Raf ha scritto:
Quando parli di "...quello col seeing peggiore è quello con la focale più bassa" non riesco a capire cosa intendi. Non capisco infatti come si possa valutare il seeing in funzione di una scala d'immagine che ovviamente è il campionamento strutturale in visuale...cosa intendi per seeing peggiore con la focale più bassa?
E' molto semplice: immagina un filmato di Marte a 20 m di focale che sia grande 250 pixel come il mio Giove brutto, e che bolla uguale. Ovviamente quel seeing sarebbe meno cattivo.
Insomma è più complicato da spiegare che da capire. E ci torno dopo.
Raf ha scritto:
tempi di posa: intendi fps o d'esposizione?
Ovviamente parlo dell'otturatore. Potresti fare benissimo 7,5 fps con pose di 1/100 (sempre se hai luce), ma è sempre e solo il secondo dato che conta. Non mi dovevi neanche fare una domanda del genere!
Raf ha scritto:
Tra l'altro è importante valutare un'altra cosa Mars...l'effetto distorsione spesso non è per niente uguale.
Spesso la distorsione è molto lenta e quindi il concetto di tempi di posa perde significato perchè in molti momenti piuttosto lunghi i frames aquisiti non sono affetti da distorsione "veloce".
Purtroppo le turbolenze sono davvero tante e molto variabili. Non penso che 2 dati possano bastare per una precisa valutazione oggettiva del seeing.
Sarebbe interessante poter far includere un terzo parametro dovuto all'oscillazione dei dettagli (ovviamente non dovuta all'inseguimento). Avistack infatti ha un altro diagramma iniziale, quando per intenderci si fa il primo allineamento su due punti. In quel diagramma si evidenziano tutte le valutazioni d'oscillazione e si permette infatti di eliminare quei frames che si "spostano" troppo. Anche qui però penso che il programma faccia un mix, ovviamente, su quella che è il reale spostamento causato dal seeing con quello del semplice inseguimento meccanico! Se però si procede ad un allineamento iniziale con Iris o Registax, per esempio, ecco che la variazione dei dettagli fra i due punti è quasi escusivamente quella dovuta dal seeing!
Questo fattore potrebbe essere il 3) punto ed è sicuramente molto determinante unito ai due precedenti.
L'idea di calcolare lo scarto tra i frame comprende tutto questo. Provo a fare un esempio preciso di cosa intendo:
Scala di 0,165"/pixel (7 m di focale con la DMK), Giove di 42" -> risulta grande 250 pixel all'equatore e di area circa 50000 pixel. Bene, prendi due frame allineati e per ciascun pixel all'interno della sagoma del pianeta calcola la differenza assoluta (o, meglio, il quadrato della differenza, così calcoliamo una vera e propria varianza di una normale di media 0) tra gli ADU nei due frame. E fai la media, cioè la somma di questi 50k scarti quadratici divisa per 50k.
Poi immagina per semplicità che il CCD non abbia rumore gaussiano: se il filmato è ripreso in orbita, questo valore viene 0 perché non c'è seeing e i frame sono tutti perfetti e identici. Mentre più c'è turbolenza e più le differenze sono maggiori e questo indice viene elevato, e comprende tutti i tipi di distorsioni possibili e riassume in un colpo solo tutte le cose che hai menzionato. Infatti nella differenza tra i Giove brutti vedi proprio l'effetto dello spostamento tra un fame e l'altro delle varie parti interne al disco.
In pratica misureremmo il seeing con un indice che va da 0 (caso ideale dell'Hubble) in su, e più alto è e ovviamente peggio è. L'importante è solo standardizzare questo numero al netto di tutte le altre variabili, ecco che allora entrano i due parametri che il software deve chiedere all'utente perché non li può vedere dal filmato:
-la scala serve perché se invece di un Giove di 42" a 7 m, ho ripreso Marte di 21" a 14 m, il numero deve essere metà del precedente, per ovvi motivi.
-il tempo di posa serve perché più è alto e più devo aumentare questa "penalità". Per fare un altro esempio, se ottengo quel numero con pose di 1/10000 s oppure con pose di 1 s, è evidente che nel secondo caso il seeing è stato peggiore, perché a parità di seeing con la posa lunga devo ottenere immagini più sfocate ma meno diverse tra loro (e io voglio un numero assoluto che dipenda solo dal cielo e non da quello che faccio io). Anche questa è una cosa che è più facile da capire che da spiegare.
Come calcolare la penalità in funzione della posa però non lo so, per questo chiedo aiuto ai più esperti.
E' chiaro che coi pianeti non facciamo mai pose di 1 s, però magari tra 1/10000 e 1/10 una differenza c'è lo stesso e bisogna tenerne conto.
Raf ha scritto:
Un altro esempio: se hai una serata con distorsione lenta e sfocatura costante ma anch'essa lenta dovuta alla distorsione, i momenti brutti li puoi anche valutare 3/10...ma quelli stabili magari 8/10!!! Diciamo quindi che il diagramma in questione può determinare e far ben capire questa forcella...
Forse allora sarebbe interessante anche un altro tipo di valutazione: tutto l'intero filmato. Così ogni volta si capiscono i punti estremi...ma anche qui di quella sola ripresa purtroppo.
Certo, questo lavoro serve per dare la valutazione media del filmato con cui si è ottenuta una certa foto, e nelle schede andremmo a scrivere quel numero invece degli obsoleti Antoniadi e Pickering. Poi nell'arco di 2 minuti è impossibile che cambi tra 3/10 e 8/10, abbiamo sì frame buoni e frame più rovinati ma la differenza non è mai abissale.
Raf ha scritto:
Esiste su Registax una simile formula?
No ma una volta che si hanno i frame allineati, per loro aggiungere una funzione con questi conti sarebbe molto semplice. Quindi se siamo d'accordo trduco in inglese e mando una mail, tentar non nuoce.