Lo zoom sul barile mi da un range di ingrandimenti compreso tra i 230x (campo 21') e i 368x (campo 14,5').
Sul deep praticamente lo uso quasi esclusivamente su globulari e planetarie e comunque su oggetti abbastanza "compatti", visto il piccolo campo reale inquadrato, le aberrazioni sono davvero poco visibili, coma appena percettibile ai bordi unito ad un pelo di astigmatismo, sui globulari è particolarmente ben definito, ad esempio sul classico M13 (salvo i "bordi" appena descritti) osservando il centro hai la netta sensazione di distinguere le selle poste sui vari piani senza che si "impasti" tutto (o quasi), il solito cromatismo fuori asse lo percepisci sempre ai bordi insieme a tutto il resto, diciamo che un buon 80% del campo è definibile da ottimo ad eccellente, corretto geometricamente, niente colori spuri, definito e "trasparente", il rimanente 20% come si suol dire, fa insalata.
Sui pianeti, soprattutto i due giganti che secondo me col barile tra i 300 ed i 370x danno il massimo come luminosità e contrasto generale, lo zoom rende particolarmente bene, per una caratteristica ben precisa, prima l'ho definito trasparente, ebbene questa sensazione è data dal fatto che non c'è luce diffusa, vedi il pianeta con i suoi bordi nettissimi e poi il nero del cielo, questo lo fa sembrare particolarmente inciso e piu luminoso di quello che effettivamente è.
Su Saturno, Cassini sempre visibile anche con l'attuale posizione degli anelli, la Lacuna di Encke anche, normalmente sul disco sono visibili le differenze di colore tra le bande polari e quelle equatoriali, tipicamente cinque tonalità diverse (a volte meglio a volte peggio), su Giove non sto nemmeno a contare le bande e le varie tonalità percepite, GRS e "ovali" maggiori sempre (ovviamente quando ci sono), spesso però mi diverto piu a puntare i medicei che Giove stesso, per cercare di osservare delle sferette piu che delle stelline, ma li poi passo al nagler 2-4, ma quella è un'altra storia.
Problemi. Sugli strumenti a fuoco laterale (newton ed affini) il problema principale è il maneggiarlo, l'oculare "operativo" pesa esattamente 509 g, non molto ma è lungo 153 mm settato a 8 mm, millimetri che arrivano a 203 settato a 5 mm, quindi un discreto sbalzo sul focheggiatore, diciamo che come ingombro è molto simile all'ethos 17 mm, con la differenza che lo zoom ha il barilotto da 31,8; è quindi raccomandato un fuocheggiatore buono con almeno il serraggio degli oculari tramite anello e non le sole vitine, questo oculare mal sopporta i "fuoriasse" e comunque se lo è ve ne accorgete immediatamente, perche dentro ci vedi di tutto tranne che le stelle.
Ps.:Ovviamente, ripeto che sto parlando del 1ª serie, ovvero quello nero con la vitina di blocco, il "nuovo" dovrebbe verosimilmente avere lo sctesso schema ottico e quindi pretazioni simili, quello che cambia sicuramente è la meccanica.