Faccio una precisazione, io parlo di osservazione visuale, in astrofotografia non ho idea di come le cose funzionino !
andreaconsole ha scritto:
è una questione di intensità e di fattore di scala: non è che se abbassi l'ingrandimento il tuo strumento ha perso potere risolvente: le informazioni rimangono tutte, tant'è che se usassi un sensore con i pixel sufficientemente piccoli torneresti a vederle separate.
Ma siccome il mio sensore è il solo e semplice occhio le immagini sono talmente unite che non le vedo e quindi perdo di dettaglio... So che il potere risolvente è sempre lo stesso, quando dico che si è abbassato intendo che a causa di un ingrandimento troppo basso il nostro occhio non è più in grado di distinguere e quindi fonde le immagini.
Io mi limito a parlare di osservazione visuale poichè è l'unica che conosco e volevo riferirmi a chi dice di avere visto la cassini.
andreaconsole ha scritto:
Non lo conosco neanche io, ho solo preso il primo link che affermava il rapporto di proporzionalità inversa fra contrasto ed ingrandimenti che a me sembra ovvio.
Il contrasto è una cosa... io ti ho parlato di dettagli... Lui dice chiaramente che diminuendo l'ingrandimento i dettagli aumentano e questa da ovunque la guardi è una fesseria.
Per me quel che tu definisci basso ingrandimento è un ingrandimento molto al di sotto della soglia per cui il nostro telescopio mostra al nostro OCCHIO non tutti i dettagli che dispone.
Ma come tu stesso dici diminuendo l'ingrandimento ad un certo punto nemmeno più il sensore di un CCD è in grado di distinguere i dettagli.... detto questo come si fa a dire che diminuendo gli ingrandimenti i dettagli aumentano ?
Su soggetti a basso contrasto l'ingrandimento "ideale" è quello di rolloff, su soggetti ad alto contrasto come può essere Marte l'ingrandimento è ancora più alto.
Quindi sicuramente ci sono dei tetti al massimo ingrandimento utile ma dire che dimunuendoli aumentano i dettagli... beh non è così. Perchè i visualisti non usano bassi ingrandimenti per l'osservazione planetaria? perchè chi fotografa i pianeti usa delle barlow?
Quel Nikola secondo me mischia contrasto con dettaglio.
andreaconsole ha scritto:
Con un po' di pazienza posso trovarti mille link che affermano che il contrasto scende aumentando l'ingrandimento: bisogna trovare l'ingrandimento giusto che renda visibili i dettagli al sensore senza che il loro contrasto scenda troppo.
Io però parlavo di dettagli non di contrasto, non confondiamo le cose
In osservazione visuale se pensiamo alla capacità di distinguere un oggetto dal suo sfondo non è solo questione di contrasto con il suo sfondo ma anche d'ingrandimento.
Infatti un oggetto potrebbe essere meglio osservabile ad più alti ingrandimenti anche se è meno contrastato poichè essendo più grosso il nostro cervello è in grado di elaborarlo meglio.
andreaconsole ha scritto:
"La funzione di Bessel" (in realtà il grafico complessivo) non è nè compressa nè riscalata, è solo cambiata la proiezione dell'asse x sul sensore, cioè il numero di pixel per secondo d'arco.
Forse riscalata non è il termine più corretto io intendo "rimpicciolita" pur mantenendo le sue proporzioni, in pratica osservarla da lontano.
andreaconsole ha scritto:
Infatti non ho mai detto che la valle sprofonda né che sale, in proporzione rimane uguale, perché, ripeto, l'ingrandimento non cambia l'informazione disponibile. Quello che cambia è la pendenza con la quale varia l'intensità, che ho impropriamente chiamato contrasto, che più è alta più rende il dettaglio visibile (non so, immagina un terreno con un avvallamento di un metro, se questo avvallamento avviene in dieci metri quadri lo vedi benissimo, su 100 un po' meno)
Ma la pendenza non la puoi cambiare, la pendenza rimane costante! come tu dici l'ingrandimento non cambia l'informazione ma se non la cambia perchè la pendenza dovrebbe aumentare?
Prendendo il tuo esempio se l'avvallamento avviene in 10metri quadri ed io decido di prendere un areo e sorvolare la zona, l'avvallamento rimane invariato ma essendo il tutto rimpicciolito ti sembra che avvenga più rapidamente => ma la pendenza non è certo cambiata! è come se ad alcuni pixel venisse meno l'informazione della fase di avvallamento per mostrare solo i due piani. Ma questo è un effetto secondario! la pendenza di quelle curve non cambia!
L'aumento di contrasto si nasconde dietro ad una perdita di informazione, quella sull'avvallamento ! altro che i dettagli aumentano !
andreaconsole ha scritto:
La questione è quanto campionare per vedere il dettaglio, e io sto parlando del campionamento minimo possibile che è almeno un pixel. Quando il 200 campiona su un pixel, il 60 campiona su 3
Questo esempio va giusto bene per una considerazione.... Se la Cassini sul 200mm viene rappresentata da un solo pixel (ad esempio), il 60mm deve necessariamente diluire l'informazione della Cassini su 3 con la conseguente perdita di contrasto poichè la luce è sparpagliata su un'area maggiore. Il punto poi è che in quei 3 pixel non ci finisce solo la linea nera della Cassini ma anche gli altri due pezzi dell'anello creando ancora più confusione in quei pixel, l'immagine non è risolta e si rischia di non notare nemmeno la parte scura della Cassini....
In pratica stai campionando un segnale con un frequenza che è inferiore a quella per cui lui stesso varia.