Pilolli ha scritto:
[cut]
Daniele, non so perché ma evidentemente non riesco a spiegarmi. Tu puoi citarmi tutte le fonti dell'universo (che nessuno ha mai messo in discussione, tra l'altro) ma se vuoi convincermi che in italiano "Distorto" non sia in contrapposizione con "piano" e che possa addirittura esserne un sinonimo, allora puoi anche rassegnarti: non ci crederò mai. E' una questione di terminologia. Tu ti sei attaccato al libro, io sto parlando di uso quotidiano.
Ribadisco che se io guardo in un oculare e quello che vedo è un effetto fisheye (che può poi concretizzarsi in diversi effetti sulla stella che attraversa il campo), io non lo chiamerò Flat perché di flat non ha niente. Che poi sia non abbia curvatura di campo nel senso stretto del termine, mi importa ben poco perché non è di quello che stiamo parlando. Il termine Flat deve indicarmi un oculare che tiene l'immagine quanto più "piana" possibile, non deve sbananarla (che sia per distorsione o curvatura).
l'ottica fino a prova contraria è una scienza.
Tutte le scienze hanno le loro convenzioni sulla terminologia.
Se non ti va bene che distorsione e curvatura siano due termini che fanno riferimento a fenomeni diversi è un difetto tuo.
Se stiamo parlando di ottica un campo piano è una cosa, un campo distorto è un'altra.
Se con l'espressione "flatfield" vuoi far su un mischione dicendo che il campo è piano, non distorto, privo di artigmatismo e di coma (<<non deve sbananare>>) non stiamo parlando di ottica ma di denominazioni commerciali (?) che lasciano il tempo che trovano.
La distorsione rettilinea non sbanana niente (o c'è qualcuno che si lamenta delle stelle ai bordi nei nagler?).
Pilolli ha scritto:
Tu puoi chiamarlo come ti pare, ma un nome deve essere un nome, non una scheda tecnica.
io l'ho chiamato come voglio perchè sei tu che mi hai chiesto come lo avrei chiamato.
Pilolli ha scritto:
Cita:
Tu chiami gli ortoscopici di Abbe "Flat Field"?
Sì, lo chiamo flat, perché di solito di distorsioni non ne vedo negli ortosocopici di Abbe. E sottolineo il perché...
allora chiama "flat field" anche i Pentax e gli altri della cricca.
Ma che discorso è? dobbiamo vedere nel database del forum quante volte per riferirti agli ortoscopici di abbe li hai chiamati "flat field"?
Pilolli ha scritto:
Forse in quello specifico caso, la lente di smith aumenta la nitidezza (cosa su cui ho molti dubbi, comunque, ma non ho il tempo di approfondire)
Se non hai il tempo di approfondire almeno non andare contro chi approfondisce per tutti gli utenti del forum e riporta dati oggettivi.
Pilolli ha scritto:
ma la nitidezza di un oculare non è correlata al suo campo piano. L'esempio sono sempre i Meade di cui sopra: al centro hanno una nitidezza esemplare, al bordo un minestrone di coma.

Secondo me, i planetary HR sono nitidi perché ben lavorati e con un ottimo trattamente antiriflettente. Il fatto che siano spianati da una lente di Smith, sempre secondo me, implica solo che questa nitidezza resti fino al bordo del campo, non che la nitidezza sia aumentata dalla presenza della lente stessa.
Dici poco! cosa me ne faccio di un meade che al bordo fa un minestrone quando con una frazione del prezzo e un progetto ottico migliore ottengo correzione su tutto il campo (che guardacaso è il motivo per cui i planetary vanno via come il pane...).
Io non ho mai scritto che la lente di smith aumenta la nitidezza:
<<Ti sei chiesto come fanno ad essere così incisi? è grazie alla lente di smith che spiana il campo e aumenta la profondità di fuoco del tele facendo lavorare bene i gruppo di lenti "che stanno sopra">>
La lente di smith ha una funzione particolare, che puoi trovare in rete dato che se anche te la riportassi mi diresti che "sono attaccato al libro". HINT per tutti: la lente di smith non agisce semplicemente come lente di barlow.
Tu hai in mano le tolleranze di montaggio e lavorazione per dire che i planetary sono lavorati bene?
E come spieghi che si comportano meglio di oculari più costosi (e quindi si presume meglio lavorati, per rimanere nella buona fede sul binomio qualità-costo)?
Il progetto di uno strumento ottico è ciò che in primis decide le prestazioni, tutti gli oculari a grande campo che funzionano bene sono basati sulla lente di smith (planetary, LVW, pentax, nagler, waler, i meade non mi sono mai preso la briga di guardare lo schema). Schemi grandangolari senza lente di smith guardacaso soffrono (meade SWA, william optics SWAN,erfle, SWA in genere). Con il termine "SOFFRONO" intendo che non sono così universali e funzionano ottimamente generalmente su telescopi lenti (quindi con profondità di fuoco elevata).
La nitidezza non è assolutamente toccata dal trattamento riflettente, con un pessimo trattamento si perde contrasto e si hanno immagini fantasma, ma la nitidezza è propria del progetto ottico e della bontà di lavorazione.
ciao
dan