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Autore Messaggio
 Oggetto del messaggio: Re: Prisma di Herschel Baader
MessaggioInviato: sabato 27 febbraio 2010, 9:55 
Ma io non faccio riprese, io ci guardo dentro... :wink:
i raggi UV passano attraverso il vetro ottico, non è mica un vetro da finestra... :wink:


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 Oggetto del messaggio: Re: Prisma di Herschel Baader
MessaggioInviato: sabato 27 febbraio 2010, 10:43 
Finalmente, e come promesso, vi riporto il passo dell'articolo dell'amico Raffaello Braga pubblicato su Coelum n. 48 del gennaio 2002.
Si trattava di un confronto tra il prisma solare Intes e quello Baader e proprio di quest'ultimo si diceva:

"A detta del costruttore, le dimensioni del prisma di Herschel devono essere proporzionate
rispetto al rapporto focale del telescopio, altrimenti, visto che il prisma assorbe il 5% della
luce solare incidente e quindi il relativo calore, potrebbe rompersi.
Pertanto,per offrire il massimo di sicurezza, ha realizzato un prisma di grandi dimensioni, adatto
per una sistemazione in un alloggiamento di 2 pollici di diametro, che è garantito per funzionare in
piena sicurezza con rifrattori dotati di rapporti focali anche spinti (ad esempio un 15 cm f/6). In base
a questa considerazione i prismi più piccoli non dovrebbero essere impiegati con rifrattori di
grande apertura
."


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 Oggetto del messaggio: Re: Prisma di Herschel Baader
MessaggioInviato: sabato 27 febbraio 2010, 10:45 
cherubino ha scritto:
perdonatemi: non ho letto tutto il post (non ne ho voglia - non me ne abbiate).
Quindi aggiungo solamente il mio contributo che magari è superato.
Per Kaio: io uso proprio il baader herschel da 2 pollici per le osservazioni solari in luce bianca e mi trovo molto bene. Molto, molto bene davvero.
A parte la pioggia non si vede tanto nulla sul sole in questi anni... 8)
Scherzi a parte l'immagine è davvero molto buona, sicuramente superiore ai vari filtri in vetro o mylar.
Tonalità verdina (unica nota un poco stonata) ma ottima pulizia di immagine e contrasto alto.
testata con una marea di ottiche: a parte quelle ccon cui non va a fuoco per ragioni di estrazione del fuoco, sulle altre è una meraviglia.


paolo



Grazie Paolo e un grosso ciao!!!!


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 Oggetto del messaggio: Re: Prisma di Herschel Baader
MessaggioInviato: sabato 27 febbraio 2010, 12:12 
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Iscritto il: venerdì 17 marzo 2006, 18:53
Messaggi: 1174
Località: 44°53'N 8°58'E
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una domanda forse stupida: ma in un rifrattore tipo quello indicato nell'articolo (150 f6) non sarebbe sufficiente (visto che stiamo osservando il sole) diaframmarlo un poco (tipo a 100mm o anche meno) ottenendo un rapporto focale decisamente piu' favorevole anche per un prisma da 31,8mm?
io a volte utilizzo un 70/500 con un pezzetto di astrosolar attaccato al diaframma de suo tappo originale (4,2mm) ottenendo un f12 con visioni ancora decisamente buone.

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Alessandro



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 Oggetto del messaggio: Re: Prisma di Herschel Baader
MessaggioInviato: sabato 27 febbraio 2010, 12:54 
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Iscritto il: sabato 11 febbraio 2006, 12:43
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kaio67 ha scritto:
"A detta del costruttore, le dimensioni del prisma di Herschel devono essere proporzionate
rispetto al rapporto focale del telescopio, altrimenti, visto che il prisma assorbe il 5% della
luce solare incidente e quindi il relativo calore, potrebbe rompersi.
."

Mi convince poco l'affermazione qui sopra, causa mio futuro acquisto (non si era capito vero? :mrgreen: ) mi sono interessato del funzionamento del prisma di Herschel; ebbene se ho capito bene questo "divide" il fascio di luce proveniente dall'obiettivo, ne deflette posteriormente il 95% e ne riflette il restante 5% verso l'oculare, quindi non dovrebbero esserci assorbimenti di sorta (salvo quantita irrilevanti) e di conseguanza nemmeno aumenti di temperatura significativi. Dove sbaglio?

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Newton: Barile 400/1830 mm; Obice 200/1650 mm; Bidoncino 114/1300 mm solarizzato. •• Rifrattori: Nano apo 80/480 mm; Milo acro 76/1400 mm; 60ino acro 60/700 mm. •• Catadiottrici: C8 xlt. •• Binocoli: Docter Aspectem 40x80 ED, William Optics 22x70 ED, Vixen Ultima 8x56, Nikon Action EX 16x50, Canon 10x30 IS II, Vortex Vanquish 8x26, Ibis Horus 5x25, Pentax Papilio 6,5x21, Orion 2x54.


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 Oggetto del messaggio: Re: Prisma di Herschel Baader
MessaggioInviato: sabato 27 febbraio 2010, 13:14 
E' anche la mia perplessità....


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 Oggetto del messaggio: Re: Prisma di Herschel Baader
MessaggioInviato: sabato 27 febbraio 2010, 13:21 
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Iscritto il: mercoledì 8 febbraio 2006, 15:35
Messaggi: 16963
Località: Dove mi portano le stelle
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
Ho letto tutti i vari interventi ma un'affermazione ripetuta non mi è chiara (o meglio non mi torna assolutamente): Il vetro ottico è trasparente per cui non scalda.
Se ci fosse stato un "quasi" prima di trasparente e finisse con il termine "significativamente" mi sarebbe tornato di più.
Nessun mezzo è perfettamente trasparente e maggiormente se valutiamo varie frequenze
Sappiamo perfettamente che ai vetri vengono applicati vari strati antiriflesso per favorire la trasparenza a certe frequenze in modo che trasmettano "quasi" tutta la luce che li colpisce.
E la prova l'abbiamo sotto i nostri occhi ogni volta che osserviamo con oculari che abbiano trattamenti antiriflesso più o meno efficienti. Nel secondo caso la luce diffusa è molto maggiore. E questo significa che buona parte della luce percorre l'interno delle lenti più e più volte con riflessioni diverse.
Se applichiamo questa similitudine ai raggi infrarossi avremo che una parte di essi rimarrà all'interno delle lenti scaldandole. E se questo accumulo di calore prosegue indefinitamente si ha la rottura.
E' lo stesso discorso dei filtri solari che si avvitavano agli oculari. Si rompevano perché parte della radiazione infrarossa veniva assorbita e scaldava
Se la radiazione incidente è elevata (causata da una lente frontale grossa) è ovvio che un prisma più piccolo possa raggiungere un limite di rottura prima di uno più grande
Quando lo possa raggiungere onestamente lo ignoro ma nelle medesime condizioni scommetterei tranquillamente sul fatto che dei due si rompe prima il piccolo.
Magari però succede dopo giorni e giorni di focalizzazione continua dei raggi. Ma comunque il vetro in vicinanza del punto focale tenderà sempre a scaldarsi un po'. Non è trasparente al 100%

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 Oggetto del messaggio: Re: Prisma di Herschel Baader
MessaggioInviato: sabato 27 febbraio 2010, 13:40 
kaio67 ha scritto:
E' anche la mia perplessità....


A me lascia più perplesso il fatto del rapporto focale, che non c'entra nulla con la quantità di luce che entra, semmai c'entra l'apertura...
imho...
questa è l'ennesima riprova che molto di quanto scritto su libri e riviste va preso milto, ma mooooolto con le pinze... :wink:


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 Oggetto del messaggio: Re: Prisma di Herschel Baader
MessaggioInviato: sabato 27 febbraio 2010, 13:47 
Renzo ha scritto:
Ho letto tutti i vari interventi ma un'affermazione ripetuta non mi è chiara (o meglio non mi torna assolutamente): Il vetro ottico è trasparente per cui non scalda.
Se ci fosse stato un "quasi" prima di trasparente e finisse con il termine "significativamente" mi sarebbe tornato di più

cut-cut-cut

E' lo stesso discorso dei filtri solari che si avvitavano agli oculari. Si rompevano perché parte della radiazione infrarossa veniva assorbita e scaldava

cut-cut-cut

Magari però succede dopo giorni e giorni di focalizzazione continua dei raggi. Ma comunque il vetro in vicinanza del punto focale tenderà sempre a scaldarsi un po'. Non è trasparente al 100%


Ovviamente c'è un "quasi" sott'inteso e quel quasi sta a significare "in maniera signicante"...
se fosse "assoluto" avremmo appunto una trasmissione del 100% cosa che non è...
ma siccome la trasmissione nei vetri a bassa dispersione è quanto dipiù vicino possiamo pensare al "100%", il calore che "resta" sul vetro è insignificante.
I filtri si spaccavano perchè erano "neri", se avessimo messo un vetro ottico trasparente non si sarebbe spaccato, scaldato si, ma non spaccato...
del resto basta provare: focalizzate una lente d'ingrandimento su una lente qualsiasi (non su un pezzo di carta o di legno o una formica...)
vedrete che la lente non verrà a scottare... :wink:
Il secondo doppietto di un Petzval è decisamente lontano dal punto di fuoco...


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 Oggetto del messaggio: Re: Prisma di Herschel Baader
MessaggioInviato: sabato 27 febbraio 2010, 14:33 
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Iscritto il: mercoledì 2 gennaio 2008, 9:06
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Località: Roma
Cita:
"A detta del costruttore, le dimensioni del prisma di Herschel devono essere proporzionate
rispetto al rapporto focale del telescopio, altrimenti, visto che il prisma assorbe il 5% della
luce solare incidente e quindi il relativo calore, potrebbe rompersi.."

Mi convince poco l'affermazione qui sopra, causa mio futuro acquisto (non si era capito vero? ) mi sono interessato del funzionamento del prisma di Herschel; ebbene se ho capito bene questo "divide" il fascio di luce proveniente dall'obiettivo, ne deflette posteriormente il 95% e ne riflette il restante 5% verso l'oculare, quindi non dovrebbero esserci assorbimenti di sorta (salvo quantita irrilevanti) e di conseguanza nemmeno aumenti di temperatura significativi. Dove sbaglio?


Hai perfettamente ragione, Angelo, il 5% della luce in arrivo viene riflessa e NON assorbita, mentre la parte restante viene deflessa verso l'esterno.
Quindi la storia del riscaldamento (anche perchè il prisma non è vicinissimo al piano focale) non mi sembra realistica.Del resto basta fare una prova pratica: il riscaldamento c'è, ma è lieve, : sino ad oggi non ho mai sentito di prismi da 31,8 spaccati per il calore.Addirittura il prisma di Herschel che uso attualmente l'ho posto sul cammino ottico di uno specchio da 20 cm a f 6, al posto del secondario, per una serie di sperimentazioni su strumenti solari, ed in questo caso di calore ne arrivava parecchio, tant'è che una certa paura ce l'avevo; ebbene, non ha fatto una piega, ed ancora oggi lo uso normalmente.

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Fulvio Mete
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