Ciao FabioMax,
quello che chiedi è talmente vasto da argomentare che in questa sede
occorrerebbe troppo tempo. In ogni caso ci sarebbero:
- un articolo scritto qualche tempo fa da Comolli rintracciabile a questo link:
http://www.astrosurf.com/comolli/menù > articoli > Calcolo della magnitudine limite dei ccd
il quale ha descritto una procedura interessante che potrebbe essere considerata
un buon punto di partenza. Salvo però allinearsi con le caratteristiche spettrali
del filtro fotometrico impiegato nel catalogo di riferimento.
Con questo sistema si raggiunge un sufficente indice di precisione. Ma è importante
conoscere anche la risposta e il grado di linearità del sensore ccd.
Se provi a fare già dei semplici test con i fits delle astrofoto correttamente
filtrate, calibrate ecc., ti renderai conto quanto diventi realente difficile raggiungere
magnitudini relativamente basse! A parte il diametro dello specchio che consente di
giungere a certe profondità, il seeing la fa poi da padrone!
- Se poi ritieni di voler approfondire l'argomento è indispensabile divorare il trattato di
William Romanishin, un must fondamentale per capire la fotometria con la ccd.
Vaelgran, in linea di massima dovrebbe essere corretto, ma è fondamentale individuare
il grado di precisione dei cataloghi di riferimento. Per esempio quelli da te nominati hanno
mediamente un'approssimazione di circa +/- 1 magnitudine. Un errore troppo grande per
essere preso in considerazione. Infatti proprio per questo scopo non vengono mai utilizzati.
Cari saluti,
Danilo Pivato