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 Oggetto del messaggio: Re: celestron cpc8"
MessaggioInviato: lunedì 14 dicembre 2009, 14:55 
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Iscritto il: mercoledì 15 ottobre 2008, 17:01
Messaggi: 20265
Località: Firenze
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
Il primo errore che compie il neofita è voler acquistare un telescopio che permetta di fare le foto a tutti gli oggetti celesti e che sia anche buono per il visuale. Anche perchè guarda le foto fatte dagli altri e non si sofferma a vedere con cosa sono state fatte. Tutte le belle foto di nebulose e galassie sono fatte con telescopi che sono nati apposta per questo scopo e sono anche piuttosto costosi. Come costoso è alla fine tutto il setup necessario, telescopio guida, telecamera o fotocamera guida, fotocamera principale, montatura ed accessori vari. Un rifrattore Takahashi da 10 cm costa poco meno di 3000 euro. Senza montatura. Per il visuale è migliore di un Celestron C8 che è 20 cm di diametro? La questione è dibattuta, ma credo proprio di no (mi perdonino i rifrattoristi accaniti). Per la foto di oggetti deep però è fuori discussione, è molto meglio il Takahashi. Lo consiglierei ad un neofita? Certamente no.
Perchè dovrebbe essere poi difficile da "gestire" una focale di 2000 mm come quella del C8 con la sua montatura altoazimutale? Non dimentichiamo che la montatura è fatta apposta per questo telescopio, lo regge super-benissimo, ha dei movimenti precisi e dolcissimi che si attuano alla velocità che si vuole senza dover toccare il telescopio, basta solo toccare un tasto. La collimazione è difficile? Io ho un 10" acf, è arrivato che era ben collimato, è rimasto collimato. Certo non lo porto per 500 chilometri tutti i giorni. Comunque dopo un anno non ancora avuto la necessità di ricollimarlo. Ho preso poco tempo fa un LX90 8". Era stato collimato in precedenza, è arrivato a casa mia che era ancora ben collimato, si vedono gli anelli di Airy perfettamente concentrici con il cerchio nero centrale. La collimazione è difficile? Solo 3 viti, sul manuale c'è scritto come si fa.
Devo dire anche che sono fortunato, nessuno di questi due S.C. ha un apprezzamile mirror-shift, però in precedenza avevo avuto un altro Meade S.C. 8" che ne aveva di più. Come mai gli Americani fanno questi S.C. su altoazimutale da un sacco di tempo? Perchè è la cosa più semplice che ci sia per essere usata. Roba da americani. Appunto.

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 Oggetto del messaggio: Re: celestron cpc8"
MessaggioInviato: lunedì 14 dicembre 2009, 14:58 
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Iscritto il: martedì 24 novembre 2009, 14:52
Messaggi: 118
Località: montecatini terme
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
grazie ragazzi sono veramente felice di tutti i consgli che i state dando, purtroppo essendo di montecatini terme l'unica asssociazione nele vicinanze che ho trovato e quella di monsummano ed ecco che mi ci sono gettato a pesce.
Sono ancora in fase riflessiva , per tutte le cose che mi avete detto ,sicuramente non prenderò niente a questo punto per fotografare ne anelli ne adattatori ne filtri e ne lenti barlow almeno per il momento.
Anche se alcuni di voi ho letto mi dicevano che prendere un telescopio senza che sia corredato da oculari, e come prendere una macchina con la sola benzina che ti da il concessionario quando esci, ma proprio perchè sono un neofita completo non saperei nemeno che oculari abbinarci , quindi forse meglio all'inizio ipratichirsi con il plossi 40mm,???? giusto ?? questo qualora decidessi comunque di prendere quel telescopio, senno vorra dire che riflettero ancora un po e prendero qualcos'altro

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 Oggetto del messaggio: Re: celestron cpc8"
MessaggioInviato: lunedì 14 dicembre 2009, 15:30 
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Iscritto il: venerdì 21 aprile 2006, 21:08
Messaggi: 2553
Località: Solarolo (RA)
fabio_bocci ha scritto:
...cut...
La collimazione è difficile? Io ho un 10" acf, è arrivato che era ben collimato, è rimasto collimato. Certo non lo porto per 500 chilometri tutti i giorni. Comunque dopo un anno non ancora avuto la necessità di ricollimarlo. Ho preso poco tempo fa un LX90 8". Era stato collimato in precedenza, è arrivato a casa mia che era ancora ben collimato, si vedono gli anelli di Airy perfettamente concentrici con il cerchio nero centrale. La collimazione è difficile? Solo 3 viti, sul manuale c'è scritto come si fa.


E' una leggenda metropolitana da sfatare: la veità è che gli SCT si scollimano a guardarli. Credo che tu ti riferisca agli anelli in extra e intra focale formati intorno all'ombra del secondario, sfocando. Per vedere il disco di Airy coi relativi anelli intorno, con uno SCT 8" devi andare a 6-800 ingrandimenti su una stella con un seeing perfetto e mettere a fuoco. Certo a 100-200X è difficile che gli anelli (che non sono i dischi di Airy) siano percettibilmente scentrati, nel qual caso si parla si scollimazione pesante. Diciamo che una collimazione grossolana sull'ombra del secondario è sufficiente in visuale per il deep, ma già per i pianeti occorre collimare in fine se non si vuol vedere impastato. Poi ci si abitua a tutto tanto che diventa lo standard.
Pazienza io, ma gente del calibro di Damian Peach o Martin Mobberlay, che i tele se li vanno a scegliere appositamente in fabbrica, vuoi proprio che siano così sfigati da beccare sempre loro quello che si scollima semplicemente a passare da un meridiano all'altro!
Poi concordo che non è difficile rimediare, specialmente lavorando a monitor sul PC con una webcam.
Ciao
Maurizio

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Bino: Lidlscopio di ultima generazione (il peggiore dei 3)
Foto: Nikon D100; Canon 20Da; Panasonic DMC-LZ5; DMK31 mono; DFK21 color
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 Oggetto del messaggio: Re: celestron cpc8"
MessaggioInviato: lunedì 14 dicembre 2009, 15:47 
E' difficile usare una focale di 2 metri per ovvi motivi:
il campo è stretto, gli ingrandimenti alti, le porzioni inquadrate non permettono di riconoscere la zona del cielo inquadrata...
la collimazione può anche essere spiegata con un filmino, magari da Nicole Kidman nuda, ma un conto è vederla fare, un conto è farla e rendersi conto se la si è fatta bene.
E su uno strumento simile la collimazione è fondamentale...
per capirci, un conto è leggere la ricetta di una pizza, un conto è fare una pizza, magari anche buona... :wink:
se sommiamo tutti i "problemi" che ha uno strumento simile, è quasi certo che il povero neofita che "vede male" non riesca nemmeno a capire perchè vede male, poichè appunto i fattori da "sistemare" sono parecchi...
non dico chesia impossiblie, certamente, ma che uno si complichi la vita e non poco, questo è scontato...
anche perchè un neofita non è ancora in grado di sapere "cosa" gli piacerà vedere, e cosa la sua situazione logistica gli permetterà di vedere...
un conto è spendere 200 euro e farsi le ossa con una nave scuola, un conto è spenderne 2000 "al buio"... :wink:


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 Oggetto del messaggio: Re: celestron cpc8"
MessaggioInviato: lunedì 14 dicembre 2009, 16:22 
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Beati loro se possono usare 600 - 800 ingrandimenti! Ma dove dovrei andare per poterli usare? Comunque con un 8" (di cui stiamo parlando) si può arrivare ad usare 300 ingrandimenti al massimo. Io comunque arrivo a 150 per i pianeti, poi la turbolenza e la cattiva trasparenza mi arrestano sempre. L'ultima sera che ho potuto usare il telescopio, prima che venisse il brutto tempo, il 10 dicembre ho usato un oculare 30 mm ed un 24 mm, quindi 66 e 83 ingrandimenti. Per vedere ammassi, naturalmente. A 66 ingrandimenti si arriva anche con un 4", ma non è la stessa cosa che usare un 8". Ho tentato 150 ingrandimenti su Marte, ma era ancora troppo basso e non avuto la pazienza di aspettare che si alzasse di più sull'orizzonte. Alcuni strumenti poi perdono più facilmente la collimazione di altri, e naturalmente gli S.C. che hanno un vistoso mirror-shift non mantengono la collimazione allo spostarsi dello specchio, ma è una cosa più teorica che pratica, forse si avverte quando si può godere dei cieli della Namibia o sul Roque de los Muchachos a La Palma. Quando ci andrò riporterò le mie impressioni sulla necessità di ricollimare lo strumento quando da 395 si passa a 401 ingrandimenti... e poi passando il meridiano...

P.S. Comprare uno strumento da 200 euro va bene per i bambini, altrimenti vuol dire aver buttato 200 euro, con i quali si può comprare un eccellente oculare per un buon telescopio.

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 Oggetto del messaggio: Re: celestron cpc8"
MessaggioInviato: lunedì 14 dicembre 2009, 16:45 
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Località: Udine
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Se posso intromettermi in questo dibattito su scollimazioni e ingrandimenti, la mia opinione è che l'unico vero motivo per cui un CPC800 è sconsigliabile a un classico neofita è il prezzo.
Spendere 2000 euro, o quasi, per acquistare qualcosa che non si sa quanto si userà è un azzardo, ma lo è in qualsiasi campo. Non credo che un neofita acquisterebbe a cuor leggero una EOS 5D, un Core i7 con 3 schede grafiche in SLI o cose simili.
La differenza, però, è che per quanto non si sappia usare e sfruttare al massimo uno SC8", è sicuramente più appagante guardarci dentro rispetto alla visione che può offrire un ottantino su equatoriale traballante.
Ho ancora ben vivido il ricordo del 114 su EQ-0.5, di quanto traballava e di quanto fosse difficile mettere a fuoco, puntare, cambiare oculare, cercare oggetti col solo red-dot in dotazione (praticamente solo col fattore C) ecc.
Sono scogli che potrebbero scoraggiare e hanno scoraggiato molti neofiti, mentre ne hanno temprati altri.
Sull'utilizzo del goto, infine, concordo sulla sua "anti-didatticità", ma credo anche che il vero appassionato prima o poi, pian piano, si mette a studiare le mappe stellari imparando a conoscere il cielo.

Just my 2 noob-cents.

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 Oggetto del messaggio: Re: celestron cpc8"
MessaggioInviato: lunedì 14 dicembre 2009, 17:06 
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ho scatenato un bel dibattito, sono veramente felice di aver conosciuto tante persone da cui posso imaparare diverse cose, in più per ora mi avete fatto risparmiare almeno 600 € in acquisti azzardati il che è gia tanto.
Sinceramente sono ancora molto indeciso se comprare o no il cpc8, erroneamente pensavo di poter fare il visualista e in più l'astrofotografo con un unico telescopio , mi sembra di capire che mi sbagliavo.
però mi sembra anche di capire che se mi limitassi a fotografare la luna o i pianeti forse qualche buon risultato potrei ottenerlo anche con questo strumento.
Vorrei farvi invece un'altra domanda se possibile:
lasciando un attimo dapparte l'astrofotografia, ma per la parte visuale riuscirei comunque a soddisfare la mia sete , partendo magari da luna e pianeti a seconda del periodo in cui si riescono a vedere; per poi proseguire fra nebulose e galassie ?????

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 Oggetto del messaggio: Re: celestron cpc8"
MessaggioInviato: lunedì 14 dicembre 2009, 17:10 
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Località: Firenze
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Senza dubbio che
Cita:
lasciando un attimo dapparte l'astrofotografia, ma per la parte visuale riuscirei comunque a soddisfare la mia sete , partendo magari da luna e pianeti a seconda del periodo in cui si riescono a vedere; per poi proseguire fra nebulose e galassie

Tutto ciò lo potrai fare da subito. Soprattutto l'ultima parte.

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 Oggetto del messaggio: Re: celestron cpc8"
MessaggioInviato: lunedì 14 dicembre 2009, 17:10 
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Beati loro se possono usare 600 - 800 ingrandimenti! Ma dove dovrei andare per poterli usare? Comunque con un 8" (di cui stiamo parlando) si può arrivare ad usare 300 ingrandimenti al massimo. Io comunque arrivo a 150 per i pianeti, poi la turbolenza e la cattiva trasparenza mi arrestano sempre. L'ultima sera che ho potuto usare il telescopio, prima che venisse il brutto tempo, il 10 dicembre ho usato un oculare 30 mm ed un 24 mm, quindi 66 e 83 ingrandimenti. Per vedere ammassi, naturalmente. A 66 ingrandimenti si arriva anche con un 4", ma non è la stessa cosa che usare un 8". Ho tentato 150 ingrandimenti su Marte, ma era ancora troppo basso e non avuto la pazienza di aspettare che si alzasse di più sull'orizzonte. Alcuni strumenti poi perdono più facilmente la collimazione di altri, e naturalmente gli S.C. che hanno un vistoso mirror-shift non mantengono la collimazione allo spostarsi dello specchio, ma è una cosa più teorica che pratica, forse si avverte quando si può godere dei cieli della Namibia o sul Roque de los Muchachos a La Palma. Quando ci andrò riporterò le mie impressioni sulla necessità di ricollimare lo strumento quando da 395 si passa a 401 ingrandimenti... e poi passando il meridiano...

P.S. Comprare uno strumento da 200 euro va bene per i bambini, altrimenti vuol dire aver buttato 200 euro, con i quali si può comprare un eccellente oculare per un buon telescopio.



Non ci siamo capiti: i 600-800X servono soltanto per la collimazione fine, poi è ovvio che raramente riuscirai a passare i 300X osservando all'oculare. Ma la collimazione fine non è un optional se vuoi guardare i pianeti. Lo scorso anno ho visto la macchia rossa di Giove cerchiata da un bordino chiaro e una struttura scura al centro; anche le bande coi festoni erano ben visibili. Se il tele non è collimato maniacalmente e ben acclimatato te lo scordi. Poi ci sono quelli che dicono che negli SCT le stelle sono palle di polistirolo!
Con 200 euro ti puoi prendere un tele col quale imparare e capire che cosa ti piace osservare e fare e col quale fotografare pure. Questo è il risultato fotografico di un tele, che tu ben conosci, venduto dai 65 ai 199 euro a seconda delle offerte negli anni passati e che si trova ancora sui 150 euro su Ebay o nei vari mercatini: http://quasar.teoth.it/gallery/thumbnails.php?album=64
Un Makkino da 90 è ancora meglio e per i pianeti non ha nemmeno bisogno essenziale di un goto.
Ciao
Maurizio

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 Oggetto del messaggio: Re: celestron cpc8"
MessaggioInviato: lunedì 14 dicembre 2009, 17:21 
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david74 ha scritto:
ho scatenato un bel dibattito, sono veramente felice di aver conosciuto tante persone da cui posso imaparare diverse cose, in più per ora mi avete fatto risparmiare almeno 600 € in acquisti azzardati il che è gia tanto.
Sinceramente sono ancora molto indeciso se comprare o no il cpc8, erroneamente pensavo di poter fare il visualista e in più l'astrofotografo con un unico telescopio , mi sembra di capire che mi sbagliavo.
però mi sembra anche di capire che se mi limitassi a fotografare la luna o i pianeti forse qualche buon risultato potrei ottenerlo anche con questo strumento.
Vorrei farvi invece un'altra domanda se possibile:
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Secondo me l'astrofotografia non può essere un punto di partenza. Richiede troppe conoscenze ed esperienza per poter essere praticata con successo.
Però la via "di mezzo" potrebbe essere quella di investire in una buona equatoriale (HEQ5, EQ6) e un tubo di dimensioni oneste (tipo un Newton da 200" come il mio, che costa relativamente poco) e iniziare ad osservare così. Una configurazione simile può diventare una buona base di partenza in seguito per iniziare a muovere i primi passi nell'astrofotografia. Ovviamente l'investimento iniziale è importante, ma si tratta di strumentazione già piuttosto valida e che può dare soddisfazioni per molto tempo, al contrario di un piccolo telescopietto da pochi euro.
Mi correggano i "decani" del forum se sbaglio. :)

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