1° Forum di Astronomia Amatoriale Italiano

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Autore Messaggio
 Oggetto del messaggio: Autocostuzione Newton/Cassegrain
MessaggioInviato: venerdì 22 settembre 2006, 15:27 
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Iscritto il: martedì 11 luglio 2006, 7:21
Messaggi: 74
Ciao,
ho trovato specchio prima e secondario e sto pensando di autocostruirmi il tele, con calma e prendendomi tutto il tempo necessario, ho la fortuna di lavorare in un azienda dove mi permetterebbero di utilizzare macchine a controllo numerico, tornio e centro di lavoro, gli specchi che ho trovato hanno queste caratteristiche (fatto copia e incolla):

8-inch f/5-f/20 Newt/Cassegrain Classic OPtics::

Like new 8" f/5 Parabolic Primary and 4x amplifier secondary ,all fully coated .

Central Perforation is 2.5-inch .

Elliptical secondary is 1/10th surface accuracy

cosa ne pensate?? e inoltre vorrei chiedere ai più esperti se costruire un tele del genere è molto complicato, cosiderate che non dovrei problemi a reperire i materiali per la struttura e non ho assolutamente nessuna fretta nel senso che la per la costruzione del solo tubo ho preventivato di farlo in circa un anno.

Grazie per chi mi può fornire un aiuto e consigli!


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 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: venerdì 22 settembre 2006, 17:22 
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Iscritto il: mercoledì 8 febbraio 2006, 19:37
Messaggi: 11761
Località: Bergamo
Tipo di Astrofilo: Fotografo
Beh, costruire un newton cassegrain non è che sia una passeggiata. Bisogna tener presente parecchie variabili nel movimento del secondario per passare da una configurazione all'altra...
Se è il tuo primo tubo, magari ti conviene pensare a un newton e basta, così prendi confidenza con le problematiche di autocostruzione di telescopi e poi passi alla modifica per renderlo anche cassegrain.
Che ne dici?

_________________
Strumentazione
Newton TS 6" - RC 8 GSO - MN 180/1000 Skywatcher - Zen schmidt camera 250 F/3
Simak 240/1310 Zen - Konus Vista arancione (acro 80/400) - SolarAlpha 120
Vixen NEXSXD - iOptron G70
Canon 450D - Magzero 9- QHY8L- Lodestar II - Moravian G3 6300


Ultima modifica di Pilolli il sabato 23 settembre 2006, 21:59, modificato 1 volta in totale.

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 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: sabato 23 settembre 2006, 19:31 
...se avessi quegli specchi mi farei uno strumento aperto più o meno con la struttura del Gladio....

PS: per chi ancora non lo sapesse, il Gladio è un bellissimo Dall-Kirkham fatto da Lazzarotti


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MessaggioInviato: lunedì 25 settembre 2006, 10:00 
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Iscritto il: martedì 11 luglio 2006, 7:21
Messaggi: 74
Per Pilolli:
non posso che darti ragione, anche perchè sono piuttosto acerbo in materia, infatti hai parlato di "movimento del secondario"...
e io ti chiedo: perchè il secondario ha dei movimenti??? non è fisso??
e qui si capisce bene di quanto prima avrei bisogno di studiare questo sistema, hai per caso un buon libro da consigliarmi? o conosci dei siti dove ne spiegano bene le caratteristiche tecniche??
Da quello che mi hai scritto ho capito che se lo facessi Newton in seguito potrei trasformarlo in cassegrain? è corretto?

Io sinceramente ho pensato ad un newton/cassegrain perchè ho ritenuto che sia comunque una struttura "compatta" e quindi trasportabile, condizione necessaria per la mia situazione...

Comunque diciamo che sono in prima fase di studio in questo momento, quindi qualsiasi consiglio potete darmi sarà veramente ben accetto, libri, riviste, siti internet, manuali e quant'altro possiate indicarmi come sorgente di studio sarà ben accetta da parte mia!

un ultima cosa, visto che vorrei dedicare del tempo e risorse per costruirmi il tubo, sto pensando di approfittare dell'occasione per fare qualcosa di più "grande" quindi uno specchio primario di 8" lo ritengo piccolo, se mi accingerò sul serio alla costruzione tanto vale puntare un po più in alto, quindi penso di cominciare a guardarmi in giro per un primario di minimo 10" o 12" o qualcosina in più, dipenderà da quanto costa...

spero che possiate darmi delle dritte!
A presto
Alex


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MessaggioInviato: lunedì 25 settembre 2006, 10:30 
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Iscritto il: mercoledì 8 febbraio 2006, 17:12
Messaggi: 1764
Località: Torino
Il secondario in configurazione newton/cassegrain deve essere intercambiabile, uno specchio piano e uno iperbolico. Poi bisogna forare il primario...

Qui c'è lo schema di quell'ottica, è la CN212

http://www.otticadeneb.it/home.htm


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MessaggioInviato: lunedì 25 settembre 2006, 12:04 
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Iscritto il: mercoledì 8 febbraio 2006, 19:37
Messaggi: 11761
Località: Bergamo
Tipo di Astrofilo: Fotografo
Da quanto scrivi mi sembra di capire che tu voglia costruire un cassegrain e non un newton/cassegrain.
Il newton cassegrain è un telescopio a doppio schema ottico: si può usare come un newton (con il portaoculari sul fianco del tubo, per essere chiari) oppure come un cassegrain (con il portaoculari sul resto, in fondo, al tubo). Per passare da una configurazione all'altra, bisogna cambiare la posizione (e il tipo) di secondario.
Se ho però ben capito a te serve solo un tubo corto e a schema unico. Allora dovresti optare per un cassegrain o un Richtey-Cretier.
Spiegarti qui le caratteristiche di ogni schema sarebbe lunghissimo ma basta fare una ricerca con "schema ottico cassegrain" o "schema ottico richtey" e vedrai che google ti metterà a disposizione tutto lo scibile umano a riguardo. :)

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MessaggioInviato: lunedì 25 settembre 2006, 12:20 
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Iscritto il: martedì 11 luglio 2006, 7:21
Messaggi: 74
Infatti caro Pilolli dopo una rapida ricerca in google mi sono subito accorto del mio errore, quello che cerco è un cassegrain, ho commesso l'errore per il fatto che l'inserzione degli specchi che avevo trovato parlavano di entrambi. bè ora so qualcosina in più di prima! eh eh

comunque sono nel giusto a dire che in cassegrain mi permette di avere un tele abbastanza compatto giusto? dipenderà ovviamente dalle caratteristiche del primario e dalla sua lunghezza focale sicuramente, ma come schema direi che è quello che può fare per me!

Ora proseguo alla ricerda di altre info in internet, da quanto ho visto fin ora lo schema mi sembra relativamente semplice, ho trovato le formule matematiche per trovare i punti focali per secondario e oculari, l'ideale sarebbe avere dei disegni tecnici per capire come costruire il sestegno del primario, credo sia la parte più complessa...


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MessaggioInviato: lunedì 25 settembre 2006, 15:50 
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Iscritto il: martedì 11 luglio 2006, 7:21
Messaggi: 74
Ecco cosa vorrei!
http://www.tamanti.it/astronomy%20RC300.htm
quello che non capisco è:
per la collimazione ho letto in giro per internet che il primario è fisso nella sua sede mentre bisogna far in modo di poter agire sul secondario per trovare la corretta collimazione, ma nell'esempio che ho riportato mi sembra di capire che i movimenti per la collimazione vengano fatti sul primario, è corretto? ad ogni modo quale sarebbe la soluzione migliore secondo voi?
vedo nelle figure che il secondario è fissato sul tubo, è una soluzione corretta o sarebbe opportuno creare una struttura separata che in seguito viene coperta dal tubo?
invece del carbonio è plusibile utilizzare un tubo in alluminio anche se è difficle trovare tubi in alluminio di quelle dimensioni?


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MessaggioInviato: lunedì 25 settembre 2006, 20:50 
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Iscritto il: domenica 18 giugno 2006, 20:07
Messaggi: 106
Località: Siracusa
TELESCOPIO NEWTON-CASSEGRAIN:Approfondimenti
Per Avalex ... ed altri
Mi presento: sono Riccardo Spada, autocostruttore per curiosità....

Valex vedo che hai molta voglia di fare, e i mezzi e la volontà per realizzare il tuo progetto non ti mancano, magari avessi io la possibilità di operare su macchine a controllo numerico, possiedo solo un tornietto e ci cavo fuori anche gli ingranaggi...
Io stesso ho cominciato cosi tanti hanni fa, con la tua stessa curiosità e tanta voglia di fare
Ti voglio incoraggiare, e incoraggiare quanti vogliono conoscere o cimentarsi nell'autocostruzione di uno strumento e far conoscere quindi a piccoli passi i dettagli di questo strumento, e come procedere.
Andiamo per gradi:

La configurazione Newton Cassegrain è una configurazione usata, specialmente negli anni passati, negli osservatori professionali.
In uno strumento, avendo l'astronomo tempi di osservazione assegnati il più delle volte ridotti, si passava da una configurazione all'altra in funzione della ricerca specifica di ognuno.
Si sfrutterà il fuoco Newton o fotografico quando si deve sfruttare al massimo la luminosità dello specchio (E' il caso di ricerche sul profondo cielo), oppure nel fuoco Cassegrain, o Coudè corto o lungo per lavori dove si richiede una lunga focale, e dove la strumentazione anche molto pesante viene montata svariati metri distante (Vedi L'Hale del monte palomar per esempio)
Spesso, almeno fino agli anni 70, il fuoco fotografico era nel fuoco diretto dello specchio, senza l'interposizione di nessuno specchio secondario, dove l'astronomo all'addiaccio, dentro in una gabbia (il secondario) sulla sommità del telescopio piazzava la lastra fotografica.
Esce fuori da questa premessa la considerazione che da due strumenti realizzati in uno si possa avere il massimo rendimento.
Nell'astronomia amatoriale visto i diametri ridotti si vorrebbe emulare la stessa cosa ma bisogna conoscerne i vari aspetti e fare le dovute considerazioni, se non si vuole che da una grande idea e un grande entusiasmo se ne tragga una cocente delusione.
Mi fermo quì, purtoppo rispondo a pillole per mancanza di tempo, continuo domani.

Ciao Riccardo

Consiglio come recensione questo libro:
"appunti di ottica atronomica" di Ferioli
edito dalla Hoepli di milano.


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MessaggioInviato: mercoledì 27 settembre 2006, 10:12 
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Iscritto il: martedì 11 luglio 2006, 7:21
Messaggi: 74
Cos'è la lente di correzione per uno Schmidt Cassegrain???
è la lente posta sull'apertura del tubo?


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