Dopo una vita da visualista, mi prende inaspettatamente una strana voglia di riprendere quello che vedo….mi aggrego ad un gruppo di amici hi-resologi e cerco di capire, bene o male, come funziona la pratica, quella che segue è una fedele testimonianza semiseria di tutto il processo operativo.
Raggiungo il gruppo in aperta campagna mentre dai portabagagli delle auto vengono scaricate delle enormi casse nere, rotoli chilometrici di filo, batterie da camion, computers, tavoli,sedie, strane cassette di legno con sofisticati congegni….l’aria è solcata da improbabili bestemmie quando il malcapitato di turno, scaricando una decina di metri cubi di materiale operativo, si accorge di aver dimenticato a cento chilometri di distanza, quel piccolo particolare che può rovinagli la serata….ma alla fine si aggiusta tutto, per la legge della compensazione delle disgrazie quello che manca a me lo rimedio da qualche amico presente o viceversa….ed alla fine cominciamo a montare. Ovviamente do una mano, può sembrare strano ma già mettere in bolla un cavalletto da venti chili necessita di due persone, uno alla livella e l’altro alle zampe, testa contrappesi e tubo…bilancia il tutto, allineamento alla polare e una buona oretta è già passata. Altra serie di bestemmie da scomunica immediata…i vari allineamenti a due/tre stelle, all sky no problem align, hanno una serie di impedimenti….non trova la stella, non prende le coordinate, errori di impostazione sul pad, date al contrario, ora legale, emisfero australe….premi enter sperando che punti Capella ed il tubo ti parte a missile verso Vega….”Sti cinesi di m…., la prossima montatura è un AP” peccato che a due metri di distanza il fortunato possessore della blasonata equatoriale americana, smoccola come un turco quando il tubo gli sfancula per la terza volta l’oggetto da inquadrare….misteri della fede. Finalmente si parte !!!! Sistemate le camere ed accesi i pc mi avvicino ad un monitor curioso come una scimmia…..niente, un bel crocicchio rosso su fondo nero, ma Saturno dov’è?!?! Mi viene spiegato che bisogna fuocheggiare, un quarto d’ora in extra ed un altro quarto in intra ma il monitor rimane nero, nevrotico controllo di tutta la cavetteria presente, spie, lucine….è tutto a posto, porca zozza vuoi vedere che è andato fuori campo?? Leva la camera metti l’oculare ricentra e rimetti la camera e finalmente una macchiona bianca sul monitor “Bello, fantastico, promette bene” questo è il commento dell’amico, a me sembra decisamente una cagata…un’enorme palla bianca mezza sfuocata, ma mi risparmio il commento sono qui per imparare. Fuocheggiare attraverso il monitor non è facile, Saturno sembra un’ectoplasma impazzito. Su e giù con la manopola ma non si capisce bene quale sia il punto migliore, ci si aiuta anche con una specie di contatore numerico sul video….1,20, 1,16, 1,30, niente si decide di fuocheggiare su una stella vicina. Sorpresa, sfuocando la stella si nota una leggera scollimatura “Porc…e adesso” niente paura dammi un cacciavite che ci penso io, tu rimani al monitor. Un paio di minuti e gli sistemo la pratica, fuocheggiamo al meglio e ripuntiamo Saturno…sembra uguale ma finalmente partiamo con i filmati…che il Signore ci protegga. Fine sessione, un’altra ora abbondante per smontare e caricare il tutto tra frasi di autocompiacimento tipo…”Un Saturno da paura, domani elaboriamo e vedrai che esce fuori” sarà, aspettiamo domani.
Seduti davanti al pc il giorno dopo cominciamo a smanettare, i file di acquisizione della camera in formato “.cip” fanno a pugni con quelli “.ciop” del programma di elaborazione, conversione dei files rinominati con una progressione numerica che non permette di aprirli o di lavorarci, altra serie di santi tirati giù dal calendario, bisogna rinominarli uno per uno. Alla fine la mandrakata funziona ed il programma riesce a sommare le immagini migliori, peccato che tutta la procedura va ripetuta per gli altri canali, una cosa allucinante. Finalmente abbiamo un’immagine definitiva, ma con delle frange di colore “strane” vanno allineati i canali…ingrandisci la zona, capisci dove devi operare ed appena clicchi per allineare torna piccola come prima, una goduria….alla fine dopo numerosi tira e molla sembra venire una cosa decorosa. Altri passaggi di maquillage con vari smanettamenti tra contrasto, luminosità ed amenità varie…cursori ed istogrammi che vanno e vengono, a me sinceramente sembra che migliori da una parte e peggiori dall’altra, ma il senso del taroccamento fotografico del mio amico porta alla fine ad un buon risultato…..il tutto spiegato in poche parole, ma molto molto lungo da farsi nella pratica. Bene, sembra finita ma non è così….si prende quest’ultima immagine e la si sbatte dentro un altro programma di elaborazione, per degli ultimi aggiustamenti di fino che portano via almeno un’altra ora buona….alla fine il parto è completo ma la mia voglia di intraprendere questa nuova avventura è bella che tramontata, mi piace decisamente di più guardare, questione di gusti.....
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