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Autore Messaggio
 Oggetto del messaggio: Dark, flat e dark dei flat
MessaggioInviato: domenica 7 febbraio 2010, 10:18 
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Iscritto il: martedì 13 gennaio 2009, 20:22
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Ciao a tutti,

mi sorge una domanda, visto che già dalla prossima uscita (forse stasera) cielo permettendo), dopo le prime prove, inizierò a produrre anche i files dark, i flat e i dark dei flat.

Ogni dark, ad esempio, se ho programmato di fare 8 esposizioni da 4 minuti, mi pare di avere capito che ne vanno fatti almeno altrettanti, tutti sempre di 4 minuti.

Ma quello che mi chiedo, tra di loro questi dark poi saranno uguali o ogni esposizione ha caratteristiche diverse?

Questo lo dico perché se sono uguali allora perché riprenderne 8 quando dopo il primo si può duplicare il file (cambiando anche solo una lettera nel nome) fino a quanto si vuole?

Stesso discorso per i flat, ecc.

Un saluto.

Emilio

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 Oggetto del messaggio: Re: Dark, flat e dark dei flat
MessaggioInviato: domenica 7 febbraio 2010, 10:39 
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Iscritto il: lunedì 1 maggio 2006, 16:52
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Certo, ma non devi togliere tempo alle riprese, meglio 15 light ed un dark, che 8 light e 8 dark....

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 Oggetto del messaggio: Re: Dark, flat e dark dei flat
MessaggioInviato: domenica 7 febbraio 2010, 11:02 
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Iscritto il: martedì 13 gennaio 2009, 20:22
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GHISO983 ha scritto:
Certo, ma non devi togliere tempo alle riprese, meglio 15 light ed un dark, che 8 light e 8 dark....

Ciao Ghiso, fammi capire, quindi va bene avere un Dark e replicarlo o è meglio avere un Dark solo e usare solo quello?
Idem chiedo anche per i flat, ecc.

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 Oggetto del messaggio: Re: Dark, flat e dark dei flat
MessaggioInviato: domenica 7 febbraio 2010, 11:15 
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Iscritto il: sabato 21 febbraio 2009, 11:31
Messaggi: 546
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Ciao, le tue domande ce le siamo fatti in molti! Personalmente ho trovate molte risposte sul sito della UAI al seguente link:

http://astrofotografia.uai.it/articoli/ ... ne_CCD.pdf

In parole molto molto molto spicciole non tutti i pixel del sensore (ccd o cmos) raccolgono informazioni "buone", ci sono funzioni matematiche che descrivono la probabilità che tale informazione sia "buona" oppure no.
Se duplichi i file duplichi le informazioni "non buone", se invece produci più file e li combini allora hai la possibilità di scartare quei pixel che in un singolo file hanno dato un informazione "non buona".

Saluti!

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 Oggetto del messaggio: Re: Dark, flat e dark dei flat
MessaggioInviato: domenica 7 febbraio 2010, 11:18 
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Iscritto il: mercoledì 8 febbraio 2006, 15:35
Messaggi: 16961
Località: Dove mi portano le stelle
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
Se duplichi il dark duplichi anche il suo rumore casuale col risultato che non hai alcun guadagno
Allora per lo stesso discorso fai una sola ripresa, la duplichi N volte e "credi" di avere integrato per N*x minuti
I dark, come per le riprese, devono essere in buon numero per ridurre gli effetti casuali. Se sottrai un dark singolo hai una foto tipo gruviera. Se fai la mediana di un certo numero di dark la foto, dopo il dark, è più pulita.
Se guardi i tempi delle mie foto e il numero di dark, flat, ecc. vedi la quantità di lavoro che ci metto. Ovviamente i dark li prendo anche in altri momenti purché tempi, temperatura e iso siano uguali. Ma se sono passato da riprese senza dark a riprese con pochi dark fino a riprese con molti dark non l'ho fatto per puro e semplice masochismo. :wink:

Ma come tutti anch'io ho fatto la mia gavetta, sbagliando e cercando di imparare dai miei errori. Fai le prove e valuta. E' la miglior soluzione.

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 Oggetto del messaggio: Re: Dark, flat e dark dei flat
MessaggioInviato: domenica 7 febbraio 2010, 11:19 
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Iscritto il: lunedì 23 aprile 2007, 23:13
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Emiliusbrandt ha scritto:

Ma quello che mi chiedo, tra di loro questi dark poi saranno uguali o ogni esposizione ha caratteristiche diverse?


No, non saranno tutti uguali, altrimenti nessuno impiegherebbe una buona metà della serata fotografica a riprendere molti frames di calibrazione (specialmente se si utilizza una fotocamera digitale, che non è raffreddata né termostatata). La teoria è ben spiegata in questo sito: in poche parole serve per migliorare il rapporto tra segnale e rumore in un'immagine. Gli esempi visualizzati sono molto efficaci di come all'aumentare dei frames di esposizione e calibrazione, aumenti anche il rapporto segnale/rumore, e l'immagine diventi sempre meno rumorosa ed esteticamente pulita e gradevole.. :)

http://deepskystacker.free.fr/english/theory.htm

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 Oggetto del messaggio: Re: Dark, flat e dark dei flat
MessaggioInviato: domenica 7 febbraio 2010, 12:19 
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Località: Savona
Tipo di Astrofilo: Fotografo
Emiliusbrandt ha scritto:
GHISO983 ha scritto:
Certo, ma non devi togliere tempo alle riprese, meglio 15 light ed un dark, che 8 light e 8 dark....

Ciao Ghiso, fammi capire, quindi va bene avere un Dark e replicarlo o è meglio avere un Dark solo e usare solo quello?
Idem chiedo anche per i flat, ecc.

Come dice renzo il dark è un rumore casuale, non si può duplicare (se no perchè uno farebbe un sacco di dark se potesse fare a meno?)
Cmq ribadisco il concetto, il dark non deve sottrarre il tempo alle riprese, si può fare in altri momenti, la cosa principale e più importante è integrare molto segnale!
i dark falli nei tempi morti (per quello sarebbe importante raffreddare e termostatare la camera così puoi farli come e quando vuoi..)

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 Oggetto del messaggio: Re: Dark, flat e dark dei flat
MessaggioInviato: lunedì 8 febbraio 2010, 6:37 
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speedking80 ha scritto:
Ciao, le tue domande ce le siamo fatti in molti! Personalmente ho trovate molte risposte sul sito della UAI al seguente link:http://astrofotografia.uai.it/articoli/Calibrazione_CCD.pdf
Grazie per il link, se avessi letto questo testo, decisamente molto approfondito, non avrei fatto questa domanda. Grazie.

Renzo ha scritto:
Se duplichi il dark duplichi anche il suo rumore casuale col risultato che non hai alcun guadagno
Ciao, è questo che non sapevo e per cui ho fatto la domanda :), grazie.

roberto_coleschi ha scritto:
No, non saranno tutti uguali, altrimenti nessuno impiegherebbe una buona metà della serata fotografica a riprendere molti frames di calibrazione (specialmente se si utilizza una fotocamera digitale, che non è raffreddata né termostatata).
Grazie per il sito, è proprio per questo motivo che mi sto organizzando al raffreddamento della mia Canon con una coolbox, che dapprima volevo comprare, ma ora ho deciso di costruirmi. Sto aspettando mi forniscano un controller per celle di peltier in modo da poter farte light, dark, flat, ecc. sempre ad una temperatura precisa. Magari dico una scemata, ma ad avere la certezza di lavorare ad una temperatura precisa, forse i dark, flat, ecc si possono anche archiviare ed etichettarli con la temperatura con cui sono stati ripresi. Ho detto una stronzata? :?

GHISO983 ha scritto:
Cmq ribadisco il concetto, il dark non deve sottrarre il tempo alle riprese, si può fare in altri momenti, la cosa principale e più importante è integrare molto segnale!
i dark falli nei tempi morti (per quello sarebbe importante raffreddare e termostatare la camera così puoi farli come e quando vuoi..)
Questa è una cosa che non avevo intuito, in quanto ho letto da più parti che dai light ai dark, i flt, ecc. andavano ripresi tutti la stessa sera/notte delle riprese. Non avevo ancora realizzato bene che è la temperatura con cui si riprende che conta. Grazie della spiegazione.

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 Oggetto del messaggio: Re: Dark, flat e dark dei flat
MessaggioInviato: lunedì 8 febbraio 2010, 11:23 
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In teoria si possono fare anche delle librerie di dark, a temperature fisse, ma devi contare che il sensore invecchia il numero di hotpixel, ma anche il rumore cambia nel tempo, non so per quanto tempo si possano tenere delle librerie di dark di una dslr...
L'esperto in questo caso è gimmi!

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 Oggetto del messaggio: Re: Dark, flat e dark dei flat
MessaggioInviato: lunedì 8 febbraio 2010, 12:06 
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GHISO983 ha scritto:
In teoria si possono fare anche delle librerie di dark, a temperature fisse, ma devi contare che il sensore invecchia il numero di hotpixel, ma anche il rumore cambia nel tempo, non so per quanto tempo si possano tenere delle librerie di dark di una dslr...
L'esperto in questo caso è gimmi!

Ok buona a sapersi anche questa. Mi sa che mi organizzerò per riprendere tutto in una sessione.
Un saluto.
Emilio

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