1° Forum di Astronomia Amatoriale Italiano

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Autore Messaggio
MessaggioInviato: venerdì 15 gennaio 2010, 21:59 
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Iscritto il: mercoledì 8 febbraio 2006, 16:41
Messaggi: 23657
...ma infatti gira e rigira la questione è sempre la stessa :D

fosse successo un qualsiasi accidente, come dice mizarino, probabilmente ci sarebbe stata una evoluzione diversa, una specie intelligente diversa che, magari ad un certo punto, grattandosi la pancia con il quarto braccio avrebbe pensato:" e se anzichè repulsiva la forza di gravità fosse stata attrattiva, cosa sarebbe successo?" :D

insomma, non me ne voglia il buon massimo ne', tantomeno Tara, io credo che la domanda non abbia senso "scientifico" nonostante sia di notevole interesse speculativo e possa condurre a ragionamenti molto affascinanti

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MessaggioInviato: sabato 16 gennaio 2010, 7:56 
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Iscritto il: domenica 7 gennaio 2007, 0:14
Messaggi: 3034
Località: Yduklin
Tipo di Astrofilo: Visualista
...già

ps ; ho visto sai!? Che hai scritto massimo in minuscolo e Tara in maiuscolo !

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note: nella vita sto imparando.


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MessaggioInviato: domenica 17 gennaio 2010, 20:09 
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Iscritto il: mercoledì 8 febbraio 2006, 16:41
Messaggi: 23657
maximoRed ha scritto:
...già

ps ; ho visto sai!? Che hai scritto massimo in minuscolo e Tara in maiuscolo !


ehheeh, che occhio ;)
devo confessarti che tendo ad usare le maiuscole con molta parsimonia e solo se necessario :D

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MessaggioInviato: lunedì 18 gennaio 2010, 0:09 
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Iscritto il: martedì 25 marzo 2008, 13:53
Messaggi: 1147
Località: brianza
tuvok ha scritto:
[cut]insomma, non me ne voglia il buon massimo ne', tantomeno Tara, io credo che la domanda non abbia senso "scientifico" nonostante sia di notevole interesse speculativo e possa condurre a ragionamenti molto affascinanti

in realtà un certo senso ce l'ha.
In particolare ha senso chiedersi cosa accadrebbe se dovesse di colpo sparire o comparire della massa nell'universo.
Io non mi occupo di astrofisica, ma so che esistono le antenne gravitazionali.
Uno degli scopi di queste antenne è di capire se l'interazione gravitazionale si propaga alla velocità della luce, se si propaga istantaneamente o altro.
Questo può sembrare qualcosa di inutile, ma evidentemente se ci spendono milioni di euro temo non lo sia :-D

Se mancasse una stella in un certo luogo ad un certo istante della vita dell'universo, dove e quando me ne accorgerei? questa è una domanda a cui gli scienziati danno parecchio peso.

ciao
dan


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MessaggioInviato: lunedì 18 gennaio 2010, 8:47 
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Iscritto il: lunedì 30 giugno 2008, 17:16
Messaggi: 268
weega ha scritto:
in realtà un certo senso ce l'ha.
In particolare ha senso chiedersi cosa accadrebbe se dovesse di colpo sparire o comparire della massa nell'universo.

Dovresti però chiarire cosa intendi per "comparsa" o "scomparsa".
Se siamo nell'ambito della fisica conosciuta, una scomparsa di massa sarà accompagnata da una equivalente comparsa di energia, e viceversa. Eventi di questo genere ne accadono continuamente: anche il nostro Sole perde massa per irraggiamento oltre che attraverso il "vento solare".
Se invece intendi "distruzione" o "creazione", in violazione delle note leggi di conservazione, a mio parere non vi è risposta. Nel senso che nulla vieta di ipotizzare una cosa che almomento è giudicata impossibile, ma a questo punto, una volta violate le leggi conosciute, non esiste alcun criterio valido ed univoco per stabilire cosa potrebbe succedere. Come dire, una indeterminazione al quadrato!...


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MessaggioInviato: lunedì 18 gennaio 2010, 10:45 
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Iscritto il: martedì 25 marzo 2008, 13:53
Messaggi: 1147
Località: brianza
Mizarino ha scritto:
weega ha scritto:
in realtà un certo senso ce l'ha.
In particolare ha senso chiedersi cosa accadrebbe se dovesse di colpo sparire o comparire della massa nell'universo.

Dovresti però chiarire cosa intendi per "comparsa" o "scomparsa".
[cut]

metti di avere una conversione massa-energia ad un rate elevato (converto tanta massa in un tempo molto breve).
Che ne so, esplode una supernova o qualcosa di ancora più "luminoso" come potrebbe essere un lampo gamma (gamma ray burst), di cui non sono ancora ben chiare le origini.
In quel caso dato che "scompare" massa (nel senso che si converte in energia) si produce un'onda gravitazionale.
Correlare fenomeni diversi è sempre d'aiuto perchè trovata la legge quando vedo l'uno so che sta avvenendo l'altro e viceversa.
Come quando dico che c'è un buco nero nella zona tal dei tali perchè vedo una stella oscillare (sistema binario stella-buco nero) o perchè vedo il nucleo di una galassia che emette raggi x (materia in caduta sul buco nero accelerata al punto che le sue cariche elettriche emettono negli X) etc...
ciao
dan


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MessaggioInviato: lunedì 18 gennaio 2010, 15:23 
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Iscritto il: mercoledì 15 ottobre 2008, 17:01
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La gravità, per quanto ne sappiamo, si trasmette esattamente alla velocità della luce.

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Ciò che non ha termine non ha figura alcunaLeonardo da Vinci


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MessaggioInviato: lunedì 18 gennaio 2010, 16:43 
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Iscritto il: martedì 25 marzo 2008, 13:53
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Località: brianza
fabio_bocci ha scritto:
La gravità, per quanto ne sappiamo, si trasmette esattamente alla velocità della luce.

è quel _per quanto ne sappiamo_ che rende lecita la domanda e fa spendere milioni di euro in esperimenti.
Poi se anche si propaga alla velocità della luce come la metti con la diffusione? (scattering per gli anglofoni).
Quando esplode una supernova prima del lampo visibile arriva un flusso di neutrini, perchè mentre questi attraversano la materia ultradensa della stella senza incontrare resistenza, la luce subisce scattering multiplo (viene emessa, assorbita dalla materia nelle immediate vicinanze che a sua volta la riemette e via dicendo per cui impiega un tot di tempo abbastanza elevato prima di uscire e diventare visibile, idem per la radiazione prodotta nel nucleo solare che se non sbaglio impiega giorni/settimane per raggiungere la fotosfera, pur viaggiando alla velocità della luce).
Insomma, non è banale studiare come si propaga la gravità e non darei nulla per scontato dicendo "per quel che ne sappiamo".
Per quel che ne sapevano nel 1400 la Terra era piatta e immobile al centro dell'universo.
Per quel che ne sapevano agli inizi del 1900 se viaggio su un treno a 200mila chilometri al secondo e su di esso mi metto a correre a 150mila chilometri al secondo arrivo alla velocità di 350mila chilometir al secondo.
E di esempi simili la scienza è piena
ciao
dan


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MessaggioInviato: lunedì 18 gennaio 2010, 17:11 
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Iscritto il: lunedì 30 giugno 2008, 17:16
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weega ha scritto:
...Per quel che ne sapevano nel 1400 la Terra era piatta e immobile al centro dell'universo...

Piccola rettifica: questa è una comune ma sbagliata credenza ... tant'è vero che già Eratostene aveva "misurato" il raggio terrestre nel 3° secolo a. C., cfr. http://it.wikipedia.org/wiki/Raggio_terrestre


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MessaggioInviato: lunedì 18 gennaio 2010, 18:27 
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Iscritto il: mercoledì 15 ottobre 2008, 17:01
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Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
"Per quel che ne sappiamo" è doveroso aggiungerlo sempre, la scienza non è un dogma: tutte le conoscenze che abbiamo possono essere modificate. Naturalmete solo se qualche evidenza ci spinge a doverlo fare, altrimenti è un semplice gioco ozioso.
D'altra parte "per quel che ne sappiamo" anche Dio potrebbe non esistere.

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