1° Forum di Astronomia Amatoriale Italiano

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Autore Messaggio
MessaggioInviato: venerdì 29 gennaio 2010, 20:31 
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Iscritto il: giovedì 13 luglio 2006, 14:42
Messaggi: 581
Località: Roma
Senza parole ... :shock:
Meraviglioso ...
Maurizio


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MessaggioInviato: sabato 30 gennaio 2010, 0:03 
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Iscritto il: venerdì 10 febbraio 2006, 0:42
Messaggi: 27066
Località: 41°N 16°E
Tipo di Astrofilo: Visualista
Pic du Midi...uno dei posti con la calma atmosferica più invidiata al mondo :)
Il punto è...dove arriva 1 metro di obiettivo quando non c'è il seeing che permette?

PS: tiziano....che roba l'immagine....

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volpetta.com
Astrofilo sul campo dal 1997


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MessaggioInviato: sabato 30 gennaio 2010, 0:25 
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Iscritto il: martedì 5 dicembre 2006, 8:20
Messaggi: 2849
Onestamente Tiziano non condivido pienamente ciò che dici; come dice giustamente il buon Davide, Pic du Midi è risaputo essere un luogo dal seeing moooolto buono (a volte anche 0,2"/0,3"), non per niente fanno alta risoluzione planetaria.
Io ho avuto modo qualche rara volta di osservare con grossi telescopi (newton 60cm, astrometrico 105cm di Pino Torinese, ecc.) e ti confermo, almeno per le volte che ho messo l'occhio all'oculare dei bestioni, che, tranne qualche "raro" momento di calma atmosferica, le immagini non sono così dettagliate.
Oltretutto tu che sei un gran bravo astroimagers hi-res confermerai che la fotografia è la somma dei buoni momenti di calma e quindi l'immagine finale ha più resa che l'osservazione visuale, e quella da te postata è una foto. Vero anche, come dice Angelo, che in quei rari momenti di buon seeing, l'occhio coglie dettagli da paura. Però, ripeto, per la mia poca esperienza osservativa e con il nostro seeing, dopo qualche minuto mi stufo di vedere l'immagine ribollire (sensazione del tutto personale).
D'accordo che il 105cm di Pino Torinese ha un'ostruzione del 60% (credo) e quindi è lo strumento meno adatto per l'alta risoluzione, ma ti assicuro che la luna dopo 1/2 minuti di osservazione faceva venire il mal di mare da tanto ondeggiava. :D
Ciao

vaelgran

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MessaggioInviato: sabato 30 gennaio 2010, 8:44 
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Iscritto il: mercoledì 8 febbraio 2006, 16:30
Messaggi: 867
Località: Bangkok
Tipo di Astrofilo: Fotografo
Purtroppo non ho mai osservato con un telescopio da 1 metro (al massimo mi sono fermato a 50cm), ho voluto semplicemente mostrare una bella immagine che indica le potenzialita' di un tale strumento.
So che tra una foto ed una osservazione c'e' differenza, e che il telescopio del Pic du Midi e' qualcosa di nemmeno lontanamente paragonabile ad uno amatoriale.
Nondimeno mi piacerebbe un giorno avere la possibilita' di attaccarci la mia Lumenera, ve lo immaginate Giove a 17m di focale con un tele F/17?
:shock: :shock:

Ciao
Tiziano

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MessaggioInviato: sabato 30 gennaio 2010, 9:07 
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Iscritto il: lunedì 23 aprile 2007, 23:13
Messaggi: 3274
Tipo di Astrofilo: Fotografo
davidem27 ha scritto:
Pic du Midi...uno dei posti con la calma atmosferica più invidiata al mondo :)
Il punto è...dove arriva 1 metro di obiettivo quando non c'è il seeing che permette?

PS: tiziano....che roba l'immagine....


E' proprio così. Qualsiasi telescopio anche amatoriale, utilizzato da quel sito particolare, avrebbe una resa straordinaria. Credo che un telescopio di un metro, utilizzato in alta risoluzione in un tipico sito che offre un seeing mediocre, deluderebbe tutti coloro che si aspettano chissà cosa, restuendo dettagli tutto sommato paragonabili a quelli che si vedono con aperture molto inferiori. Indubbiamente, se si avesse la fortuna di incappare in una serata particolare (una, due ogni anno ?), sarebbe un vero spettacolo... :) .

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MessaggioInviato: sabato 30 gennaio 2010, 11:40 
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Iscritto il: mercoledì 8 febbraio 2006, 15:08
Messaggi: 9631
Località: Roma
Tipo di Astrofilo: Fotografo
Diversi anni fa su un articolo apparso (credo) su S&T si raccontava della grande
difficoltà di osservare in grandi riflettori professionali, dotati di grande apertura.
La principale difficoltà risiedeve per l'appunto sul fatto che il seeing non
consentisse nella stragrande maggioranza dei casi una buona osservazione se
non addirittura mediocre osservabilità dei dettagli delle superfici planetarie, tanto
da non far rimpiangere diametri di gran lunga inferiori.

In questo articolo veniva descritta la resa all'atto pratico del diverso
comportamento del seeing attraverso strumenti professionali e quelli per
dilettanti. Stando all'autore dell'articolo il comportamento del seeing al quale
noi astrofili siamo abituati tende a rendere nei nostri strumenti quasi sempre
immagini tremolanti e/o saltellanti: chi fa osservazioni visuali dovrebbe ben
comprendere.

Quanto invece invece sembra avvenire (purtroppo il più grande strumento
nel quale ho avuto modo di fare osservazioni era un newton da 75cm e per
giunta puntato prevalentemente su oggetti deep-sky ) nei
grandi strumenti professionali - qualora il seeing risulti mediocre - (da ricordare
che se in uno strumento amatoriale il seeing risulta sufficiente/buono, in
uno di grande diametro non è detto sia altrettanto: tutt'altro!) l'immagine
non è più tremolante o saltellante bensì appare sfuocata e priva di dettagli.
Questo dunque è quanto avviene nella norma, salvo logicamente quei
rarissimi momenti di quiete atmosferica.

Nell'articolo veniva descritto dall'operatore la grandissima difficoltà
di trovare il punto ottimale di messa a fuoco proprio perchè il seeing contribuiva
ad "impastare" in continuazione il disco planetario pur rimanendo l'immagine stessa
del pianeta praticamente immobile. Ciò fa intendere come il fascio di luce
raccolto da questi giganti sia letteralmente plasmato e reso privo di valore
per l'osservazione visuale.

Quindi, postazione a parte e condizioni ideali di osservabilità le conclusioni tratte
dall'autore dell'articolo erano che non era poi tanto conveniente investire in strumenti
di grande diametro per il solo e semplice scopo di fare osservazioni visuali.
Cari saluti,

Danilo Pivato

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MessaggioInviato: sabato 30 gennaio 2010, 12:13 
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Iscritto il: mercoledì 17 ottobre 2007, 11:38
Messaggi: 11259
dai nostri cieli, per quanto riguarda l'alta risoluzione, si guadagnerebbe veramente poco ad avere un tele da 1m, anzi, forse in moltissimi casi non si sfrutterebbe mai l'apertura enorme.
L'unica volta che ho messo l'occhio a un tele da 1m e quello (adesso in disuso) delle canarie a La Palma. Considerate che li il seeing certo non è schifoso (ma non penso a livello di Pic du Midi, almeno mediamente) ma osservai al tele (un vecchio e glorioso cassegrain f/15) Giove con seeing, se non ricordo male, medio (ma considerate che medio si intende per esposizioni lunghe l'occhio tende a "fermare" con più facilità il seeing) a circa 700/800x. A parte che era accecante :shock: dovevo aspettare i momenti di micro-calma se non era impastatissimo e penso che un buon 40cm avrebbe lavorato meglio. Certo quando stava fermo...... :mrgreen:

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MessaggioInviato: sabato 30 gennaio 2010, 21:22 
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Iscritto il: mercoledì 2 gennaio 2008, 9:06
Messaggi: 6502
Località: Roma
Cita:
In pochi forse sapranno che l'amico Franco Martegani di Tradate
ha quasi ultimato il suo Big Telescope, totalmente autocostruito.Ebbene si, Franco ha realizzato una bestia da 1 metro di diametro
e ben 5,7 metri di focale!


Impresa meravigliosa ed esaltante, Danilo, da guinness dei primati, ma ho un dubbio:
Come fa a spostarlo, a puntare, ed a guardarci a 5 metri da terra , dato che mi sembra sia un Newton?

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Fulvio Mete
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http://www.lightfrominfinity.org

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MessaggioInviato: domenica 31 gennaio 2010, 11:53 
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Iscritto il: venerdì 26 settembre 2008, 9:11
Messaggi: 1420
Località: Veneto
Danilo Pivato ha scritto:
.... in uno di grande diametro l'immagine
non è più tremolante o saltellante bensì appare sfuocata e priva di dettagli.
.....Nell'articolo veniva descritto dall'operatore la grandissima difficoltà
di trovare il punto ottimale di messa a fuoco proprio perchè il seeing contribuiva
ad "impastare" in continuazione il disco planetario pur rimanendo l'immagine stessa
del pianeta praticamente immobile. Ciò fa intendere come il fascio di luce
raccolto da questi giganti sia letteralmente plasmato e reso privo di valore
per l'osservazione visuale.

Quindi, postazione a parte e condizioni ideali di osservabilità le conclusioni tratte
dall'autore dell'articolo erano che non era poi tanto conveniente investire in strumenti di grande diametro per il solo e semplice scopo di fare osservazioni visuali.


Domanda. Ma non è che questo dipenda dalla (insufficiente) correzione ottica di questi giganti (nati per fare foto o spettri e non per l'osservazione visuale) ?
Infatti secondo questo articolo di Zen:

http://lnx.costruzioniottichezen.com/jo ... metria.pdf

(pag 16-17) la correzione del 4 m di Kitt Peak è solo di 4-6 lambda e quindi insufficiente a dare un immagine nitida all'osservazione visuale.
Qualcuno ne sa qualcosa di più ? Chi conosce la correzione ottica in strumenti professionali oltre il metro ?

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Osservo con:
Dobson 450/1900, Travel-Dobson 250/1000, mini-dobson 150/600 autocostruiti



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MessaggioInviato: domenica 31 gennaio 2010, 12:14 
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Messaggi: 3274
Tipo di Astrofilo: Fotografo
Quello che ho letto riguardo al telescopio VISTA (Visible and Infrared Telescope for Astronomy) è che il suo specchio primario da 4,1 mt ha una levigatezza supeficiale che si discosta al massimo di pochi millesimi di millimetro dalla forma teorica. Non mi dispiacerebbe che qualsiasi strumento amatoriale avesse una correzione simile. Ma per migliorare le proprie prestazioni, questi giganti hanno bisogno di essere ospitati in siti favorevoli, e di accorgimenti tecnici che ne migliorino il rendimento (ottiche adattive o attive).

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