M.Neapolis ha scritto:
eh beh, la divina commedia di dante è pervasa di riferimenti astronomici (anche se all'epoca erano più astrologici che astronomici)

Non per niente le tre cantiche terminano tutte con la parola "stelle"

eeeeh però inserire troppo della divina commedia sarebbe come firmare al propria morte. mi occorrono poeti non troppo conosciuti, il fatto è che inserire intellettuali trattati nel programma scolastico significa subire l'interrogazione su quegli argomenti. credo di dovermi limitare con Dante a poche righe altrimenti poi comprometterei l'esame. ancora non definisco il soggetto nella tesina, probabilmente ci farò rientrare il rapporto tra l'uomo e le stelle, il senso di infinito ,di solitudine, qualcosa di mistico e naturalmente la loro bellezza.
mi piacerebbe inoltre indirizzarmi nel loro studio all'università ma ho paura perchè la loro bellezza potrebbe essere sopraffatta dai dati tecnici, perciò mi piace esaltarne l'impatto visivo. studiare certe cose mi attrae, l'idea di approfondire la conoscenza dell'apparente infinito, lo sconosciuto e allo stesso tempo l'oscuro. l'ostacolo più forte credo siano le scarsissime basi di matematica e fisica dato che la nostra professoressa non è proprio un gran che.... dite che incontrerei troppe difficoltà?

oltre all'astronomia c'è tutto ciò che riguarda l'elettromagnetismo e la luce che ha sempre esercitato su di me un grande fascino, non so come spiegarlo, anche se l'elettricità ha una causa razionalmente spiegata è come se avessi conservato il modo di guardare di un bambino, quella specie di alone magico, non so se riesco a dare l'idea.. e poi il modo in cui l'uomo è in grado di scoprire e adattare l'invisibile alle proprie esigenze.. gli scienziati, sia teorici, sia coloro che applicano alla realtà le scoperte, sono come dei maghi dell'epoca moderna (e trovo molto degrandante che il progresso della mente umana debba essere poi monopolizzato o occultato da interessi economici..)