Facciamo due conti spannometrici
Ipotesi 1)
Incollo le tre rondelle per terra e faccio la postazione. Ogni volta prendo la montatura "bloccata sul cavalletto che resta aperto" e la sposto. Quando la rimetto sopra avrò una precisione di circa 1 mm sulla posizione originale (a questi livelli 1 mm è una precisione molto buona ma si può anche migliorare). Ciò comporta un errore di quasi 1 primo d'arco sulla polare considerando che le zampe del cavalletto sottengano una circonferenza di circa 1 metro di diametro. Il problema è di prendere e spostare il tutto senza modificare niente mentre anche i giochi delle zampe comportano uno spostamento che non ho quantificato.
Ipotesi 2)
Incollo le tre rondelle per terra e faccio la postazione. Ogni volta prendo la montatura "bloccata sul cavalletto che chiudo" e la sposto. Ovviamente quando riapro il cavalletto sarà molto difficile che i vari giochi mi diano una precisione superiore al mm di cui dicevo prima. Per cui siamo a punto e a capo.
Ipotesi 3)
Incollo le tre rondelle per terra e faccio la postazione. Ogni volta prendo la montatura, la tolgo dal cavalletto e la sposto. Quando rimonto tutto devo rimettere la montatura esattamente nella medesima posizione sul cavalletto per cui avrò gli errori di posizione del cavalletto (di cui dicevo alle ipotesi 1 e 2) oltre all'errore di posizione della montatura "sul" cavalletto. La vite di regolazione in azimuth ha un passo di 1,5 mm se ricordo bene il che significa che sposta di 1,5 mm la testa facendo un giro completo del pomello.
Sono circa 2 gradi in azimuth di spostamento per ogni giro il che equivale che una rotazione minima di 3 gradi del pomello comporta uno spostamento 1 primo in azimuth
Ipotesi 4)
Incollo le tre rondelle per terra e faccio la postazione poi con il laser al posto del cannocchiale polare punto verso un muro (sperando di averlo) e segno il punto dove punta il laser. Ogni volta prendo la montatura e la sposto. Quando rimonto la montatura accendo il laser e lo faccio combaciare con il punto segnato.
Non ho la certezza di avere la montatura esattamente nello stesso posto (anche un leggero spostamento mi da un valore sbagliato di puntamento). Inoltre la precisione varia in funzione della distanza e delle dimensioni del punto rosso, oltre che della sua perfetta centratura al posto del cannocchiale polare.
Non mi vengono in mente altre ipotesi in quanto la 5) detta anche sperandio perché si mette la montatura come capita e si spera che un intervento divino ci abbia fatto mettere la montatura in postazione miracolosamente

la reputo poco scientifica.
Nessuna di queste mi da una precisione di puntamento sufficiente per fare pose di una certa durata, magari di un paio di minuti sì, con focali medie o medio basse, ma dopo insorge la rotazione di campo e la deriva.
Meglio perciò fare un bel bigourdan (magari con qualche software) e correre meno rischi di foto mosse.