fede67 ha scritto:
Da quello che ho capito, il nostro amico ha un budget ridotto, ridottissimo, tanto ridotto da voler orbitare nell'ambito dei sessantini acromatici...
bene;
il fatto quindi non è tanto "cosa si vede con un sessantino", ma piuttosto trovare un sessantino che non sia un giocattolo.
Oggi come oggi i sessantini "economici" sono fondamentalmente dei giocattoli, con delle montature inutilizzabili, col fuocheggiatore di plastica, con dei cercatori scadentissimi e degli oculari che non vanno bene nemmeno come fermacarte.
Stiamo parlando di strumenti sui 60 euro, completi di montatura.
Capirete ben che quello che ti danno per cifre simili è decisamente sotto al minimo sindacale...
Inoltre è inutile che mandiamo al nostro amico delle foto, perchè quello che si vede in visuale non c'entra nulla con quello che si vede in foto.
Un'alra cosa: un 60 è un 60, che sia corto o che sia lungo... e nel deep si vede quello che si vede con un 60, che sia corto o che sia lungo...
anche avessimo un 60/700, con un oculare da 32mm otteniamo 21 ingrandimenti, e siamo a posto.
Quindi, in sintesi, forse è meglio che il nostro amico ci dica il suo budget, ed in base a quello si possono dare dei "consigli"...
PS: alcuni sessantini non hanno il portaoculari da 31,8 e quindi non si possono nemmeno cambiare gli oculari...
Giusto. In effetti la mia esperienza (per altro assai modesta) ha come punto di partenza un sessantino "non-giocattolo", di quelli acromatici d'altri tempi: detto questo, in visuale e per di più da Milano il cielo profondo semplicemente non esiste. Con l'oculare da 20 mm, con 35 ingrandimenti (già tantini...), si può sperare di intuire il piccolo fuso di M31 o di vedere qualche stella in più nelle Pleiadi; ma certamente qualsiasi binocolo da 50 mm surclassa agevolmente, in questo campo, il modesto rifrattore. Però non ho mai provato a portarlo sotto un cielo veramente buio, quindi non so dire...
Come montatura io non mi sono mai lamentato, sebbene l'altazimutale del mio sessantino, pur dotata di moti micrometrici in entrambi gli assi, sia tutt'altro che un prodigio di fluidità... bisogna anche dire, però, che con gli ingrandimenti non si va praticamente mai oltre i 100, sufficienti per vedere i maggiori dettagli di Giove e per discernere qualche macchia persino sul Marte dell'anno scorso. Su Saturno ho potuto notare chiaramente l'ombra dell'anello sul pianeta, specie l'anno scorso quand'era di taglio; della Cassini, anche ad anello aperto, mai nessuna traccia.
Altro... sinceramente non saprei, io più che altro mi diverto a... tirargli il collo cercando di vedere il più possibile sui pianeti "a portata"...
Da ultimo: ricordo che costò sulle 300.000 lire nel 1988, quindi facendo i conti decisamente più dei 60 euri dei rifrattori che si trovano adesso... Però non ho mai guardato in uno di questi ultimi, e mi manca il termine di paragone...