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Autore Messaggio
MessaggioInviato: sabato 2 gennaio 2010, 21:48 
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Iscritto il: martedì 9 maggio 2006, 23:43
Messaggi: 4101
Località: Padova
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
Mi permetto un piccolo OT rimanendo sulla Surveyor: Conrad e Bean notarono che aveva assunto una tonalità rossiccia, mentre in origine era grigia. Dopo soli 3 anni. Ora che lassù c'è roba da 40 anni, sarebbe interessante notare gli effetti del vento solare e dei raggi cosmici sui vari manufatti umani dopo decenni. Non hanno ancora pensato di mandare un piccolo rover su uno dei 6 siti ti atterraggio per fare queste analisi? Chiaro che non conviene mandare una sonda solo per il gusto di vedere gli oggetti dopo 40 anni, ma se si possono ricavare anche dati scientifici...


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MessaggioInviato: sabato 2 gennaio 2010, 23:37 
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Iscritto il: domenica 14 ottobre 2007, 12:46
Messaggi: 274
Località: riesi (CL)
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
mi fa piacere che il quesito posto ha aperto una bella discussione.
Scusate ma che tipo di vita aliena vi aspettate?
la vita è possibile solo nel modo che conosciamo sulla terra cioè cellule con materiale genetico e più o meno aggragate a formare ogni sorta di "animaletto".
sapete quanta diversità c'è sulla terra? milioni e milioni di specie diverse, molte scoperte da poco ,altre ancora da scoprire , molte si estinguino e altre subentrano ; se vita c'è nei satelliti di sicuro è molto simile a esseri che vivono sulla terra e magari quando verranno scoperte qualcuno dirà che non sono indigene;
vale la pena aspettare? e poi non è detto che la nostra manipolazione li faccia estinguere.
l'uomo è fatto così ( vedi scoperta dell'america).è nella sua natura.
lLa trasformazione di ambienti inospitali è possibile con mix di batteri, certo che il problema va seguito nel tempo, corretto finchè non si arrivi ad un mondo tipo terra.
accertarsi prima che siano sterili è impossibile,perchè sulla terra solo da pochi anni sono stati scoperti batteri che vivono nelle profondità oceaniche in prosimità di fumarole sottomarine.

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redotto
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MessaggioInviato: mercoledì 6 gennaio 2010, 18:51 
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Iscritto il: lunedì 14 settembre 2009, 9:25
Messaggi: 95
Località: Chiaromonte (Pz)
Tipo di Astrofilo: Visualista
Alcuni anni fa, tra le file degli scienziati della NASA, era nata l'idea di colonizzare Marte in un modo quantomeno bizzarro...Si pensava di immettere, mediante sonde aeree, svariate migliaia di tonnellate di anidride carbonica nell' atmosfera del pianeta, al fine di aumentare l' effetto serra e, di conseguenza lo strato atmosferico, con un rilevante aumento di temperatura (che avrebbe sciolto in parte le calotte polari, permettendo così l' avvio di un ciclo dell' acqua sotto forma liquida).
Dopodichè, alcune sonde speciali avrebbero piantato vegetali che necessitano un elevato apporto di ferro (leguminose, ad esempio),i quali avrebbero contemporaneamente fissato nel terreno l' azoto (NH4+, NO3-) e svolto la fotosintesi, attraverso l' anidride carbonica, producendo così ossigeno.
Il resto, con gli anni, sarebbe venuto da sè.
E' un' ipotesi discutibile, ma alquanto innovativa :lol: ...

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" Potrei essere rinchiuso in un guscio di noce e sentirmi re dello spazio infinito "
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MessaggioInviato: mercoledì 6 gennaio 2010, 19:07 
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Iscritto il: lunedì 21 settembre 2009, 0:23
Messaggi: 835
Località: Cuorgnè (TO)
Tipo di Astrofilo: Visualista
molto innovativa certo ^^
peccato che avevo letto che per terraformare (perchè questo è) Marte in questa maniera ci impiegheremmo 100.000 anni, ottimisticamente XD

a questo punto è meglio cercarseli già fatti i pianeti XD

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Osservo da...
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45°23' N ---- 07°39' E
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45°26' N ---- 07°13' E


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MessaggioInviato: mercoledì 6 gennaio 2010, 19:18 
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Iscritto il: lunedì 14 settembre 2009, 9:25
Messaggi: 95
Località: Chiaromonte (Pz)
Tipo di Astrofilo: Visualista
Deepwatcher ha scritto:
molto innovativa certo ^^
peccato che avevo letto che per terraformare (perchè questo è) Marte in questa maniera ci impiegheremmo 100.000 anni, ottimisticamente XD

a questo punto è meglio cercarseli già fatti i pianeti XD



In effetti i tempi sono comunque molto lunghi :roll: Tuttavia, prima di arrivare ad ipotizzare astronavi con motori e serbatoi tali da oltrepassare il Sistema solare, dovranno passare diversi millenni... Sarebbe più comodo avere, come giustamente diceva reddotto, una base di rifornimento fissa e vicina. Attualmente, penso che questa sia l' ipotesi più ralistica fra tutte... :mrgreen:

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MessaggioInviato: giovedì 7 gennaio 2010, 11:17 
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Iscritto il: mercoledì 8 febbraio 2006, 16:41
Messaggi: 23657
redotto ha scritto:
...l'uomo è fatto così ( vedi scoperta dell'america).è nella sua natura....


bravo, è proprio l'esempio da te citato che ci dovrebbe far riflettere ed essere molto cauti!

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MessaggioInviato: giovedì 7 gennaio 2010, 12:25 
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MessaggioInviato: giovedì 7 gennaio 2010, 19:15 
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Iscritto il: martedì 2 maggio 2006, 8:59
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Località: Roma
Tipo di Astrofilo: Visualista
redotto ha scritto:
Scusate ma che tipo di vita aliena vi aspettate?
la vita è possibile solo nel modo che conosciamo sulla terra cioè cellule con materiale genetico e più o meno aggragate a formare ogni sorta di "animaletto".
sapete quanta diversità c'è sulla terra? ...


Daccordissimo che molto probabilmente qualsiasi forma di vita possiamo immaginare dovrebbe essere basata sulla chimica del carbonio, ma ci sono alcuni distinguo da fare:

1) molte molecole complesse su cui si basa la biochimica della "vita" terrestre sono caratterizzate da avere una proprietà, chiamata chiralità, ben definita. In pratica, alcune catene molecolari possono aggregarsi sia avvolgendosi in senso orario, sia in senso antiorario, pur essendo per il resto identiche. Tutte le forme di vita conosciute condividono la stessa chiralità per le stesse molecole (alcune proteine molto comuni). Ma nulla vieta di ipotizzare una "vita" con molecole a chiralità speculare, che sulla Terra non esiste, e che potrebbe permetterci di identificare un "batterio alieno";

2) sulla Terra le cellule utilizzano DNA e RNA per trasportare l'informazione genetica, ma non è detto che possa essere lo stesso per le cellule "aliene";

3) anche ammesso che una vita aliena abbia sviluppato lo stesso identico sistema di quella terrestre, basato su DNA, sarebbe semplice distinguere il DNA alieno da quello terrestre, in quanto tutte le forme di vita terrestre condividono tracce del DNA di tutti i loro progenitori, a partire da quello del primo, semplicissimo, essere procariota, probabilmente qualcosa di simile a un Archea. E questa è anche la "prova" dell'evoluzione, e che la vita si è sviluppata da uno stesso proto-antenato.
Un qualsiasi organismo alieno non potrebbe avere le tracce di DNA "fossile" delle cellule terrestri, non essendosi sviluppato dagli stessi antenati.

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Claudio

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Gruppo Astrofili Hipparcos, Roma - http://www.hipparcos.it/
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MessaggioInviato: giovedì 7 gennaio 2010, 19:41 
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Messaggi: 274
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Credo che si comincerà con la luna visto che c'è un bel pò d'acqua e poi sarà il turno di qualche altro satellite di giove o saturno.
L'uomo è andato sempre avanti, ok per le cautele, ma sono passi che vanno fatti. Non vado per non inquinare mi pare impossibile, accertarsi che un satellite è sterile è impossibile.
E' vero ci vorrà tempo per fare, ma quando ci si organizza in tanti i tempi si accorciano (vedi progetto genoma studio del DNA e altri).
Forse troveranno metodi più facili e semplici che portare CO2, per es batteri modificati e forse la tecnologia e le scoperte ci daranno una mano, è stato sempre così., forse troveranno il modo di viaggiare a velocità superiori a quelle attuali.
Naturalmente questo non vuol dire che dobbiamo fregarcene della nostra Terra a cui va riservata la maggiore cura per durare.
Poi per andare su altri pianeti queste sono tappe quasi obbligate, e magari l'impegno mondiale verso lo spazio farà diminuire un pò di guerre in giro, "piu soldi per lo spazio meno soldi per la guerra ".
La vita c'è nello spazio e non solo sulla terra (avete visto quei fossili di batteri su un meteorite di marte?.
Adattare un satellite a noi non vuol dire per forza di cose renderlo simile alla terra ma può esserci anche una via di mezzo che va bene.
Saluti, veramente una bella discussione.

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MessaggioInviato: venerdì 8 gennaio 2010, 0:00 
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Località: Roma
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redotto ha scritto:
Credo che si comincerà con la luna visto che c'è un bel pò d'acqua e poi sarà il turno di qualche altro satellite di giove o saturno.


Forse c'è un po' di confusione.
Sulla Luna c'è acqua, ma in forma di ghiaccio o tracce, ma non ci sono nè risulta ci siano mai state le condizioni per lo sviluppo della vita (pozze acqua liquida), nè potremo crearle.

Su Marte probabilmente le condizioni ci furono in passato, adesso potrebbero esistere in eventuali ambienti nel sottosuolo.
Titano ha atmosfera densa e forse ambienti con idrocarburi liquidi, Europa potrebbe avere oceani con fonti termali: entrambi potrebbero ospitare ipotetiche forme di vita primitive.

Per il discorso del "Terraforming": si parla di trasformare l'ambiente di un pianeta in modo da permettere la vita umana. Ho letto anche io articoli riguardo la possibilità di colonizzare Marte con batteri o alghe e modificarne l'atmosfera, in tempi lunghissimi, ma sono poco più che idee sulla carta, e non mi pare affrontassero alcuni punti cruciali. Uno dei punti è la pressione atmosferica: Marte ha una atmosfera estremamente rarefatta, la pressione al suolo è l'1% di quella sul livello del mare sulla Terra. Anche ammesso di colonizzare il pianeta con batteri fotosintetici che trasformino la CO2 in ossigeno, avremmo una atmosfera più rarefatta che in cima all'Everest. Come potremmo pensare di respirare?
Inoltre, Marte non ha un campo magnetico, e potrebbe essere una delle cause per la perdita dell'atmosfera. Anche pensando a immettere gas prodotti chissà come (es. producendo vapore d'acqua e altra anidride carbonica dallo scioglimento delle calotte polari ?), come facciamo a legarli al pianeta?
E come facciamo a schermare la superficie dai raggi cosmici e dal vento solare senza campo magnetico?

Insomma, al momento il Terraforming mi pare solo fantascienza.

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