sì, Tuvok, scusa... non voleva essere insolente la mia risposta.
Semplicemente, dopo tanti anni, faccio molto a "occhio". In realtà ho tutti i cataloghi scaricati su PC e anche molti libri, anzi poi ne consiglio uno per chi volesse comprarlo, ma mi piace molto andare un po' "a naso".
Intanto, chissà perché, riesco ancora a trovare doppie relativamente facili che non ho mai osservato o che semplicemente non osservo da anni ed è sempre come fosse la prima volta.
Inoltre negli ultimi mesi ho abbandonato (per il momento) le montature con puntamento automatico e sono tornato a vecchie montature con il solo moto di inseguimento siderale (una Marcon, una Super Polaris, una Mizar che sto restaurando, alcune manuali degli anni '70) con una enorme soddisfazione nello scovare, sotto il cielo lattiginoso di Milano, deboli stelline invisibili a occhio.
Inutile dire che il GOTO è terribilmente comodo.
Il tuo, inoltre, ricordo (ho avuto un paio di LX200 tanti anni fa - erano i primi!) che da anche il riconoscimento dell'oggetto e delle sue caratteristiche salienti.
Una gran comodità: fai benissimo a usarla.
Io sono, per certe cose, ancora affezionato alla "vecchia scuola" e, pur avendo montature anche di un crto rilievo, continuo a preferire la semplice manualità della vecchia meccanica.
Ma io sono sorpassato, oramai...

Oh santo cielo, sono giovane, non credere, ma ho concezioni da vecchietto purtroppo.
Al contrario non riesco a capire come tu riesca a sopportare, nell'osservazione delle stelle doppie, l'immagine data dagli schmidt cassegrain a f10. Io faccio fatica a sopportare quella data dagli F20...
beato te!
Paolo