fulvio mete ha scritto:
... ma ho una perplessità: viene considerata tra i parametri la risposta spettrale
del sensore, che da sola potrebbe falsare i risultati, agendo da filtro fotometrico
aggiuntivo?
...
Ciao Fulvio,
con questa domanda non fai altro che evidenziare la complessità e delicatezza,
come d'altronde avevo già sottolineato, dell'argomento in questione. Fare stime,
o meglio, ottenere valori fotometrici precisi di magnitudini stellari è un
argomento che torno a ribadire complesso e che non può essere liquidato semplicemente
con un click di mouse su una centrica stellare.
Riguardo al foglio di Exel preparato da Comolli c'è da dire che la formula riportata
per la misura della magnitudine limite nelle riprese con ccd non si avvale soltanto
dell'analisi del rapporto segnale/rumore (signal to noise ratio, il tanto agognato
rapporto SNR), rendiamone atto, è un gran passo avanti rispetto agli altri metodi
impiegati, basati principalmente sul confronto fra l'immagine ccd e i valori di
magnitudine riportati sui vari cataloghi, ma è anche l'insieme di lettura mediata
di valori di molte altre stelle contenute nell'immagine ccd.
Quello che si ricava è un valore interpolato che prende in considerazione la
lettura di stelle, certamente appartenenti a varie classi spettrali, scelte fra quelle
luminose (ma non sature), mediamente deboli e deboli, che poi unite formeranno
una curva polinominale con regressione lineare sull'apposito grafico.
A mio modo di vedere, in fin dei conti, questo sistema è un buon metodo in grado
di ridurre notevolmente l'errore di stima della magnitudine limite, portando dunque
la valutazione a valori vicini se non prossimi alla realtà (interpretabile con
un errore in più o in meno di circa mezza magnitudine) quindi, se preso come punto
di partenza per la stima di magniutudine limite con le ccd è da considerarsi piuttosto
interessante.
Dopo questa premessa rispondo alla tua domanda. Mi chiedi se tra i parametri del
metodo viene considerata la risposta spettrale del sensore, ovvio che no!
La misura dei parametri intrinsechi dei sensori solitamente non
è alla portata della maggioranza degli astrofili: diciamo che è quella parte
dell'argomento più complessa!
Cari saluti,
Danilo Pivato