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Autore Messaggio
 Oggetto del messaggio: Re: Potere risolutivo e dettagli
MessaggioInviato: lunedì 26 aprile 2010, 12:02 
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Iscritto il: lunedì 13 febbraio 2006, 9:53
Messaggi: 14851
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
A questo punto, sperando di non scatenare un putiferio, provo a dare la mia interpretazione dei risultati della simulazione:

in generale è possibile percepire dettagli ben al di sotto di 120/D, però:
1. ciò avviene a spese del contrasto, che quindi deve essere inizialmente sufficientemente superiore al minimo rilevabile
2. il dettaglio sarà percepito ma non risolto, nel senso che pur essendo evidente la sua presenza (addirittura anche ad ingrandimenti minori poiché assume una dimensione paragonabile al minimo dettaglio risolvibile), apparirà comunque dai contorni indefiniti (notare come scende dolcemente la curva) e quindi di forma indistinguibile.

Da questo potrei dedurre che a bassi ingrandimenti uno strumento piccolo possa rivelare più dettagli di uno di diametro maggiore (perché i dettagli stessi assumono dimensione maggiore), ma solo salendo con gli ingrandimenti in uno strumento che ha le reali potenzialità in termini di diametro per risolverli potranno essere realmente visti (nel senso che se li fotografo e li misuro osservo dimensioni reali).

Questo solo partendo dai grafici che ho postato, senza riferimento a preconcetti, e sempre mettendo le mani avanti sulla reale correttezza delle mie approssimazioni.

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 Oggetto del messaggio: Re: Potere risolutivo e dettagli
MessaggioInviato: lunedì 26 aprile 2010, 12:16 
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Iscritto il: venerdì 26 settembre 2008, 9:11
Messaggi: 1417
Località: Veneto
cherubino ha scritto:
Sempre su Saturno: ombra di Thetys.

Durante l'osservazione era riconoscibile l'ombra proiettata dal satellite sulla coltre di nubi del pianeta.


Sempre col 250 ? A quale ingrandimento?

A proposito...l'hai mai vista negli anni passati la divisione di Enke (non il minimo di Enke) ? Se si, con quale strumento e a quale ingrandimento ?

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 Oggetto del messaggio: Re: Potere risolutivo e dettagli
MessaggioInviato: lunedì 26 aprile 2010, 12:24 
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Iscritto il: mercoledì 18 marzo 2009, 13:26
Messaggi: 2226
Tipo di Astrofilo: Visualista
Sui punti 1 e 2 mi trovo d'accordo, ma non su questo:
andreaconsole ha scritto:
Da questo potrei dedurre che a bassi ingrandimenti uno strumento piccolo possa rivelare più dettagli di uno di diametro maggiore (perché i dettagli stessi assumono dimensione maggiore), ma solo salendo con gli ingrandimenti in uno strumento che ha le reali potenzialità in termini di diametro per risolverli potranno essere realmente visti (nel senso che se li fotografo e li misuro osservo dimensioni reali).


Uno strumento piccolo al massimo avrà i dettagli più piccoli diluiti a tal punto da non essere visibili e se riduci l'ingrandimento l'informazione è ancora più nascosta dalle altre che si sovrappongono.
Poichè se da un lato le dimensioni aumentano come tu dici, dall'altra interferiscono anche con tutte le altre componenti dell'immagine.

Per quanto mi riguarda non c'è motivo alcuno per cui uno strumento più piccolo possa rilevare più dettagli a bassi ingrandimenti di uno a diametro maggiore. Bassi ingrandimenti non sfruttano il potere risolvente di entrambi gli strumenti sia quello piccolo che quello grosso e questo rende l'immagine meno ricca di dettagli ma più "nitida" poichè la densità d'informazione è aumentata.

ciao

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Dobson RP Astro Phoenix 16" equipaggiato con TS SWA 38mm 70°, ES 24mm 82°, ES 14mm 82°, Televue Ethos 8mm 100°, Astronomik 2" UHC, torretta Baader Maxbright con correttore di coma+tiraggio da 1.7x e coppia di Vixen NPL 30mm.

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 Oggetto del messaggio: Re: Potere risolutivo e dettagli
MessaggioInviato: lunedì 26 aprile 2010, 12:59 
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Iscritto il: lunedì 13 febbraio 2006, 9:53
Messaggi: 14851
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
beh i punti 1 e 2 erano semplici lettrure del grafico, nel successivo ho osato invece una deduzione, appunto per discuterne ;)

Restiamo del caso semplice e vantaggioso della divisione di Cassini (dettaglio nero su sfondo bianco sufficiente ampio). Consideriamo che il nostro occhio così come un sensore CCD ha una risoluzione massima.
A questo punto, il segnale prodotto dal sessantino avrà, come in figura, contrasto decisamente minore, ma dimensione più che doppia doppia rispetto a quello che si vede nel 200.
Scendendo con gli ingrandimenti quindi, avrò un contrasto aumentato in entrambi gli strumenti, ma mentre nel sessantino piano piano inizierà ad avere un contrasto sufficiente a risultare "visibile" (notare le virgolette), nel 200 la dimensione diventerà troppo piccola per la risoluzione che abbiamo sul sensore per prima. Ecco il succo del discorso, fatti salvi il contenuto dei punti 1 e 2.

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 Oggetto del messaggio: Re: Potere risolutivo e dettagli
MessaggioInviato: lunedì 26 aprile 2010, 13:12 
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Iscritto il: giovedì 7 dicembre 2006, 23:07
Messaggi: 8592
Località: Leiden, The Netherlands
andreaconsole ha scritto:
A questo punto, sperando di non scatenare un putiferio

Siamo tutti grandi e maturi, Andre'. Sono sicuro che da questa discussione interessante che hai iniziato ne uscirà un dibattito molto interessante e pacato.
Nono, non sto mettendo le mani avanti :mrgreen:

Cita:
1. ciò avviene a spese del contrasto, che quindi deve essere inizialmente sufficientemente superiore al minimo rilevabile

In altre parole, dipende dalla banda del "segnale d'ingresso" e dalla sua forma, che ci dice quante componenti con che peso prendiamo.
La seconda immagina ha infatti una componente alle basse frequenze più alta mentre la prima (immagino avrai usato qualcosa di simile a delle delta di dirac, se non hai fatto così avresti dovuto imho :D) ha un'informazione sparsa su tutte le frequenze e se ne prende solo una piccola parte. Non è immediato, ovviamente, che in ogni caso stai tagliando le componenti ad alta frequenza e quindi in teoria le discontinuità dovrebbero praticamente sparire (e infatti scompaiono, è particolare vedere che ne rimanga una traccia così' forte).

Cita:
Da questo potrei dedurre che a bassi ingrandimenti uno strumento piccolo possa rivelare più dettagli di uno di diametro maggiore (perché i dettagli stessi assumono dimensione maggiore)


Non ho capito. In che modo l'ingrandimento c'entra in questa fase se la funzione di bessel dipende solo dal diametro? Quello che avrai con un ingrandimento minore è semplicemente uno "zoom out" (sempre idealmente).

Edit: Dopo la puntualizzazione ho capito. Però tieni conto che
1) Nel 60 quel dettaglio sarà "blurred"
2) Hai fatto lo stesso errore ;) L'occhio (che è un sistema ottico come il telescopio) ha sì una certa risoluzione massima ma, con un certo tipo di configurazione (es. Cassini) anche a bassi ingrandimenti, se il contrasto è alto, il 200mm la mostrerà mentre nel 60, dove il contrasto è minore... etc etc :) Ovviamente anche la mia è una deduzione.

Cita:
Questo solo partendo dai grafici che ho postato, senza riferimento a preconcetti, e sempre mettendo le mani avanti sulla reale correttezza delle mie approssimazioni.


...anche perchè manca ancora qualcosa sull'ostruzione ;)

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Tutto ciò che dà fastidio al potere e alle buone coscienze, questo è Marcos. E, per questo, tutti noi che lottiamo per un mondo diverso, per la libertà e l'emancipazione dell'umanità, tutti noi siamo Marcos.


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 Oggetto del messaggio: Re: Potere risolutivo e dettagli
MessaggioInviato: lunedì 26 aprile 2010, 13:20 
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Iscritto il: mercoledì 18 marzo 2009, 13:26
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andreaconsole ha scritto:
Scendendo con gli ingrandimenti quindi, avrò un contrasto aumentato in entrambi gli strumenti, ma mentre nel sessantino piano piano inizierà ad avere un contrasto sufficiente a risultare "visibile" (notare le virgolette), nel 200 la dimensione diventerà troppo piccola per la risoluzione che abbiamo sul sensore per prima.


Il contrasto in realtà è dato dalla pendenza di quelle curve del tuo grafico, ovvero la differenza di illuminazione fra due zone adiacenti.
Nel caso del piccolo 60ino se diminusci l'ingrandimento si avvicinano quelle due creste verdi che si affacciano alla valle che rappresenta la cassini: download/file.php?id=14851&mode=view

Diminuendo l'ingrandimento nascondi ancora di più quella valle che definisce il contrasto e quindi non la vedi !

Viceversa l'unica speranza che hai di vedere è ingrandire poichè non fai altro che amplificare su una superficie maggiore quelle creste e quella valle. Il contrasto non può aumentare ma essendo tutto più grande hai la possibilità di notare (anche se in maniera confusa) quella valle ovvero la Cassini.

L'esperienza di kaio ad esempio conferma proprio questo considerando che le sue visioni sono a 0.4mm di pupilla d'uscita !!

Quindi è il viceversa Andrea

ciao

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Ultima modifica di ivan86 il lunedì 26 aprile 2010, 13:22, modificato 1 volta in totale.

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 Oggetto del messaggio: Re: Potere risolutivo e dettagli
MessaggioInviato: lunedì 26 aprile 2010, 13:21 
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Lead Expression ha scritto:
...
2) Hai fatto lo stesso errore ;) L'occhio (che è un sistema ottico come il telescopio) ha sì una certa risoluzione massima ma, con un certo tipo di configurazione (es. Cassini) anche a bassi ingrandimenti, se il contrasto è alto, il 200mm la mostrerà mentre nel 60, dove il contrasto è minore... etc etc :) Ovviamente anche la mia è una deduzione.
...



Attenzione, parlo di risoluzione nel senso di bastoncelli/cm^2 o di pixel/cm^2...

Ovvio, sì, l'ostruzione cambia un po' le cose, ma non parlavo di rifrattori vs riflettori, solo di diametro, di cosa si vede con che diametro e in che senso si "vede" (cfr "blurred")

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 Oggetto del messaggio: Re: Potere risolutivo e dettagli
MessaggioInviato: lunedì 26 aprile 2010, 13:25 
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ivan86 ha scritto:
andreaconsole ha scritto:
Scendendo con gli ingrandimenti quindi, avrò un contrasto aumentato in entrambi gli strumenti, ma mentre nel sessantino piano piano inizierà ad avere un contrasto sufficiente a risultare "visibile" (notare le virgolette), nel 200 la dimensione diventerà troppo piccola per la risoluzione che abbiamo sul sensore per prima.


Il contrasto in realtà è dato dalla pendenza di quelle curve del tuo grafico, ovvero la differenza di illuminazione fra due zone adiacenti.
Nel caso del piccolo 60ino se diminusci l'ingrandimento si avvicinano quelle due creste verdi che si affacciano alla valle che rappresenta la cassini: download/file.php?id=14851&mode=view

Diminuendo l'ingrandimento nascondi ancora di più quella valle che definisce il contrasto e quindi non la vedi !

Viceversa l'unica speranza che hai di vedere è ingrandire poichè non fai altro che amplificare su una superficie maggiore quelle creste e quella valle. Il contrasto non può aumentare ma essendo tutto più grande hai la possibilità di notare (anche se in maniera confusa) quella valle ovvero la Cassini.

L'esperienza di kaio ad esempio conferma proprio questo considerando che le sua visioni sono a 0.4mm di pupilla d'uscita !!

Quindi è il viceversa Andrea

ciao


beh, avvicinando le colline ne aumenti la pendenza! ecco perché aumenta il contrasto. Che poi mi pare anche normale che all'aumentare dell'ingrandimento diminuisca il contrasto. Ovviamente le colline si devono avvicinare meno della risoluzione del "ccd" oculare, altrimenti sparisce. Ma quando sparisce nel 60 è già sparito da un po' nel 200, immagino.

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MessaggioInviato: lunedì 26 aprile 2010, 13:44 
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andreaconsole ha scritto:
Attenzione, parlo di risoluzione nel senso di bastoncelli/cm^2 o di pixel/cm^2...

E' uguale, Andre'. Se anche il contenuto è al di sotto della risoluzione del "pixel", quel contributo viene comunque mediato. Quello che ne viene fuori è un valor medio che, se il contrasto è alto, "può" coincidere con un'abbassamento della luminosità. Praticamente è come se avessi la funzione che hai fatto tu, ma a scalino, discretizzata (mediando i contributi).

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MessaggioInviato: lunedì 26 aprile 2010, 14:10 
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andreaconsole ha scritto:
beh, avvicinando le colline ne aumenti la pendenza! ecco perché aumenta il contrasto.


e no Andrea, non ne aumenti la pendenza ! lo strumento non è in grado di operare in questo modo... l'unica cosa che succede è la valle che si alza !

Abbassando l'ingrandimento lo strumento perde risoluzione e non è più in grado di disegnare quella linea verde in modo così stretto (su è giù frettolosamente).

Il contrasto di cui parli tu e che aumenta abbassando l'ingrandimento è quello di dettagli visibili e che abbassando l'ingrandimento hanno comunque una dimensione tale da essere ancora visibili ma soprattutto risolti !!!!

è un'altra cosa...

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