Cari forumisti, è con piacere che vi scrivo al rientro dalle vacanze e spero vivamente che nei prossimi giorni possiate avere una pazienza di ferro, in quanto, in 2 settimane di ferie ho realizzato 13 riprese di nebulose planetarie molte delle quali sconosciute ai più

. Aggiungo inoltre che alcune di queste mancano di pubblicazioni e immagini con telescopi professionali.
Inizio la via crucis con una bella planetaria che fortunatamente è stata studiata in passato in relazione alle sue interessanti caratteristiche "dinamiche".
Si tratta della Simeiz 22, una grande e vecchia nebulosa planetaria spesso considerata erroneamente come semplice regione HII o resto di supernova.
Simeiz 22L'aspetto più notevole di questo oggetto è l'elevato effetto d'interazione del gas nebulare con il mezzo interstellare dovuto ad un'alta velocità di attraversamento del disco galattico. Questo comporta una distribuzione non omogena dell'intensità della regione Halpha li dove l'interazione presenta un maggiore attrito. Questo causa un rallentamentento ed una distorsione della morfologia della planetaria, mentre il nucleo centrale, che non subisce l'effetto d'interazione, perde la sua posizione simmetrica e si decentra.
Le misure del moto proprio del nucleo centrale mostrano valori di circa 123 km/s, una velocità molto alta tanto da far sospettare che il progenitore sia una delle stelle dell'alone galattico che nel momento di transito del disco galattico ha espulso la planetaria.
Lasciamo perdere il discorso sui rapporti tra il flusso [NII] e Halpha in nebulose planetarie in interazione con il mezzo interstellare, sennò famo notte!

Cmq appena avrò le possibilità di possedere un filtrone [NII] sarete costrettri a subirvi altre litanie!
Nella ripresa che vi mostro, si vede molto bene come nel canale Halpha la planetaria appare sfilacciata ed quasi irregolare (con distrorsioni dovute proprio all'effetto dinamico), mentre nel canale OIII, vediamo un aspetto molto più regolare dove l'intensità del flusso dipende solo dall'effetto energetico nel nucleo e non dell'interazione con il mezzo interstellare.
La stellina centrale si vede in prossimità dell'arco luminoso (quindi fortemente decentrata) come una stella di colore azzurro intenso.
L'immagine mi soddisfa sebbene confesso di avere sbagliato l'inquadratura perchè non credevo che l'estensione fosse così ampia, colpa anche delle dimesioni limitate del sensore.
L'autoguida si è comportata bene, merito dell'elevata latitudine dell'oggetto, per cui ho dovuto gettare solo un paio di riprese in totale.
Certo, mi sarebbe piaciuto aumentare i tempi di esposizione...però certe volte è meglio accontentarsi!
