lele_core ha scritto:
Lead stai parlando di "privatizzazione" anche nella ricerca? Anche qui??

No, sto parlando di trovare i fondi per pagare i ricercatori. Uno dei parametri di valutazione delle università (come avrete notato) e di tutti i centri di ricerca è diventata la capacità di recepire fondi (europei o italiani). Recepire fondi significa collaborare con le industrie, significa fare ricerca per un prodotto, che è molto diverso da quello che faceva (o dovrebbe fare) l'università e sarebbe invece compito dell'industria.
Ma, appunto, se non fai così ti levano i fondi, cosa fai?
Rientro in topic

andrea, hai ragione ma c'è un problema: i costi di mantenimento non sono legati a quelli di produzione/installazione. I primi sono "consuetudini", nel senso che ogni anno lo stato deve stanziare X milioni di euro per la ricerca e lo fa in un certo modo. Quello che poi si fa della struttura (affidata, dico per dire, all'INAF o allINFN) dipende dal budget riservato a questi istituti.
E' come dire che il tuo papà ti regala l'auto perché ha dei soldi riservati a te, poi tu non poi mantenerla e la lasci in garage. Il problema è che il primo passaggio rende all'industria e all'economia, il secondo è ricerca, quindi non produce valore.
Il più grande rammarico, al di là di quello "politico", è che all'Istituto di Astrofisica ci sono persone davvero fondamentali per l'astronomia italiana che hanno un gran peso a livello europeo e non solo... Ma se un falegname non può comprare un seghetto...
