Considerato che come gia detto, piu che l'ingrandimento massimo si dovrebbe parlare di ingrandimento utile, dipendente dallo strumento, da quanto è "buono" l'occhio dell'osservatore, dalle condizioni locali (cielo, seeing, ecc) do anche io i miei due cent.
Ingrandimento minimo: è già stato detto, [diametro strumento]/[diametro pupilla occhio] (4, 5, 6, 7 mm, dipende).
Ingrandimento massimo: considro questo al pari dell'ingrandimento risolvente utile (andare oltre sarebbe inutile, non si vedrebbe alcun dettaglio in piu), io uso questa regola (solo a livello indicativo) dipendente dall'oggetto osservato e considerato un cielo nero e seeing ottimo; un occhio sano e normale dovrebbe avere una risoluzione massima di circa un primo d'arco (= a 60") in visione fotopica (ovvero in piena luce dove l'occhio usa le cellule dette coni che danno la visione a colori), questa risoluzione si abbassa con l'abbassarsi della luce passando per la visione mesopica (condizioni limite di luce dove si usano sia le cellule dette coni che qelle dette bastocelli), fino a quella scotopica (praticamente al buio, dove si usano solo i bastoncelli, cellule estremamente piu sensibili dei coni, ma che danno visione in bianco e nero), in queste condizioni la risoluzione dell'occhio si abbassa fino (o trovato valori diversi nei testi di oftalmologia) a 3 primi d'arco (= a 180") e forse oltre. Ora il calcolo e semplice anche se un po semplicistico (
ci sono sempre le variabili esposte all'inizio 
), per avere l'ingrandmento minimo risolvente, basta dividere la risoluzione dell'occhio per la risoluzione dello strumento (che varia ovviamente col diametro).
Un esempio:
Uno stumento del diametro di 20 cm ha una risoluzione massima (Limite di Dawes) di circa 0,6" (secondi d'arco), ora se stiamo osservando Giove (luce in abbondanza e visione a colori quindi visione fotopica) si fa [risoluzione occhi]/[risoluzione strumento] >>> 60"/0,6" = 100 ingrandimenti; se invece stiamo osservando una fioca nebulosa tipo la Velo (luce pochissima, visione in B/N, quindi visione scotopica) >>> 180"/0,6" = 300 ingrandimenti. Possiamo dire che questo è il range di ingrandimenti minimi risolventi (da 100 a 300x per un diametro di 20 cm), andando oltre si vedrebbe solo piu grande, piu buio (sempre che la luce non sia troppo poca, allora non si vedrebbe un tubo), ma non maggiori dettagli.
Ultima cosa, come ha detto kaio67, per le stelle doppie si possono "tirare" di piu gli ingrandimenti per il fatto che le stelle stagliate sul cielo nero, esibiscono il massimo contrasto possibile, nel caso nella regoletta sù esposta, per l calcolo dell'ingrandimento minimo risolvente non si utilizza il
Limite di Dawes ma il
Limite di Sparrow, il cui valore equivale a circa meta di quello di Dawes.