Buongiorno a tutti Scrissi un paio di mesi fa per avere consigli nella scelta dello strumento per sostituire il mio Newton 200mm su HEQ5 (senza GO TO). Dopo avere cambiato idea (almeno) 30 o 40 volte tra varie opzioni possibili e impossibili, alla fine ho preso un LX200 12" ACF
In effetti annoveravo il 12" tra le opzioni impossibili (almeno per le mie tasche) in quanto il costo del nuovo era proibitivo, ma mi è capitata la possibilità di un acquisto "mezzo nuovo" ad un prezzo quasi umano, cosi' mi sono deciso.
Da quando l'ho ritirato, e stato un susseguirsi di pioggie torrenziali, tempeste tropicali e quasi nevicate; ho comunque avuto alcuni weekend in cui ho potuto usarlo efficacemente per qualche ora. Scusandomi in anticipo per la lunghezza del messaggio, ho pensato di condividere le mie prime impressioni sperando magari essere utile a qualcuno e di non annoiare con troppe banalita'.
Dal punto di vista logistico lo strumento fa una certa impressione: si riesce a sollevare e spostare, ma con difficolta'. Ottica piu' forcella sono decisamente pesanti ed ingombranti e come noto non si possono spostare separatamente. Una persona (robusta) riesce ad arrangiarsi per spostamenti brevi e non insidiosi, ma se il percorso dovesse essere impervio o scivoloso...beh, meglio essere in due. In compenso, la testa del treppiede e' piana e piuttosto ampia (non ci sono perni da centrare): e' facile posare l'ottica-forcella sul treppiede senza rischiare di fare danni.
Il treppiede e' anche lui molto pesante, ma essendo robusto non desta le stesse preoccupazioni dell'ottica durante lo spostamento. Nel mio caso si tratta della versione "ribassata" che non credo sia disponibile sull'ultimo modello. Mi sembra molto stabile ed adeguata al peso dello strumento. Il fatto che sia ribassata rende meno faticoso il montaggio quando si arriva ad appoggiare la forcella.
Nel mio caso gli spostamenti sono comunque limitati in quanto lo usero' solo dal giardino della casa di montagna. Per semplificarmi la vita mi sono inoltre dotato di un baule (un flight-case) con ruote che possa contenere la coppia ottica e forcella; essendo imponente il telescopio, il baule non e' da meno: 105x60x45 sono le dimensioni interne, ma quando inutilizzato fara' la figura del tavolino nella tavernetta. Mi piacerebbe risolvere anche la parte di sollevamento-pesi (sollevamento dal baule al treppiede), ma per ora va bene cosi' non avendo trovato soluzioni decenti ad un prezzo accettabile.
La montatura alt-az: per osservazioni in visuale, abbinata ad un diagonale, e' veramente comoda. Quasi sempre osservo da seduto. Al piu' devo spostare la sedia. Mai una contorsione. Anche mia figlia riesce sempre a vedere l'oggetto senza bisogno di scale o scalette. Veramente comoda.
Il goto: nei primi giorni non avevo il cavo di alimentazione di rete. L'LX200 di default lavora con 8 pile che pero' si mangia molto rapidamente. Ho quindi provveduto all'acquisto di un trasformatore 220AC/12.5DC da 5A: lo spinotto e' molto comune e se ne trovano in qualunque negozio di materiale elettrico.
Una volta risolto il problema delle pile, l'allineamento automatico e' molto comodo ed affidabile, anche se ci sono ancora alcuni comportamenti che non sono sicuro che siano corretti.
Innanzitutto le stelle scelte dell'allineamento automatico: sono puntate sempre in modo molto grossolano (non sono nemmeno nel cercatore), tanto la prima che la seconda; non e' un problema centrare la stella selezionata (normalmente sono stelle notissime e facili da trovare), ma pensavo che almeno la seconda la mettesse nel cercatore.
Una volta allineato, normalmente attivo la funzione "high-precision" e da li' in poi mi mette nell'oculare anche oggetti piu' piccoli e deboli. La scelta degli oggetti, cosi' come in generale la navigazione nel menu' di Autostar II, e' abbastanza semplice una volta capita la struttura. Tutto questo mi consente di osservare piu' oggetti nella seranta in quanto lo passaggio da uno all'altro e' molto rapido.
Tuttavia...se punto la luna dopo avere allineato (ovviamente non c'e' bisogno del goto, ma per verificarne il comportamento) sbaglia clamorosamente di almeno un grado: questo e' un problema di cui non ho ancora capito la ragione. Sembra quasi che sia indietro di un'ora...non so se sia un errore legato all'ora legale o qualche altro parametro di cui sono ancora lontano dall'averne capito il significato.
A parte questo comportamento bizzarro, in generale l'Autostar rende i 3 metri di fuoco dell'LX200 facili da gestire.
L'inseguimento e' molto preciso: non mi e' mai capitato di dover correggere o ri-centrare manualmente l'oggetto centrato nell'oculare anche dopo osservazioni abbastanza lunghe ed alti ingrandimenti. Con il Newton su HEQ5, pur avendo un terzo della focale dell'LX200, a meno di non avere un allineamento polare perfetto dovevo frequentemente riportare l'oggetto al centro dell'oculare.
La messa a fuoco: Fino all'acquisto dell'LX200 praticamente ignoravo concetti come il focus shift...ora ho capito. L'LX200 mi e' stato venduto senza il focheggiatore elettrico ma con un focheggiatore WO manuale. Utilizzando la messa a fuoco dell'LX200 l'oggetto si sposta in modo evidente, anche se quasi mai esce dall'oculare. Una regolazione precisa della messa a fuoco e' quasi impossibile. Inoltre, spostando il telescopio da un oggetto all'altro spesso e' necessario mettere nuovamente a fuoco. Con il focheggiatore esterno in pochi secondi si rimedia. Ad onor del vero le prime volte trovavo questi problemi piuttosto fastidiosi; presa confidenza con lo strumento, ora quasi non me ne accorgo.
In teoria si potrebbe bloccare lo specchio dopo una prima messa a fuoco per poi usare solo il focheggiatore esterno. Questo pero' vale fin tanto che non si cambia oculare ed e' quindi poco pratico. In pratica non mi metto quasi mai a bloccare\sbloccare lo specchio e rimetto a fuoco ogni volta.
Un piccolo effetto collaterale del focheggiatore WO (che pesa parecchio, ma da' l'impressione di essere piuttosto solido) abbinato a diagonale e oculare e' un evidente sbilanciamento. Non sembra impattare il comportamento generale dello strumento, ma vorrei trovare una soluzione "artigianale" per riequilibrare lo strumento appensantendo la parte frontale (suggerimenti sono ovviamente graditi).
L'Osservazione: ho ricevuto l'LX200 leggermente scollimato e non l'ho ancora corretto; nonostante abbia letto da piu' parti che sull'ACF anche una minima scollimazione porta a immagini molto deteriorate, in realta' le immagini sono abbastanza buone (almeno per i miei occhi) e quindi ho preferito familiarizzare prima con lo strumento per poi passare alla collimazione. Leggo che e' un'operazione banale: spero sia cosi', ma non avendolo mai fatto vorrei operare con calma.
Poiche' il telescopio lo tengo quasi sempre in un ambiente piuttosto fresco (a temperatura di cantina, come se fosse un buon vino rosso), fino ad ora non ho avuto problemi nello stabilizzare la temperatura dell'ottica.
Dalla mia casetta a 1300m senza luci di abitazioni o paesi vicini a inquinare, il cielo e' normalmente piuttosto buio e vale quasi sempre la pena farsi venire l'ernia per montare il giocattolone e passare qualche oretta ad osservare.
In queste settimane (che si riducono ad alcuni weekend in cui non ero via ed il tempo e' stato clemente) ho avuto modo di osservare gli ammassi globulari in Ercole e Ofiuco, le galassie nella Vergine, la nebulosa ad anello ed alcune doppie.
Su ammassi, galassie e nebulosa il salto dal Nw 200mm e' impressionante (e per fortuna, vista la differenza di costo...). Tutti gli oggetti riportano dettagli che con il 200mm non si riuscivano nemmeno ad intuire e in molti casi le immagini sono veramente emozionanti e mozzafiato. Le stelle piu' luminose riportano un leggero "baffo" a sinistra che collego con la necessita' di un allineamento preciso, ma per il resto sono belle e puntiformi. Tutti gli ammassi globulari sono molto belli ed M13 e' impressionante. La mia esperienza e' limitata (faccio il confronto solo con il mio strumento precedente e con un C8 dal quale ho avuto modo di osservare), ma l'immagine e' decisamente scura, gli oggetti ben definiti e le stelle puntiformi (salvo il baffo che ho citato per le piu' luminose) su tutto lo specchio.
Sui pianeti mi riservo di commentare piu' avanti. Appena acquistato lo strumento e con il focheggiatore di WO che doveva ancora essere regolato ho puntato un paio di volte Saturno (di cui una buona), ma non lo definirei "osservare".
In conclusione, il salto dal mio precedente telescopio e’ stato notevole ed ha raggiunto gli obiettivi di coniugare un miglioramento importante nel visuale alla semplicita’ e velocita’ di utilizzo che mi consente di ottimizzare il poco tempo a disposizione. La schiena si lamenta al momento del sollevamento dell’ottica, ma ringrazia durante le osservazioni. Restano alcuni punti che devo affrontare su collimazione e go-to
Un saluto, Stefano
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