xchris ha scritto:
Spero di essermi spiegato.
Con immagini patacca intendo dire immagini NON REALI , sovraelaborate al gusto dell'autore, non immagini farlocche.
Ripeto che pur non condividendo questa pratica la ritengo del tutto lecita e rispettabile.
(ognuno fa quel c... che vuole)
Ciao
Ciao
Provo ad intervenire per tentare di capire se ci sono legami tra il processing di un’immagine planetaria ed una ripresa di profondo cielo. Credo che ognuno di noi si sia fatta l’idea di come si vedono Saturno oppure Giove, ma anche certi crateri lunari attraverso, diciamo, un 15/20 cm a specchio, e con quell’idea stampata in testa andiamo raffrontando le immagini che via via ci vengono proposte da chi le riprende e le elabora.
Se l’immagine del Pianeta o del cratere lunare viene ripresa bene ed elaborata senza stravolgerne l’aspetto, dovrebbe mostrarsi verosimile a quello che più o meno corrisponde alle nostre aspettative.
Diverso è il discorso che riguarda un oggetto del profondo cielo: si riprendono oggetti lontanissimi, elusivi, che emettono nelle più svariate lunghezze d’onda, che non sono mai stati osservati da vicino, e per quanto la risposta di un sensore sia lineare, in fase di elaborazione, secondo me, l’astrofilo ha diversi gradi di libertà in più, nel poter interpretare l’aspetto che assumerà l’immagine finale.
Io posso aumentare anche di molto la saturazione sulla nebulosa Rosetta, e agire sul canale rosso, fino ad ottenere una ripresa decisamente rossa (tamarra), ma sfido qualcuno poi ad ammonirmi sul fatto che quello non è il colore reale della Rosetta: mi si dica qual è….
Un’esempio pratico potrebbe essere l’aspetto della superficie di Marte: il Pianeta è rosso, ma se qualche astroimager volesse giocare sui canali RGB fino a mostrarne un’immagine tendente magari al verde, si attirerebbe l’ira di tutti gli appassionati che sanno bene che l’aspetto del pianeta è rosso perché di fatto è…arrugginito (e le sonde, ci hanno mostrato l’aspetto rossastro della superficie, ma nessuna sonda è mai arrivata nei pressi della nebulosa Rosetta, che io sappia..).
Concludo affermando che per i motivi sopra esposti, il fotografo del cielo profondo a mio avviso ha più spazio di manovra, rispetto a colui che riprende Luna e Pianeti, anche se a mio avviso si possono ottenere belle riprese soltanto con passaggi elaborativi molto semplici (calibrazione, stretching, bilanciamento colore, al limite lieve filtraggio dell’immagine (passa basso per ammorbidire – passa alto per evidenziare). Dopo questi semplici passaggi, una bella immagine è già una bella immagine…..