Stupenda serata ieri a Bazena, alla fine eravamo in cinque ad osservare, Mario, Manuela, Alessandro, Andrea ed io.
Immediatamente dopo la provverbiale cena cominciano i giochi:
- appena in tempo per osservare come da fotografia M42, all’attaccatura le ali del pipistrello sembravano raccolte come a proteggere la nursery del trapezio poi via via che si spaziava con lo sguardo apparivano protese all’infinito, pronte a fuggire davanti ad una minaccia, e portare con se il prezioso e luminoso fagottino che avvolge tra le piume.
- la calotta di Marte ben definita grazie al seeing favorevole sembrava di immaginare le motoslitte scorazzare tra la neve, a Sud invece si è visto chiaramente Phobos transitare al di sopra della rossa sabbia desertica.
- Saturno ha mostrato netta la divisione di Cassini mentre quella di Enke l’ho solo intuita perché gli anelli parzialmente di taglio non permettono di definirla. Della flotta di satelliti ne ho contati solo nove, tra Titano (mag.8,28) e Prometeo (mag.15,85) ma un po’ confuso tra gli anelli.
- Galassie a iosa, Ngc, Ugc, Ic, ecc. l’entussiasmo mi spinge a descriverle tutte ma la mia modestia mi frena: non vorrei suscitare invidia in chi non è potuto venire…
Unica pecca della serata, io sono abituato a guardare il planetario sul Monitor 21” della mia postazione di casa mentre quello di 14” del portatile di Alessandro nemmeno i miei occhiali da presbite mi hanno giovato, e poi la tormenta che picchiettava la neve sui vetri del rifugio ci inquietava perché avevamo dimenticato a casa le catene e avremmo rischiato di uscire di strada al ritorno…
Stupenda serata ieri a Bazena… comunque.
