Per guardare semplicemente un oggetto, è molto più comodo comunque un oculare, la webcam richiede di avere il computer acceso, i fili intorno, non è certo indicata per la semplice visione, la visuale con l'oculare è sicuramente più adatta.
La webcam mostra la sua utilità per *fotografare* i pianeti in quanto, riprendendo un filmato formato da svariate centinaia di fotogrammi, e sommandoli successivamente usando programmi appositi che scelgono solo i fotogrammi migliori, è possibile annullare o quasi l'effetto della turbolenza atmosferica, e con le varie possibilità di elaborazione successiva, tirare fuori dettagli maggiori, che all'oculare non si percepivano.
Gli ingrandimenti sono calcolati diversamente, anche perchè visto che stai elaborando un filmato in digitale, il concetto dell'ingrandimento è relativo, in quanto puoi ingrandire digitalmente (ad esempio) prima della somma, ottenendo un diverso ( e migliore ) risultato rispetto a sommare e poi ingrandire.
Diciamo che dovresti arrivare, tra focale del telescopio + eventuali barlow, a riempire il massimo numero possibile di pixel del sensore, fino al limite permesso dal seeing, ma con la differenza che rispetto all'uso visuale, ti puoi anche spingere più avanti perchè un bel po' di effetto negativo del seeing verrà annullato dalla somma delle immagini. Una regola un po' empirica ma che a me ha sempre funzionato, è arrivare a coprire più o meno la metà del sensore in altezza, quindi, visto che le webcam sono quasi sempre 640x480, un disco di Giove da 240x240 pixel va molto bene, se il seeing è decente/medio, come ad esempio questo:
http://forum.astrofili.org/userpix/39_jup7_keith2_ps_2.jpg