Grazie mille a tutti per i commenti:
Davide, spero che con l'aiuto di Paolo e di tutti noi tu riesca ad uscire dal tunnel. Puoi farcela. Comunque ancra grazie per la tua immagine che mi ha fatto scoprire la bellezza di vdb 12 e 13!
Danilo: non credo che ci sia molto akkalfa nella regione. Nel survey profondo a grande campo in akkalfa pubblicato da S&T non compare niente di particolare in questa regione. Appena ad ovest di questo campo, tuttavia, il piede di perseo è immerso in una regione HII illuminato da parte della associazione OB del perseo. Forse, andando molto, ma molto profondi, potrebbe uscire qualche cosa. Ovviamente gli oggetti HH emettono molto in akkalfa ma ci vorrebbe hubble (oppure DP) per fotografarli ad una scala degna!
Per quanto riguarda il fondo cielo: ahi, ahi, ahi...
vessata questio: quale è il colore reale di questi oggetti? Il problema è mal posto: se da un lato vi sono le caratteristiche oggettive di come è distribuito il segnale nei canali RGB, dall'altro vi è la comprensione di come vengono percepiti. Vale la pena di ricordare che, esattamente come per il problema della resa delle nebulose ad emissione, ciò che noi rappresentiamo nelle nostre fotografie NON HA NULLA a che vedere con ciò che vedrebbe il nostro occhio se fosse lì. Per esempio, parte del segnale dalle polveri, che contribuisce a regalarle quel bel colore aranciato, deriva da fluorescenza molecolare che ha uno spettro di emissione che si estende ben oltre il rosso visibile fino al vicino infrarosso. Queto segnale viene rivelato dalla ccd nel canale R, viene tradotto come rosso, ma sarebbe invisibile al nostro occhio (come l'akkalfa, d'altra parte).
Per rimanere nell'ambito della oggettività posso dire solo, e ciò è a mio avviso molto interessante, che vi sono 2 classi di aree di "fondo cielo" in questa immagine: 1) aree dove le polveri sono particolarmente spesse e non si vede nulla (vedi per esempio intorno a ngc 1333 e 2) i buchi dove le polveri si assottigliano notevolmente (senza tuttavia sparire, come dimostrato dall'arrossamento delle stelle nella regione). Questi secondi buchi sono NETTAMENTE più blu delle regioni di tipo 1. Questa interessante differenza di distribuzione spettrale (che io ho tradotto nel fondo bluastro che in tanti avete notato) riflette una reale caratterstica fisica di questi oggetti, e quindi mi sembra giusta mantenerla, e probabilmente riflette diverse condizioni fisiche che determinano una diversa distribuzione spettrale del campo integrato. Va da dire che la stessa differenza cromatica l'ho osservata in una foto di parte dell'area fatta da Mastro Tom e ciò mi rassicura.
Tuttavia ovviamente si può discutere, sulla base di puri canoni estetici, se sia meglio mantenere il fondo bluastro mantenendo le polveri ragionevolmente gialle, oppure se neurotralizzando il fondo cielo, valga la pena di spingere le polveri molto in la verso l'arancione. Ho prefetito la soluzione proposta poichè le stelle mi sembravano più naturali. Quando preparerò la pagina completa del campo, magari proporro anche un secondo bilanciamento.
Ciao e grazie ancora a chi ha anche solo guardato l'immagine!
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