Ok, ci ho pensato (nell'ora di viaggio che separa l'università da casa).
Angelo non unire anche questo altrimenti mi esce un post di due pagine

Premessa che faccio anche se non è ne utile nè richiesta (e chi è interessato alla questione tecnica la salti e basta):
Io, se non si è capito, sono del partito dei grossi dobson, per diversi motivi:
1-perché sono comunista

, non di sinistra, ma comunista proprio, quanto Gesù, tipo che, visto che non posso piegare il mondo alle mie idee (e ho giusto giusto 33 anni), è mio obiettivo nella vita comprimere le mie esigenze e guadagnare abbastanza da poter far finta che il denaro non esista e che non possa avere peso mie azioni.
2-perché quello che offre un telescopio di diametro inferiore ai 200mm semplicemente non mi interessa: gli oggetti più piccoli di una nebulosa planetaria non mi fanno sognare.
e se anche mi regalassero un supermegaapo ci guarderei dentro un paio di volte giusto per vedere che si prova e poi lo venderei per prendere un gigadobson, una casetta in montagna e una al mare e ritirarmi in contemplazione

Detto questo, ripeto che sono contento della simulazione perché mi ha permesso di capire come sia possibile vedere oggetti di dimensione sensibilmente inferiore a 120/D, visto che mi urtava dovermi basare solo sui resoconti soggettivi che in quanto tali sono vittime di dubbi.
Veniamo a noi:
Lead non concorda sulla mia supposizione effettivamente abbastanza priva di basi secondo la quale un diametro minore utilizzato a basso ingrandimento possa mostrare più dettagli di uno maggiore usato al medesimo ingrandimento. Effettivamente suona strano anche a me e mi piacerebbe poterlo verificare sul campo, ma in teoria lo vedo possibile, soprattutto in condizioni di seeing scarso, e ora spiego perché.
Torniamo a quelle quattro linee che per comodità chiamerò grafico

Se modellizziamo gli effetti del seeing come variazione randomica di posizione e fase dei singoli dischi di airy relativi a ciascun punto luminoso dell'immagine (modellizzazione decisamente opinabile, ma forse accettabile in prima approssimazione), avremo che se il seeing non è buono il contrasto risulterà senza dubbio peggiorato, ed ovviamente più nella cassini vista dal 200 (che altrimenti era nettissima) che in quella vista dal 60.
Immaginiamo ora di ridurre l'ingrandimento in modo che sul singolo pixel vengano proiettati (e quindi integrati) i contributi di per esempio 1". A questo punto avremo che la cassini occupa, nel 200, 1 pixel, mentre 3 nel 60. Per capire di che contrasto stiamo parlando occorrerà ovviamente integrare su questi pixel la quantità di luce ricevuta, però se in entrambi i casi tale valore fosse oltre il minimo contrasto percepibile, avremo secondo me una visione più agevole nel 60, e questo è tanto più vero quanto più il seeing ha ridotto il contrasto (e poiché nella mia modellizzazione scarsa è semplicemente un valore di luminosità che si aggiunge, influenzerà in percentuale più l'immagine inizialmente perfetta del 200)
Concludo questo papiello comunque precisando che questa è solo speculazione e ci vorrebbe un modello per dimostrarlo, ma è comunque decisamente al di là di quello che mi proponevo di dimostrare in questo topic, quindi non crocifiggetemi
