L'altro ieri sera sono finalmente riuscito ad uscire con il mio Dobson 12”; dopo un po' di pausa causa maltempo e dopo gli impegni con la Fiera di Forlì, la sete di cielo era infatti a livelli di guardia. Così alle 20.20 son partito da Senigallia in compagnia dell'amico Marco) in direzione Pergola, dove ci attendeva Giorgio (un altro amico del gruppo astrofili di cui faccio parte).
Alle 21 eravamo già al solito posto, e dopo 5 minuti il Dobson praticamente operativo.
Il primo oggetto della serata è naturalmente sua maestà M42, la Grande Nebulosa di Orione.
Per quanto banale(perchè conosciuto da tutti) possa essere quest'oggetto, penso che si possa stare delle intere ore ad osservarlo, senza annoiarsi.
Per me è stata la prima volta che l'ho osservato veramente nei minimi particolari, dedicandovi almeno mezz'ora.
Ho iniziato a bassi ingrandimenti (57x), per poi salire progressivamente (92x, 187x e infine 300x).
Già agli ingrandimenti minori la nebulosa sembrava letteralmente esplodere. Si percepiva chiaramente la sua forma, così come appare in fotografia.
La visione migliore l'ho forse ottenuta a 92x. A tale potere la nebulosa riempiva tutto il campo dell'oculare, e i suoi chiaroscuri erano veramente eccezionali.
Ho poi ingrandito dedicandomi alla zona del trapezio, ammirando in tal modo dettagli incredibili, contrasti di chiaro/scuro da lasciare senza fiato.
Ho provato ad osservare M42 in tutte le salse: con l'OIII esplodeva tutta una zona di nebulosità che senza filtro si percepiva appena, ma forse si perdeva un po' di contrasto con la zona scura della nebulosa, e quindi nel complesso il compromesso migliore l'ho ottenuto con il filtro UHCS.
Davvero divina!
Dopo M42 mi sono fiondato alla caccia di una Nebulosa Planetaria (NGC2022) che avevo letto essere proprio nella costellazione di Orione.
Ormai conoscerete la mia predilezione per questo genere di oggetti, e così dopo un'attenta ricerca, sono riuscito a scovare questa bella planetaria di 12° magnitudine!
Non è difficile da trovare, perchè è praticamente sulla linea immaginaria che congiunge Betelgeuse a Meissa, molto più vicina a quest'ultima.
Devo esserci passato sopra diverse volte senza essermene accorto, in quanto la Planetaria è piuttosto debole, già a 92x è inconfondibile, come una piccola macchietta immersa nel campo stellare adiacente. Soprattutto in distolta viene fuori anche meglio.
Non ho provato con filtri interferenziali, ma la prossima volta voglio riosservarla con l'OIII.
Comunque l'ho ingrandita fino a 187x e infine 300x. A tali poteri la planetaria rimaneva piuttosto debole ma era abbastanza grande di dimensioni, e quindi poteva essere osservata piuttosto agevolmente. Devo dire che è piuttosto carina: ricordo una anellino di fumo, più evidente in visione distolta, e di forma leggermente allungata. Da rivedere sicuramente! Comunque son contento per aver aggiunto un altro oggetto del genere alla mia personalissima lista!!
Dopo NGC2022, è la volta di un'altra splendida Nebulosa Planetaria, che mai avevo osservato col mio Dobson 12”. Sto parlando di NGC 2392, la meravigliosa Nebulosa Eskimo!
Dopo una rapida consultazione al mio Poket Sky Atlas, e dopo aver appurato grossomodo la zona di cielo dove avrei dovuto trovare la planetaria in questione, mi metto subito in “assetto da caccia”!
Con l'oculare da 16mm, punto, e dopo 5 secondi è già li! Incredibile, l'ho trovata subito! Certo non è difficile come oggetto, perchè è veramente luminoso e inconfondibile.
Già a 92x è visibilissima, luminosissima al centro, con un anello di materia più tenue tutt'intorno.
Salendo con gli ingrandimenti, fino ai soliti 300x, l'ammiro nelle migliori condizioni. E' veramente splendida. A tale potere è piuttosto estesa e nonostante ciò essa rimane molto brillante.
La parte centrale della nebulosa lo è davvero molto, quasi imbarazzante, mentre nell'alone della nube che l'avvolge, ho scorto chiaramente delle differenze di luminosità; l'anello era proprio disomogeneo, con zone più o meno luminose. Stupenda.
Non sono riuscito a notare l'anellino più interno, quello che dovrebbe avere una vaga forma “a maschera”. Forse è anche impossibile notarlo con la mia strumentazione, ma comunque riproverò!
Inserendo l'OIII mi è sembrato di scorgere qualche ulteriore dettaglio, soprattutto in visione distolta, visibile come qualche nodulo più luminoso, nella nube stessa. Da rivedere assolutamente.
Purtroppo, in serate come queste, quel che manca è il tempo di gustarsi tutto con calma; il pensiero che il giorno dopo ci si debba alzare presto per lavorare, disturba non poco!
Così, ho osservato di fretta altri oggetti, tra i quali la Nebulosa Fiamma in Orione.
Visibilissima senza l'ausilio di nessun filtro, la prossima volta riproverò con l'aiuto dell'UHCS o dell'OIII. Comunque molto bella, e affascinante, nonché di dimensioni cospicue. Il trucco sta nel mettere la brillantissima Alnitak, appena fuori dal campo dell'oculare. Ed ecco che la fiamma comparirà in tutto il suo splendore!
Ho cercato anche la IC434, la testa di cavallo, ma senza successo; credo che comprerò il tanto agognato filtro H-Beta. Voglio assolutamente gustarmela anche in visuale e non solo in fotografia!

Dopo una veloce occhiata alla Nebulosa Gufo (M97) e a M108, bellissima coppia di oggetti, mi sono dedicato un po' a Marte.
E' stata la prima osservazione proficua del pianeta rosso. La mia prima in assoluto.
Avevo già tentato nelle settimane precedenti, ma il pianeta era ancora troppo piccolo e troppo basso per permettere di notare qualche dettaglio.
Ieri invece, nonostante alle 23.40 fosse ancora piuttosto basso, sono riuscito ad osservarlo in maniera avvincente.
A 300x ne ho ottenuto la visione migliore. A tale potere il dischetto di Marte era di tutto rispetto e nei momenti in cui la turbolenza un po' si placava, si notava chiaramente l'immensa calotta polare del pianeta! Bellissimo notare il contrasto di quest'ultima, con il colore rossiccio del resto del dischetto di Marte. Non sono riuscito a notare altre zone caratteristiche del pianeta, ma sono sicuro che se fosse stato più alto, sarei riuscito a percepire altro!
Poco male, nelle prossime settimane intendo assolutamente tenerlo d'occhio, provarne la visione binoculare con il C8 e riprenderlo con la mia nuova DMK! Insomma ci sarà di che lavorare

Dopo l'osservazione del pianeta Rosso, ho smontato il tutto e sono tornato a casa.
Cieli sereni.
Andrea