Finalmente è arrivata anche questa Luna Nuova.
La terza osservazione dell'anno decido di farla in quel di Bazena.
Un losco figuro vuole far parte della mini-spedizione.
Davide Bardini è il suo nome, il domatore delle nebulose difficili (nel senso di capricciose, mestruate).
Ci si da subito da fare, il montaggio di strumenti è cosa lunga per lui e anche per me, visto che decido di raffreddare lo specchio con la
Ventola
75 (nome in codice di chi mi ha fornito il ventolone

).
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Piazzo il "tavolino" con torcia, atlanti e bloc notes matitato.
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Il cielo è appena sufficente per lo standard del posto, e l'SQM lo conferma: le letture danno 21.10 di media.
Temperatura calda: si sfiorano gli 0°, diminuirà di poco durante la nottata.
Un'ora di sventolame basta: sono impaziente!
Durante le mie sessioni parto sempre con oggetti facili per far "abituare" l'occhio alla debole luce degli oggetti.
Questo il dob in attesa di completare l'acclimatamento
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Tra i soliti apripista noto con estremo piacere:
M101 allo zenit migliore del solito! Stavolta è veramente notevole. Mostra tre bracci chiari e staccati dal fondo cielo, uno assolutamente pronunciato (è quello che contiene il nodulo più luminoso NGC5462). E' un piacere rimanere a osservarla per minuti interi.
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M106 un faro! Non la osservavo, inspiegabilmente, da anni. E' enorme a 140x. Elongata, nucleo puntiforme adiacente al quale si nota un rigonfiamento di luce grande il doppio del nucleo. Uno dei due bracci è più tagliente, deciso. L'altro è più gonfio e uniforme. E' incantevole. A N-O salta fuori la compagna
NGC4248 (m12.4 sb13.7) con un nucleo puntiforme visibile in distolta e un orientamento marcatamente allungato. Visione assolutamente mozzafiato.
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Delle altre solite se ne parla sempre nel forum, vi cito qualche particolare formazione:
NGC5985 - 5982 - 5981 - Un tripletto formidabile di galassie nel Draco. Nello stesso campo all'ingrandimento di 140x si possono osservare una galassia a spirale vista quasi di piatto, una galassia ellittica e una spirale vista esattamente di taglio. L'ellittica presenta un nucleo luminoso e stellare, avvolto da un alone che la rende la più luminosa del tripletto. La più grande, in dimensioni apparenti, è la 5985, uniformemente illuminata con -in distolta e con estrema attenzione- delle delicate irregolarità lungo la sua superfice. La terza, quella di taglio, si mostrava sottile, una lama di luce. Bellissimo.
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Passiamo a un paio di Arp.
Arp 18 (NGC 4088 - 4085, rispettivamente m10.6 sb13.2 - m12.4 sb13.1) - Sulla zampa posteriore della Grande Orsa c'è un filotto di galassie tutte da osservare. Tra queste ci sono alcune interagenti, almeno fisicamente. A 140x lo sfondo delle 2 gx, assieme alle due stelline utilizzate per trovare il gruppo Arp, è bellissimo. La 4088 salta immediatamente all'occhio, la più piccola invece la si nota immediatamente dopo.
Negli appunti di qualche americano ho trovato addirittura descrizioni di dettagli sulla 4088...io non c'ho visto na maz.......
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Arp 104 (NGC 5216 - 5218, m12.3 sb13.1 - m12.6 sb14.0 ) - La coppia di gx appare facile da vedere vicino a un asterismo di tre stelle a forma di triangolo rettangolo. La 5218 appare subito più grande della compagna, e i valori di magnitudine confermano l'impressione. A 200x le gx saltano fuori in visione distolta. La più grande è interessante, bulge e alone sono in bella vista. La piccola (denominata Keenan's System) non mostra dettagli significativi. In visuale non si nota nulla che lasci trasparire la natura interagente delle galassie, solo a lunga posa appare un braccio di materia che le collega.
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Purtroppo metà orizzonte era poco servibile a causa della bassa umidità sopra Brescia. L'orizzonte nord-ovest era fastidiosamente verdognolo e pregiudicava proficue osservazioni fino a 45° Praticamente il Leone e successivamente Chioma e Vergine erano andati... Stessa cosa per il Corvo, dove col Bardo abbiam provato a spulciare le Antennae che voleva vedere. Un cattivo risultato.
Uno spettacolo è stato rivedere la Velo. Per la prima volta con il mio dob la vedo
tutta intera.
Tutto il complesso di Pickering è visibile. Partendo dalla parte ovest (la NGC6960), dove l'uncino era fantasticamente dettagliato al suo interno, salgo su e noto già una parte più chiara nel fondo cielo: una striscia di luce attraversava l'oculare e tagliava in due il campo. Giro il tele verso nord...e spunta fuori la trama di Pickering. Tutto quello che vedete nell'immaginetta era visibile.
La 6960, 6992 e 6995 mostrava un dettaglio pazzesco. Il tutto con un Nagler 26 (e il 22 che mostrava ancora più dettaglio) e un filtro thousand oaks OIII. Me-ra-vi-glio-sa!
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Anche la Crescent si è mostrata in tutto il suo splendore. Una bella "U" con discontinuità lungo il suo archetto e la stellona centrale in bella mostra.
Il resto, a parte una
NGC6781, planetaria facilissima e molto generosa nell'Aquila, è storia trita e ritrita

L'alba è vicina e allora decido di fare un po' di foto allo splendido panorama del rifugio. Bardini è andato a ronfare già da un pezzo (quando io ho fatto un intermezzo di una mezzoretta al calduccio del rifugio in mezzo alla nottata).
Dopo un cappuccino decido che è ora di tornare...il letto mi aspetta!
