Cita:
L'idea era quella di "calibrare" (ti prego di correggermi se non e' il termine piu' adatto) lo spettroscopio per studiare la sua risposta (o meglio, qualcosa del tipo "funzione di trasferimento") al variare della frequenza spettrale.
Ciao, Emanuele:
Forse ora comincio a capire,
In realtà quello che vuoi misurare è il comportamento dello strumento nelle varie lunghezze d'onda misurato attraverso una camera CCD.
Ovvero la risposta del setup (spettroscopio, camera CCD, telescopio, filtri e quant'altro) nelle lunghezze d'onda registrabili dal setup stesso.
E' una cosa abbastanza semplice, prende il nome di "calibrazione per la risposta" e viene fatto normalmente, oltre alla cd."calibrazione per la lunghezza d'onda", per rendere confrontabili tra loro i vari spettri: in soldoni è una sorta di flat piuttosto laboriosa, ottenuta dividendo lo spettro per la curva di risposta spettrale del CCD e della strumentazione.
Nel tutorial di Visual Spec che trovi sul mio sito è descritta la procedura relativa al punto 5) correzione dello spettro per la sensibilità spettrale del sensore.(in realtà la dizione è impropria in quanto la correzione, come detto è effettuata per tutto il setup, anche se la parte principale riguarda quella della Camera CCD).