Qualcuno ha denunciato quell'obrobrio? Non è assolutamente derogabile una cosa del genere, almeno non in Lombardia.
Ho invece anche delle buone notizie, copio il messaggio di Dalla Gassa:
Cita:
Proprio allo scadere del 2009 ci viene notificato il varo di una nuova legge (la legge del Molise) e, per noi del Veneto, l'anno passato ci ha portato un aggiornamento della esistente legge (la 22/97 è diventata la 17/09) con un decisivo miglioramento dei criteri tecnici e dell'applicabilità generale, ma soprattutto, l'estensione del criterio 0 cd/klm e della sanzionabilità in tutto il territorio regionale. Sempre in Veneto, ad Abano Terme c'è stato anche un Convegno Regionale per la divulgazione della nuova legge a soli tre mesi dalla sua uscita. Un'occasione per tecnici e amministratori comunali che ha visto chiudersi le liste per completamento dei posti disponibili nella sala congressi a poche settimane dalla diffusione delle informazioni. Insomma Galileo Galilei direbbe: eppur si muove, piano piano, ma si muove.
Grazie ad ARPAV e all'impegno dei nostri soci sono state emesse, in diversi comuni delle aree protette ai sensi della vecchia legge, centinaia di notifiche per casi di IL e non si contano i tavoli tecnici per affrontare l'adeguamento e trovare soluzioni per i casi più importanti.
Anche dove non siamo intervenuti abbiamo comunque rotto le uova nel paniere, come nel caso del Porto di Venezia, dove il progetto, assolutamente fuori norma ed energivoro, è tuttora bloccato. Vi alleghiamo con gioia un powerpoint che illustra sinteticamente gli adeguamenti degli scali ferroviari intorno alla città di Padova, un traguardo importantissimo reso possibile sia dall'insostituibile presenza di ARPAV e dell'interessamento finalmente consapevole e positivo dei tecnici del Comune di Padova. Pubblicheremo a breve una versione più estesa dello stesso con descrizioni dettagliate per ciascuno scalo e per ciascuna torre faro. A presto, speriamo di darvi notizie anche sull'altra grossa realtà del territorio Padovano: l'Interporto Merci, che dovrebbe trovare finalmente una soluzione. Si tratta di precedenti che aiuteranno a risolvere più in fretta i casi simili di altre città quali Verona, Mestre-Venezia e Vicenza.
Oltre a queste, molte altre piccole realtà hanno dovuto dare una sistematina ai loro impianti e in molti casi siamo andati veramente a zero. Dove l'intervento si è limitato all'orientamento verso il basso bisognerà farsi sentire ancora, ma ricordiamo che la differenza, rispetto al proiettore con vetro verticale è abissale. Alcuni (privati ed amministratori) ancora fanno gli gnorri, ma noi non molleremo e saremo tanto più incisivi quanto più sappiamo di rappresentare una nutrita schiera di persone. A QUESTO PROPOSITO ricordiamo che l'iscrizione a Venetostellato per il 2010 è aperta con le consuete modalità, preferibilmente in remoto mediante versamento su Postepay n 4023 6004 3388 2109 (10 euro per i single e 50 euro per i Gruppi e Osservatori). Le quote associative non sono aumentate, a differenza dei pedaggi autostradali. Del resto, a Venetostellato non serve denaro se non per affrontare le spese quali il sito o le bandiere da consegnare in premio ai comuni. Serve piuttosto la massa critica per poter affermare che l'associazione è portatrice di interessi collettivi e che dietro alle solite persone che si incontrano con gli amministratori c'è un tessuto di appassionati e associazioni che annovera diverse centinaia di persone. Non può che essere così, anche se, come sappiamo, il cielo è patrimonio dell'intera umanità, anche di coloro che non ne sono consapevoli e vale la pena di difenderlo anche se ad iscriversi fosse solo la triade del direttivo.
Un grosso ringraziamento deve andare ai miei insostituibili collaboratori e in particolare al dott. Luca Zaggia.
Infine l'invito a non smettere con il controllo del nostro territorio e ad impegnarsi (ricordiamo la solita formula: almeno un attivo per ogni gruppo-osservatorio ): i piccoli impianti sono tanti, troppi e non possiamo aspettarci che altri vengano a lavare i panni di casa nostra.
A tutti un cielo 2010 sempre più buio e alle nostre famiglie ed amici salute e serenità.
Leopoldo Dalla Gassa