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Autore Messaggio
MessaggioInviato: domenica 20 dicembre 2009, 15:36 
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Iscritto il: venerdì 30 ottobre 2009, 11:11
Messaggi: 11
Località: Catanzaro (provincia)
Tipo di Astrofilo: Visualista
Ringrazio tutti per l'interessamento e i preziosi consigli che mi state dando ed inizio con un pò di considerazioni.

Innanzitutto il dobson: interessante come apertura e soprattutto prezzo, ma... ragazzi... non mi piace, non riesco ad immaginarlo come un telescopio per me, magari in futuro maturerò sotto questo aspetto e potrò apprezzarlo, ma per ora non credo, non mi ispira!

Parlando invece di rifrattori e mak (mi pare che l'etx sia un mak, giusto?) a me piacerebbe osservare anche qualche cosa del profondo cielo. L'altra sera guardavo orione e ho visto una cosa che non andava a fuoco nel mio 40mm, avete capito cos'era vero? Immaginate la mia gioia nell'aver scovato la famosa (e facile) nebulosa di orione col 40-ino a 16x!!! Ovviamente era poco meno di una macchia confusa nel bel mezzo del campo, ma che emozione!
Detto questo non vorrei precludermi del tutto questi oggetti meravigliosi e forse osservare a largo campo è un'altra cosa che mi piacerebbe fare, nei limiti delle mie possibilità.
Credete che un mak o un rifrattore mi permettano di fare questo?

A proposito del meade etx125, ma non sarebbe meglio uno skywatcher mak127 motorizzato su az che costa tralaltro decisamente meno ed ha il comodo tracking per inseguire i pianeti automaticamente? Inoltre il mak127 ha la focale di 1500 contro i 1900 dell'etx che quindi è ancor meno adatto al deep perchè poco luminoso, giusto? Però mi pare che il mak non accetta oculari da 2", l'etx non lo so.

Vabbè, sono considerazioni per capire meglio cosa aspettarmi e cosa scegliere.

Alla luce dei vostri suggerimenti infine, che ne dite di un 80ed o di un 100ed? Rientrerei nel budget con qualche accessorio e la montatura? Col 100 non credo proprio, eh eh!!! Forse con l'80, si.
Credete sia utile una montatura elettronica che insegue gli astri su un piccolo rifrattore tipo l'80ed?

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MessaggioInviato: domenica 20 dicembre 2009, 17:27 
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Iscritto il: lunedì 28 agosto 2006, 20:07
Messaggi: 2017
Località: Roma - Montefano (MC)
Tipo di Astrofilo: Visualista
Escludiamo i Dobson allora.
Ma da quello che scrivi ho idea che tu debba ritrovare il bandolo della matassa perchè nel messaggio iniziale dici di voler fare sia planetario che profondo cielo e che il tuo cuore astronomicamente parlando è per i rifrattori... ma poi chiedi se puoi osservare con i Mak su alt-az motorizzata che sono strumenti prettamenti votati al planetario. :? :?:
I Mak, perquanto ottimi, come detto sono strumenti più votati al planetario. Anche se qualche oggetto deep lo mostrano, su galassie e nebulose soffrono per la focale molto lunga e l'apertura (5") non è proprio il massimo per il profondo cielo (in più c'è l'ostruzione..).
Un buon rifrattore da 127 come il Solver o come il 100ed (più piccolo ma molto corretto), sarebbe una scelta indirizzata cmq un pò più al planetario e stelle doppie ma, considerata la focale un pò più aperta (è f/9,8 per il solver e f/9 per il 100ed) e la mancanza di ostruzione, qualcosa sul deep (di più il 127...) lo puoi fare. Almeno gli oggetti più luminosi li mostreranno, inoltre sono rifrattori e quindi a bassi ingrandimenti gli ammassi aperti con stelle puntiformi sono piacevoli osservazioni, però saranno comunque limitati su oggetti elusivi del profondo cielo con bassa luminosità tipo galassie e nebulose (a parte M 42 e poche altre...).
Un rifrattore acromatico da 150mm a f/5 o f/6 sarebbe già un compromesso che sul profondo cielo ti saprà dare soddisfazioni, e se non avrà troppo cromatismo ti potrà far divertire anche nel planetario.

A mio avviso il miglior compromesso (nel budget previsto) fra planetario e profondo cielo lo avresti con un Newton da 150mm f/5 o f/6 (che trovi usato e in ottime condizioni a 150/200 euro) su montatura alt.az (ma occhio alle dimensioni perchè potresti avere difficoltà allo zenith se il tubo tocca la montatura...).
150 il tubo, 300/400 una buona alt.az., 200/300 per gli accessori. E' uno strumento con cui puoi fare un pò di tutto.
E sei nel budget.... :wink:

Saluti, Angelo.

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Dobson RP Astro 12" (tuned)
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Binocoli: USM 15x70, Astrotech 20x90, Nikon Action EX 12x50, Pentax PCF III 10x50, Asahi Pentax 10x50, Swift Newport 10x50 mod. 825, Bino Lidl 10x50, Eschenbach Consul 8x30, Pentax Marine 6x30 BIF


Ultima modifica di Astrocurioso il domenica 10 gennaio 2010, 3:50, modificato 1 volta in totale.

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MessaggioInviato: domenica 20 dicembre 2009, 19:27 
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L'ETX 125 ha un sistema goto molto buono che si allinea in 1 minuto, e poi insegue molto bene. Non si possono montare oculari da 2", ma questi si possono montare solo su strumenti di almeno 8" (a parte i rifrattori). Comunque anche se la focale è lunga con un oculare da 32 mm si vede sempre un campo abbastanza ampio, circa 1°. Costa forse un poco di più di altri mac della stessa misura (850 euro) ma l'ottica è di grande qualità. Io ho il 105 e questa estate dall'isola del Giglio ho potuto osservare benissimo Giove con le sue bande equatoriali e tutte le nebulose e galassie che il "Tour" che avevo impostato sulla pulsantiera (per durare poca fatica) mi cercava. E' naturale che questo non è lo strumento ideale per il deep, ma ad esempio Andromeda si vedeva magnificamente. Non servono angolari esterni perchè è già incorporato uno specchio a 90°. Il bello di questo strumento è che quando si passa a qualcosa di più grande non lo si deve necessariamente dare via perchè è così trasportabile ed occupa poco posto che lo si tiene volentieri. Io addirittura l'ho preso dopo aver acquistato un telescopio più grosso, proprio per potermelo portare dietro in vacanza, cosa che non potevo fare con l'altro (montatura equatoriale, pesi, batterie...). A proposito di batterie, si può usare un alimentatore esterno, ma si alimenta con un pacco di stilo che sta dentro la base della montatura. Durano diverse notti.

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MessaggioInviato: lunedì 21 dicembre 2009, 10:36 
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Iscritto il: venerdì 30 ottobre 2009, 11:11
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Sono consapevole del fatto che il mak è più votato al planetario (intendo fino a 5", oltre non saprei), ma credevo che qualcosa sul deep la mostrasse comunque, come credevo che un piccolo apo da 80mm facesse i miracoli (sarà la moda del momento?). Il vantaggio di questi piccoli specialisti credo stia però nella compattezza e trasportabilità, unita all'elettronica incorporata quando presente. Penso che il segreto sia quello di non aspettarsi troppo sui campi diciamo di.. "non competenza". Il problema è quanto di meno un mak può rendere rispetto ad altri schemi ottici sul deep, dato che le aspettative di un neofita di solito sono decisamente eccessive rispetto allo strumento, probabilmente per scarsa conoscenza degli strumenti stessi e per inesperienza. Ma prima o poi si dovrà pur iniziare :lol: .

Attualmente, facendo le dovute considerazioni sto valutando:
- un rifrattore acro a corta focale possibilmente compatto da150mm tipo il celestron 150 xlt che però danno con la montatura, o da 127mm come il solver, bresser o simili.
- un riflettore newton da 130 o 150 utilizzabile su altazimutale (tipo il celestron nexstar 130slt computerizzato o l'equivalente skywatcher oppure un 150/750 tipo il gso e simili)
Resta sempre un angolino per un piccolo, comodo e (relativamente) economico mak.

Ho letto però che i rifrattori acro a corta focale soffrono del problema del cromatismo. Cosa mi potete dire in proposito? E' meglio scegliere ad esempio, un f/8 anzichè un f/5? Ma un f/8 non precluderebbe il deep poi?

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MessaggioInviato: lunedì 21 dicembre 2009, 11:32 
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Per l'osservazione visuale serve poco il rapporto f tra la distanza focale e il diametro dell'obiettivo. Questo rapporto va considerato per la fotografia, ma per quanto riguarda il visuale la luminosità dipende solo dal diametro, anzi dall'area della lente frontale o dell'apertura del telescopio. L'unico limite è la focale dell'oculare che si può impiegare, ad esempio su un telescopio con portaoculari da 31.8 è difficile poter usare oculari con focale oltre 32 - 40 mm perchè vugnetterebbero.
Il cromatismo residuo è purtroppo normale su telescopi acromatici, per non vederlo ci vogliono gli apocromatici. E' questione anche di gusti, ad alcuni non dà fastidio, ad altri di più. I Maksutow, se ben costruiti, non hanno nessun cromatismo, a meno che non ce l'abbia l'oculare, ma questo è un altro discorso. Il test più cruciale è il bordo della Luna.

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MessaggioInviato: lunedì 21 dicembre 2009, 22:25 
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Se solo avessi l'opportunità di osservare SOLO M42 in un dobson il giorno dopo lo compreresti. In un telescopio bisogna guardarci attraverso, quando accosti l'occhio all'oculare l'estetica te la dimentichi...

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MessaggioInviato: martedì 22 dicembre 2009, 3:14 
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Quello che dice Fabio è corretto per quanto riguarda la luminosità di un telescopio; ma per i rifrattori acromatici la focale è importante perchè è un dato utile per capire se il tele potrà o meno soffrire di cromatismo.
A seconda del diametro del rifrattore acromatico, questo dovrà avere una certa f per riuscire ad abbattere il cromatismo (oltre ad avere buoni vetri e una buona costruzione).
A parità di qualità un rifrattore acromatico da 100 a f/6 avrà sicuramente più cromatismo di un 100 f/12, oltre certi ingrandimenti.
Infatti i rifrattori acromatici "lunghi" (cioè da f/11 in poi) sono molto apprezzati per il ridotto cromatismo ed il notevole contrasto. Ed inoltre soffrono meno la turbolenza. Il che ne fà degli ottimi strumenti per il planetario ma richiedono montature robuste vista la lunghezza del tubo e gli ingrandimenti a cui possono lavorare.
I rifrattori acromatici "corti" sono utilizzati perlopiù per medi e bassi ingrandimenti e visioni di campi larghi. Un rifrattore acro da 150 f/6 può comunque mostrarti tante cose, 15cm sul profondo cielo sono cmq una buona apertura ma sul planetario soffrirà un pò.

GiuPeppe ha scritto:
Attualmente, facendo le dovute considerazioni sto valutando:
- un rifrattore acro a corta focale possibilmente compatto da150mm tipo il celestron 150 xlt che però danno con la montatura, o da 127mm come il solver, bresser o simili.


Fai attenzione perchè il Solver non è un acromatico corto... :wink: ma anche con il Solver se vuoi puoi fare un pò di deep e qualche soddisfazione te la toglierebbe sicuramente (soprattutto da cieli bui) ma resta comunque limitato dall'apertura su oggetti elusivi.

Il Newton da 150 resta secondo me il compromesso migliore di tutti entro il budget previsto.

Importante però, GiuPeppe, è che anche se tu da casa hai un cielo decente (beato te... :roll: ), non accontentarti e almeno ogni tanto cerca di andare in siti più bui (almeno magnitudine 6) e vedrai che anche con un binocolo da un cielo buio vedrai un sacco di cose. E con il tele migliorare di UNA magnitudine vuol dire tanto, davvero tanto. Con un cielo buio veramente (mag. oltre la 6) puoi fare de l buon deep anche con un ottantino....

Saluti, Angelo.

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MessaggioInviato: martedì 22 dicembre 2009, 11:11 
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Ciao Giuseppe,
ho letto i post precedenti sui Mak.
A priori nessun telescopio è inadatto al deep. Tra un Mak o un SC da 5" e un rifrattore da 100mm (4") dubito che noteresti grosse differenze nel deep (io uso proprio un SC da 5").
I discorsi sul rapporto focale (f/) servono per calcolare i tempi di posa in fotografia, ma tu vuoi fare visuale e quindi lasciali da parte.
Il problema degli schemi Mak e SC è che partono da almeno 1300-1500mm di focale, e quindi non riesci a utilizzarli per ottenere bassissimi ingrandimenti e inquadrare più di 1° di campo. A meno di non dotarli di accessori da 2 pollici, ma sui Mak piccoli sicuramente vignettano, sugli SC piccoli (fino a 6") la cosa è controversa. Inoltre nel mercato del nuovo hai poca differenza di diametro a parità di prezzo tra rifrattore e Mak o SC (su quella il Dobson vince drammaticamente). Ripeto: io osservo con un SC da 5" (anche se regolarmente "scrocco" osservazioni con i telescopi di vari altri astrofili) e ne sono contentissimo, ma nel tuo caso non vedo particolari esigenze che lo facciano preferire.

Poi ricapitoliamo le tue esigenze:

1) Ti deve "convincere", e a te convincono i rifrattori;
2) Tempi di acclimatamento minimi: vincono i rifrattori;
3) Semplicità di uso: rifrattore (anche se è discutibile almeno in parte);
4) Campi inquadrati ampi rifrattore, con focale massima intorno ai 1000mm e possibilità di usare accessori da 2";
5) Dettagli nelle osservazioni deep-sky: qui la differenza la fa solo il diametro, e il Dobson vince alla grande.

GiuPeppe ha scritto:
Ecco, se io volessi prendere uno strumento che mi permetta di osservare saltuariamente, di uso diciamo generico, rapido da montare e che richieda (possibilmente, ma non necessariamente) un tempo minimo di acclimatamento, su cosa mi potrei orientare?
A me piacciono i rifrattori, credete che questo tipo di telescopio vada bene?

Altra cosa: a meno che non ti fai un rifrattore acromatico cortissimo (tipo il 150/750, 120/600) il residuo di cromatismo in un telescopio buono non dà particolarmente fastidio, almeno non lo dà a me. Sicuramente è minore di quello a cui sei abituato con binocoli e cannocchiali terrestri. Se lo prendi ED, non ce l'hai proprio.

Per me, visto che stai iniziando, che hai un buon budget ma sei comunque indeciso, l'idea di farti un buon rifrattorino performante (pensa anche all'80 ED), che è comunque uno strumento che rimane o che si rivende bene nell'usato, su una montatura altazimutale, rimane ottima.

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Claudio

"Los que van con prisa, nunca ven el cielo"
Gruppo Astrofili Hipparcos, Roma - http://www.hipparcos.it/
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Principalmente con Celestron C5, binocoli vari, occhio nudo e tutto ciò che si può puntare verso il cielo.


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MessaggioInviato: martedì 22 dicembre 2009, 23:52 
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Ragazzi, non ho capito se sono poprio io che non riesco a scegliere o è davvero così complicato l'acquisto del primo telescopio. Sarà che sto valutando attentamente più opzioni e che vorrei fare una scelta ponderata, ma qui davvero mi state mettendo tante pulci nell'orecchio :D
Per assurdo se avessi avuto massimo un 200 euro da spendere credo sarebbe stato tutto più facile: la scelta era decisamente limitata: un rifrattorino e via!
Ogni volta che sento parlare di come si possa vedere bene col dobson mi viene voglia di provarlo.
Ogni volta che sento parlare degli s/c mi viene voglia di provare pure quelli, perchè sono stati il mio "primo amore", in particolare il cpc800 che usato si trova a prezzi accessibili, pur se altini. Fino a poco tempo fa infatti pensavo che un c6 (nexstar) fosse una buona scelta per via della montatura goto e del diametro discreto. Mi piacerebbe infatti una montatura elettronica, ma più che altro per l'inseguimento, dato che magari è un pò una scocciatura inseguire a mano, ma è solo una mia ipotesi scaturita leggendo varie discussioni. Ma la montatura elettronica è facile da trovare sui telescopi economici sotto forma di equatoriale, mentre volendo una altaz si può scegliere o tra il mak o tra il newton da 130mm, io altre non ne conosco e ne sono sicuro che queste siano abbastanza robuste e non ballerine. Cioè, non esiste una montatura altaz motorizzata che sia robusta?
L'80ed mi piacerebbe, (il 100 andrebbe fuori budget), ma non vorrei restare deluso (troppe aspettative?) dal piccolo diametro, anche se il problema sarebbe limitato nel senso che, come mi avete fatto osservare, si rivende bene o comunque si può affiancare tranquillamente ad altri tele in futuro. Ma forse, pensandoci bene, sarebbe la mia scelta ideale: piccolo, poco impegnativo (credo) nell'uso, si può usare su montatura altaz, da immagini di qualità (cosa che a me piace molto), risolve il problema del cromatismo, non è comunque un errato acquisto ed... è un rifrattore :)
I lati negativi sarebbero per me rappresentati solo dal piccolo diametro.
Io pensavo, ad esempio, all'80ed su una montatura eazy touch della w.o. ed un cavalletto di legno tipo da teodolite, o quello dedicato che però mi pare costi parecchio.
Comunque, una cosa almeno, è certa: ho cambiato idea sui rifrattori corti per via del cromatismo che sono sicuro non riuscirei a digerire (per una questione di mera pignoleria).
Ora il problema è che i rifrattori lunghi sono un pò scomodi da usare oltre che pesanti. Io mi immagino sempre un tele, qualuque esso sia, puntato allo zenith e mi vengono in mente due cose: 1) il tele che tocca alla montatura impedendo lo spostamento sull'asse di elevazione; 2) la scomodità di osservare quasi in ginocchio o estremamente piegato (cosa che vorrei evitare per varie ragioni). Sono cose, specie la prima, che non sopporterei.

Ammazza quanto scrivo, spero di non annoiarvi... :o :D :shock:

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MessaggioInviato: mercoledì 23 dicembre 2009, 0:27 
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Visto che possiedi un 40mm (è uno spotting scope..?) e al massimo vai a 24X, sicuramente la scelta di un rifrattore come l'80ED ti farà fare un salto in avanti.
Molto valida la scelta di metterlo su montatura altazimutale come la Eazy Touch, magari con un treppiede in legno da teodolite. :wink:
Per il discorso della motorizzazione su alt-az, non se tu hai mai provato ma inseguire con una alt.az efficiente è molto intuitivo e non ci sono problemi di vibrazioni. La mancanza di motorizzazione non si sente.
Per il discorso dell'aspettativa, chiaramente da un 80mm non puoi pretendere di vedere una galassia di 15ma ma se lo porti sotto un cielo buio (condizione indispensabile per buone visioni deep..) saprà darti soddisfazioni.
Se eventualmente nel corso del tempo dovessi sentire la necessità di avere un diametro più importante per il profondo cielo potrai sempre tenerlo e sfruttarlo come tele trasportabile o per serate osservative veloci.

Saluti, Angelo.

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Binocoli: USM 15x70, Astrotech 20x90, Nikon Action EX 12x50, Pentax PCF III 10x50, Asahi Pentax 10x50, Swift Newport 10x50 mod. 825, Bino Lidl 10x50, Eschenbach Consul 8x30, Pentax Marine 6x30 BIF


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