fabio_bocci ha scritto:
Ho letto la recensione di Plinio Camaiti e finalmente visto lo spaccato del nuovo Celestron. La tanto attesa novità mi sembra che si sia un pò "sgonfiata". Niente ottiche rivoluzionarie, un semplice S.C. con entrambi gli specchi sferici... una lastra correttrice ed un doppietto correttore/spianatore inserito nel tubo portaoculari. Perchè costa così caro? Il costo di progettazione e realizzazione delle lenti correttrici? Mah... Bisignerà vedere sul campo come va, comunque mi sembra un progetto più tradizionale del Meade acf, che almeno "osa" utilizzare uno specchio iperbolico. Questa "nuova" tecnologia è del tutto analoga al "vecchio" obiettivo per macchina fotografica MTO russo che (anche se era un Maksutow), aveva un sistema di lenti poste all'altezza dello specchio primario (anzi leggermente dietro) che servivano per rendere piano il campo per una pellicola 24 x 36. Poi rispetto al Meade acf e rispetto ad un normale S.C. ha delle lenti in più che complicano la vita, tra l'altro c'è la noia di dover rispettare la distanza tra le lenti ed il piano focale, come nei Ritchey-Chrétien (che però ha uno schema ottico più "pulito"). Alla fine è come un Vixen VMC, invece di avere le lenti correttrici attaccate al secondario le ha nella culatta, ma almeno il Vixen è aperto e si acclimata prima. Non oso pensare cosa succede se non si mantiene l'assialità di questo doppietto posto nella culatta, la cosa è molto più critica che non nel Vixen perchè le lenti sono molto lontane dal secondario. Comunque basta aspettare, peccato che l'8" ha ancora un prezzo arrivabile (non credo però che molti astrografari si accontentino di questo diametro) ma il 9 1/4 e l'11" sono fuori mercato.
Infatti penso che i Meade siano meglio. Hanno i primari belli grandi e il blocco dello specchio.
Una cosa positiva degli EdgeHD potrebbe essere un calo consistente di prezzo della vecchia generazione , e ancor di più magari prima di uscire di produzione.