Milo: uno strumento splendido e accativante, niente a che fare con un binocolo
Zuben: hai sicuramente ragione circa la complementarietà (boh...esiste in italiano?) e quindi la "relativa necessità" di entrambi gli strumenti come principio generale, ma nella nostra fattispecie non vedo troppo complementari un bino da 150 e un rifra da 250 con torretta.
Fatte queste precisazioni vorrei esporre la mia idea quanto più brevemente possibile prima che questo 3d arrivi alla 27^ pagina e certo comunque che Cherubino in cuor suo ha già deciso, come ha lascaito intendere al post di apertura.
Una nozione comune: un rifra da 250 mm con torretta come luminosità non equivale a un bino da 125 mm ma un po' di più: non saprei quantificare, ma diciamo che potrebbe essere essere come un bino da 135, max 140 mm tanto per intenderci per la sommazione di luce che opera il nostro cervello
un'esperienza personale: la percezione visiva che avevo con il rifra da 150 mm a 50x grossomodo equivaleva a quella con il bino da 100 a 37x.
1^ condizione: voglio osservare il cielo privilegiando bassi ingrandimenti, ampi campi e soprattutto visioni d'insieme con il piacere di navigare manovrando facilmente e comodamente uno strumentno tutto d'un pezzo, rare volte andrò a 50-70x e solo su pochi oggetti. Dovrò rassegnarmi a non vedere galassiette di infima magnitudini o cercare particolari sfuggenti, ma non è questo che cerco. A me interessa muoverni e navigare per cielo componendo dei "quadretti", spaziando per l'universo dando il giro alla volta celeste in una notte con libertà e immediatezza. Di sdoppiare stelle, osservare variabili, avere estrema puntiformità e quant'altro non me ne può fregare di meno.
Scelgo il binocolo.
2^ condizione: voglio osservare il cielo tradizionalmente con il telescopio ma con una visione binoculare. A questo punto, magari le doppie continuano a non interessarmi, ma visto che ho un telescopio miro a setacciare leone, vergine e coma berenice e mica con un occhio solo, ma con due, quindi metto una torretta.
Ho uno strumento che mi fa vedere molto di più, posso giocare di più con gli ingrandimenti, anche se non troppo e le stelle sono di sicuro più puntiformi; di sicuro non navigo più ma punto e osservo perchè la manovrabilità di un tubo così con sopra una torretta non è certo così agevole come quella di un unico blocco rettangolare a piatto, ma non me ne frega niente: non voglio navigare componendo quadretti, voglio osservare con due occhi.
E' qui che casca l'asino: osservazione del cielo con il binocolo non è sinonimo di visione binoculare. La torretta mi permette solo di fare la tradizionale osservazione del cielo al telescopio con due occhi; a questo punto si aprono visioni personali.
La mia (che non è quella giusta. E' la mia e basta). Se scelgo di osservare a due occhi con un telescopio sfrutto tutto quello che posso: non vado mettere una torretta su un 250 mm ma su 300-400 mm che sia uno SC, un D-K, un newton, un rifrattore fate voi, io qui non ci capisco niente anche se intuisco, forse, che un rifrattore rispetto a un tele composto può avere alcune preferenziali ( sono un entusiaista delle lenti e non degli specchi......). Ma se scelgo un binocolo di certo non perderò il sonno se non arrivo a 80x.
Ecco ove secondo me stanno l'inghippo e la trappola: cercare di fare un parallelismo sui diametri degli strumenti nel tentativo, a mio personalissimo avviso fallimentare, di un medesimo/alternativo utilizzo.
E' invece è il modo di osservare che fa scegliere lo strumento e se posso permettermi il massimo in fatto apertura sul binocolo perchè mi devo limitare sul telescopio con torretta nell'illusione di farne un sostituto mal riuscito di un binocolo? (a meno che voglia per forza un rifrattore: ne esistono da 400 mm?)
Ripeto e sottolineo per l'ennesima volta: mia personalissima, criticabilissma opinione e per dirla con l'amico Cherubino: a voi la palla.
se può essere utile:
http://www.sidus.org/tecnicaDintorni/to ... rette.html