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Autore Messaggio
MessaggioInviato: mercoledì 27 gennaio 2010, 7:59 
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Iscritto il: mercoledì 30 dicembre 2009, 11:45
Messaggi: 53
Località: gonzaga (mantova)
Tipo di Astrofilo: Visualista
buon giorno a tutti, questa mattina mi sono svegliato con una domanda riguardante questi tre tipi di ottiche.
ieri sera spulciando nei vari negozi online ho messo a confronto sulla carta queste tre configurazioni e ho notato che hanno tutti e tre le stesse caratteristiche, però prezzi decisamente differenti..
vorrei capire quali sono le differenze sostanziali che ci sono fra queste tre configurazioni.. se ce ne sono.. :?

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MessaggioInviato: mercoledì 27 gennaio 2010, 8:38 
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Iscritto il: mercoledì 2 gennaio 2008, 9:06
Messaggi: 6502
Località: Roma
Cita:
buon giorno a tutti, questa mattina mi sono svegliato con una domanda riguardante questi tre tipi di ottiche.
ieri sera spulciando nei vari negozi online ho messo a confronto sulla carta queste tre configurazioni e ho notato che hanno tutti e tre le stesse caratteristiche, però prezzi decisamente differenti..
vorrei capire quali sono le differenze sostanziali che ci sono fra queste tre configurazioni.. se ce ne sono..


Premesso che penso, dato che parli di ottiche commerciali, che per "Schmidt aplanatico" intendi Schmidt Cassegrain aplanatico, i dati sono questi:

Lo Schmidt Cassegrain normale consta di tre elementi ottici, uno specchio primario sferico, un secondario convesso ed una lamina correttrice asferica.La luce in ingresso che viene riflessa, attraverso la lastra correttrice, dal primario sul secondario viene da questo amplificata di un fattore 4-5 ,(a seconda della focale del primario stesso che mediamente è f 2,5 o 2) in modo da raggiungere il rapporto di f 10 in uscita.In questo modo si ottengono focali elevate con un ingombro ed un peso molto contenuto.La lamina correttrice ha il compito di correggere l'aberrazione sferica del primario, che altrimenti renderebbe l'immagine "flou".
L'inconveniente di tale configurazione è il campo curvo, che, specie in fotografia, si traduce in immagini stellari elongate ai bordi del campo stesso, nonchè l'ostruzione del secondario, piuttosto sensibile.
Lo Schmidt Cassegrain aplanatico, è in pratica lo stesso strumento, che , grazie ad accorgimenti diversi a seconda dei produttori , produce un campo piano anzichè curvo, molto utile in fotografia.
Il Ritchey Cretien è, invece,essenzialmente uno strumento fotografico, dato che possiede un campo completamente spianato, e due specchi a sezione iperbolica.
L'inconveniente è un'ostruzione del secondario molto forte, maggiore che negli schmidt cassegrain, e la necessità di una meccanica molto accurata, che spesso ne fa lievitare il costo ed il peso.

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Fulvio Mete
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Siti web:

http://www.lightfrominfinity.org

http://www.pno-astronomy.com


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MessaggioInviato: mercoledì 27 gennaio 2010, 9:01 
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Iscritto il: mercoledì 30 dicembre 2009, 11:45
Messaggi: 53
Località: gonzaga (mantova)
Tipo di Astrofilo: Visualista
quindi se ho capito bene lo strumento più adatto per un uso fotografico è lo Schmidt-Cassegrain Aplanatico, e se io ne volessi fare anche un uso visuale quel'è il migliore :?:

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MessaggioInviato: mercoledì 27 gennaio 2010, 10:49 
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Iscritto il: venerdì 3 luglio 2009, 11:02
Messaggi: 2026
Tipo di Astrofilo: Fotografo
Ultimamente se ne e' parlato e mi e' venuta curiosita' di approfondire un po'.
Ho trovato un post interessantissimo su un altro forum (skylive), se mi date l'ok lo posto. Sia in quel forum che in altri post ho letto diversa gente usare la parola APLANATICO non per il campo piano ma per la mancanza di coma!
Mah? Leggo e riporto, non sono un esperto ma leggo molto.
Quel che ho capito e' che in tutta questa famiglia NESSUNO offre un campo piano (eccetto l'uso dei riduttori). Ed ho anche capito che i RC piu' che essere specializzati nell'astrofotografia, sono proprio specializzati nell'astrometria. Infatti se da una parte offrono stelle piu' piccole (ottimo), dall'altra hanno astigmatismo. Ma siccome l'astigmatismo e' simmetrico e non sposta la posizione delle stelle, va benissimo cosi' per fare astrometria.
http://starizona.com/acb/basics/equip_o ... rains.aspx
(spero si possa linkare, e' Starizona).
Rispondono anche alla tua domanda sui Dall-Kirkham.

Chiaramente non sto negando che i RC possano essere ottimi astrografi, o godibili anche in visuale. Foto eccezionali coi RC ne abbiamo viste tutti, poi l'Hubble mi pare sia un RC no? E le stelle "pinpoint" son davvero belle. Ma mi pare di poter dire che lo schema RC nasce per l'astrometria, che gli aplanatici (e il RC pare debba essere classificato come aplanatico) non hanno coma e che tutta la famiglia SC ha campo curvo.

Questo circa i telescopi e basta. Poi c'e' tutto il discorso dei riduttori e correttori, che complica di parecchio le cose. Pare che sui RC si usasse la pellicola su un fondo curvo, ecco eliminata la curvatura di campo senza aggiungere correttori. Il problema e' diverso coi CCD.

Poi c'e' la difficolta' di collimazione e scollimazione dei vari schemi.

A me pare che non ci sia ne' il telescopio perfetto ne' tantomeno lo SC perfetto. Scendendo sulle varie soluzioni commerciali ad esempio, ho notato (usando i test di quel noto signore tedesco che fa i test di interferometria, lo posto o non lo posto?) che e' un po' riduttivo dire "questo non ha coma" "questo non ha astigmatismo". Forse la cosa e' piu' complicata, sono da valutare gli effetti dei trade off: se diminuisci il coma, guarda un po' viene fuori astigmatismo. La valutazione quindi dovrebbe soppesare le quantita', piu' che dire che le aberrazioni non ci sono. Ci sono, ma si spostano i pesi e c'e' da vedere se il compromesso raggiunto e' interessante o no. Ovvero: togliere 6/7 di coma (che e' forte nei SC), vale la pena, se poi lo DEVI barattare con il quadruplo di astigmatismo e il triplo di sferica, che pero' sono aberrazioni minori?
Per rispondere sarebbe pure da domandare: ma quanto e' grande il CCD?
La questione penso sia davvero complessa ed avvincente, rimango perplesso invece di fronte a certe semplificazioni.
Questo e' quanto ho capito, non quello che e'. Spero sia di spunto.

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Telescopio e montatura: Meade ACF LXD 75 (SC 8'') - Riduttore: Baader Alan Gee Mark II (attualmente: Feq 1090, f5.4)

CCD Deep: Orion DSCI II (color ICX429AKL 752*582 8.6nm*8.3nm) - Guida: OAG tramite Meade DSI Pro
CCD HiRes: Philips SPC900NC
Filtri: Hutec IDAS LPS-P2

SW di acquisizione ed elaborazione (su Vista32 e XP): MaxIm DL EE, Registax - SW di guida: PhD e ASCOM 5.5 Pulse Guide


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MessaggioInviato: mercoledì 27 gennaio 2010, 11:33 
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Iscritto il: mercoledì 30 dicembre 2009, 11:45
Messaggi: 53
Località: gonzaga (mantova)
Tipo di Astrofilo: Visualista
in base a questo argomento ho trovato il sito di Plinio Camaiti (spero di avere capito per bene che questo sia il suo nome) nel quale lui posta le recensioni delle prove dei vari strumenti che gli passano per le mani e ho trovato questa a riguardo del c8 aplanatico e navigando si trovano anche le recensioni dei RC meade tanto per fare un nome!
http://www.telescopedoctor.com/main.asp ... on-edgeHD8
tanta carne al fuoco!!

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MessaggioInviato: mercoledì 27 gennaio 2010, 12:06 
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Iscritto il: venerdì 3 luglio 2009, 11:02
Messaggi: 2026
Tipo di Astrofilo: Fotografo
Pero' sarebbe bello distinguere il piano teorico da quello pratico. Altrimenti si fa un post "meglio l'Edge o l'ACF o il GSO?", che peraltro gia' esiste mi pare? Mica che sia sbagliato, ma la tua domanda iniziale mi interessava di piu' perche' teorica, relativamente agli schemi, invece che a telescopi completi (con riduttori/spianatori) di cui misurare la qualita' a campione.

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MessaggioInviato: mercoledì 27 gennaio 2010, 12:15 
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Iscritto il: mercoledì 30 dicembre 2009, 11:45
Messaggi: 53
Località: gonzaga (mantova)
Tipo di Astrofilo: Visualista
sono uscito dal seminato! sorry! :lol:

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MessaggioInviato: mercoledì 27 gennaio 2010, 14:26 
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Iscritto il: martedì 21 febbraio 2006, 18:08
Messaggi: 546
Località: Benevento
Ciao,
le differenze tra i tre diversi schemi ottici le ha discusse Fulvio in maniera impeccabile. Butto qui i miei due centesimi.

Col termine aplanatico si intende uno strumento ottico corretto per l'aberrazione sferica e il coma. In generale, le aberrazioni geometriche possono essere sviluppate in serie (matematicamente parlando) se, come è ovvio, le si considerra come la differenza tra il fronte d'onda aberrato e quello teorico. Due tra le più note rappresentazioni sono quella di Seidel e quella di Zernike. Entrare nei dettagli tecnici è secondo me inutile in questo contesto, basti pensare che al VLT correggono le aberrazioni usando lo sviluppo di Zernike fino al 30esimo ordine! Non è di sicuro il nostro caso. Semplificando all'osso, le cose stanno più o meno così:

se con T indichiamo l'aberrazione del fronte d'onda, intesa come sopra, abbiamo che:

T = sferica + coma + astigmatismo + curvatura di campo + distorsione + (altra roba ma è meglio fermare la serie qui seguendo l'approsimazione di Seidel).

Essendo una serie, il primo termine "pesa" più del secondo e così via. Come si vede, se sferica e coma sono corrette (=0), la prima aberrazione "disponibile" è proprio l'astigmatismo. Cioè l'astigmatismo è l'aberrazione principale di un telescopio aplanatico, quindi non ci si deve meravigliare se negli strumenti aplanatici come l'ACF o gli RC l'astigmatismo si "vede". C'è da ricordare però, che la presenza di astigmatismo può essere dovuta anche ad un errato montaggio degli elementi ottici, o peggio ancora, una serie di errori di lavorazione degli stessi. Infine se uno si va a fare i conti tra un Cassegrein puro ed un Cassegrain aplanatico (per gli amici Ritchey Chrétien), scopre che l'astigmatismo è più forte nell'aplanatico che nel corrispondente classico.

Saluti
Dario

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"La libertà è un diritto di tutti gli esseri senzienti" (Optimus Prime)


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MessaggioInviato: mercoledì 27 gennaio 2010, 14:45 
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Iscritto il: mercoledì 15 ottobre 2008, 17:01
Messaggi: 20265
Località: Firenze
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
Un interessante confronto tra strumenti fotografici è nel sito di Romano Zen. http://lnx.costruzioniottichezen.com/jo ... &Itemid=55 dove riporta anche le prove strumentali sulle varie combinazioni ottiche. Molto interessante.

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Ciò che non ha termine non ha figura alcunaLeonardo da Vinci


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MessaggioInviato: mercoledì 27 gennaio 2010, 14:54 
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Iscritto il: mercoledì 2 gennaio 2008, 9:06
Messaggi: 6502
Località: Roma
Ciao Dario:
Cita:
quindi non ci si deve meravigliare se negli strumenti aplanatici come l'ACF o gli RC l'astigmatismo si "vede". C'è da ricordare però, che la presenza di astigmatismo può essere dovuta anche ad un errato montaggio degli elementi ottici, o peggio ancora, una serie di errori di lavorazione degli stessi.


D'accordo perfettamente, tra l'altro trovare un RC amatoriale che abbia, a parte la qualità ottica, una meccanica degna dell'ottica stessa senza pagare cifre folli è piuttosto difficile.

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Fulvio Mete
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