sì, in effetti è così: questi modelli sono prodotti in diverse versioni che a volte cambiano nel tempo con poche varianti ma la sostanza non cambia; negli anni passati, ora però non saprei, non garantivano nemmeno che il diametro effettivo fosse di 100: a volte 100, a volte 98, a volte 96.....
Tornando al quesito iniziale direi che è un problema che non esiste ed è più uno scrupolo da telescopista supertecnico. Quello che conta è la qualità in un prisma: forse che non esistono spotting scope terrestri di qualità eccelsa? e allora che problema c'è con il deep sky con un binocolo? dobbiamo andare a cercare galassie di 19^ mag? lì serve apertura, non prismi con meno rimbalzi. Eppoi bisognerebbe anche sapere lo schema utilizzato: un 45° potrebbe montare un semipentaprisma (il classico pentaprisma invece devia a 90° proprio come nei mirini delle reflex), ma esistono schemi come i prismi di Schmidt che deviano a 45°, quindi non è così facile saperlo a priori. Tuttavia, come dicevo, la qualità è ciò che fa la differenza e non implica significative differenze tra un 45° e un 90°. Un'esperienza illuminante l'ho avuta utilizzando per un anno un rifrattore da 150 con un ottimo prisma raddrizzatore a 90° da 2" della WO che sugli oggetti del profondo cielo aveva una resa sovrapponibile a una classica diagonale: allora molti mi diedero del matto (
viewtopic.php?f=3&t=33021&hilit=visione+capovolta%2C+stravolta ) ma io continuo ancora a chiedermi come un astrofilo che faccia star hopping manuale su montature altzimut possa fare a meno di un accessorio così comodo. Da tale esperienza si può evincere che se c'è poca diferenza tra una diagonale e un buon prisma, figuriamoci tra 2 prismi con 1 o 2 rimbalzi in più o in meno, tra l'altro senza passaggi aria-vetro (vale la pena sottolinearlo).
Infine una piccola osservazione. IVAN86 scrive:
"
Sono inoltre uscite delle versioni con il diametro di 70mm e dal peso di soli 3.5 kg"a mio avviso 3,5 kg per un 70 mm, seppur angolato sono ancora tanti. Troppi. Almeno sa parliamo di binocoli per uso astronomico. Ma una ragione c'è sicuramente oltre ai materiali utilizzati: una focale relativamete lunga per correggere i difetti. E' sempre la stessa storia, insomma....