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Dov'ero rimasto ... Dopo aver vissuto momenti carichi di entusiasmo, con l'adrenalina a mille, ho cominciato a scontrarmi con la dura realtà. Non è che sono a digiuno di nozioni edili e delle problematiche legate alle costruzioni (anche se nella vita mi occupo di tutt'altro, ho sempre avuto passione per le costruzioni, da bambino con il Lego, da grande con cazzuola e malta per hobby) ma, sulle ali dell'entusiasmo, mi sono già immaginato tutto fatto. Per la ristrutturazione ho pensato: compro un pò di travi e di assi, una piccola betoniera ce l'ho, qualche attrezzo del mestiere pure, ed il gioco è fatto. Ho voluto dimenticare, però, il dedalo di regole, dall'isolamento termico, ai calcoli strutturali, alle norme di igiene e sicurezza (che, oltretutto, fanno parte del mio lavoro), alle autorizzazioni necessarie, ... ai costi! E già, la prima tegola che mi cade sulla testa è il computo metrico che il geometra mi sottopone: una cifra inimmaginabile!!! E poi mi aggiunge il suo onorario, per la progettazione, la direzione lavori, il piano di sicurezza ... insomma, quasi quasi mi mette in conto anche sua madre! Ma la carica accumulata è tanta e tutta questa montagna di numeri e cifre non mi sconvolgono; al limite farò un maxi mutuo. Poi penso: un anno fa è scoppiata l'ultima grande crisi, i miei clienti da ancora più tempo non mi pagano e mi dicono che non hanno soldi. Un altro al mio posto si sarebbe attaccato alla canna del gas. Io, invece, penso alla vita che vorrei fare, che molto si assomiglia a quella della preistoria: stare a contatto con la natura, farmi l'orticello, un piccolo ricovero di animali da cortile, scambiare le uova delle mie galline con un sacco di farina del mugnaio, la coscia del mio maiale con le riparazioni dell'idraulico, le patate del mio orto con l'olio del vicino. Allora seleziono le attività che svolgono i miei creditori: c'è chi fa l'impresario edile, chi installa impianti idraulici, chi ha una cava di marmo, chi è elettricista, chi vende pavimenti, lavandini e materiali edili in genere. Con i crediti che vanto potrei fare una cittadella! Non che mi accettano di lavorare a saldo delle mie competenze, ma almeno andremo a scalare dalle loro spettanze, mano a mano, il frutto del mio lavoro. Presto fatto. Convocati nel mio Studio uno per uno, partendo dal credito più grosso, seleziono tutti i soggetti che tornano utili alla bisogna, faccio le mie scelte e predispongo i contratti. Si parteeee!!! Il 21 di settembre, data che ricorderò per sempre, quel pascolo che circonda la stalla dove mai era stata portata una betoniera ed un sacco di cemento, si anima con l'arrivo della prima squadra di operatori edili che iniziano, finalmente, la ristrutturazione di quello che sarà, per sempre, il mio vero e straordinario OSSERVATORIO ASTRONOMICO!
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P.S. Grazie a tutti, siete veramente tanti, e mi sento in gran bella compagnia.
_________________ "Nessuno può estinguere gli astropoeti" "Viva gli astropoeti, vivi, morti, ma non certo estinti"
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