Emmanuele Sordini ha scritto:
Dove ti procuri e/o di che marca sono i filtri colorati che usi?
Sono filtri colorati comuni, io ho i Meade. Se in ogni caso devi affrontare una spesa, allora certamente ti consiglio uno Schott RG695, un passa infrarosso da 695nm (lo vende anche Lazzarotti), oppure puoi fare uno sforzo economico e prendere un fotometrico R che comunque ti resta e lo puoi usare anche in futuro. Se già disponi di qualche filtro puoi non fare alcuna spesa ma se in ogni caso la devi fare, meglio spendere per l'accessorio migliore.
Emmanuele Sordini ha scritto:
Si', ma non e' che alla prima uscita uno sia in grado di ottenere questa precisione, eh?

Immagino che come per ogni cosa ci sia una necessaria curva di apprendimento e affinamento delle proprie capacita'... Altrimenti si darebbero tutti alla fotometria!
Mah, mai sminuirsi. La tecnica di fotometria differenziale, almeno nel caso di acquisizione e prima riduzione dei dati, è veramente semplice. La curva che ti allego è stata la prima sessione fotometrica della mia vita, quando non sapevo assolutamente nulla. Ho semplicemente applicato la giusta tecnica ed è andata bene la prima.
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Commento file: Prima sessione fotometrica, transito del pianeta TrEs-2
tres-2_26luglio_small.jpg [ 74.24 KiB | Osservato 801 volte ]
Il fatto che non si danno tutti alla fotometria è un peccato perché alcune tecniche di acquisizione sono davvero semplici. C'è un astrofilo italiano che ha scoperto un pianeta extrasolare in transito con il classico newton 114mm ed una camera CCD autocostruita. Basta volontà di apprendere una tecnica purtroppo poco conosciuta.
Poi, per quello che ha detto Ras:
ras-algehu ha scritto:
Come precisione si può arrivare al centesimo (e già e tantissimo) se hai stelle fotometriche note nel campo. Fare quella differenziate (stelle di confronto in un campo e l'oggetto in un altro) beh con i nostri cieli è un bel terno al lotto!
I filtri costano tanto perchè intanto hanno poco mercato e poco diffusi, secondo sono non facilissimo da fare e terzo hanno una lavorazione molto alta (come correzzione ottica in lambda) questo fa lievitare un bel pò i costi (anche le ditte che le fanno non sono tante).
Non concordo. Se fai fotometria assoluta ed usi le stelle di Landolt, arrivi a precisioni massime di 1 centesimo (spesso due centesimi di magnitudine). Se fai differenziale, ovvero non ti curi delle luminosità apparenti ma guardi come varia la luminosità della stella di campo rispetto alle altre, di paragone, nello stesso campo, precisioni di 2 millesimi di magnitudine sono raggiungibili con telescopi da 25 centimetri.
Allego una prova fatta su una stella di campo non variaible, dove il sigma è proprio di 2 millesimi di magnitudine.
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Commento file: test precisione fotometrica su stella di mag. 12
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Qui invece trovi la curva più precisa che sono riuscito ad ottenere, con una precisione anche di circa 1 millesimo di magnitudine
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Commento file: HD17156b pianeta extrasolare in transito
hd17156b.jpg [ 77.07 KiB | Osservato 801 volte ]
Qui la variabile Delta Scuti che ho scoperto, con un'ampiezza di soli 2 centesimi di magnitudine
Allegato:
Commento file: Variabile Delta Scuti
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