'ingrandimento, è data dal diametro del telescopio (poi ci sono altre variabili come la qualità delle ottiche, condizioni atmosferiche etc, ma tralasciamo per il momento). In poche parole, la qualità intesa come definizione, nettezza, risoluzione, contrasto etc, a parità di ingrandimento, è data dal diametro dello strumento.

2) al contrario, vista l'anatomia dell'occhio umano ed il tipo di oculari commercializzati, esiste un ingrandimento "minimo" per poter osservare oggetti estesi (es. pleiadi) nella loro interezza. In rapporto a tale ingrandimento minimo ed agli oculari commercializzati, esiste un limite imposto dal rapporto focale D/diametro che deve essere, nel caso pleiadi ad esempio, non superiore ad f/4. E' ovvio che un rapp. focale f/4, a seconda delle dimensioni del diametro telescopio, possa fornire ingrandimenti diversi, poichè appunto un rapporto.

3) Per cui esistendo un limite "minimo" ma non massimo di ingrandimenti si taglia via il problema della distanza focale, considerandola utile a tutto campo, solo qualora idonea a raggiungere ogni ingrandimento "utile" ad osservare l'interezza di un corpo celeste raggiungibile dallo strumento.

riassumendo, una f/ bassa mi permette di vedere qualsiasi cosa ingrandendo come mi pare, ma anche ottenere visioni "larghe".
Per questo allora dico, che un telescopio amatoriale dovrebbe avere focali basse.

sbaglio?



saluti


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