michbet71 ha scritto:
Ciao Sergio,
ho appena realizzato un SerialFocus.
Anche se non l'ho ancora fisicamente installato sul focheggiatore sembra andare tutto bene quindi ti ringrazio per il progetto.
Usandolo con il tuo software serialFOCUS 1.2 funziona correttamente, ma quando imposto valori di velocità sotto 4 il motore non gira ed emette sibila.
Ho anche provato l'applicativo ASCOM e anche quello dal pannello sembra andare correttamente, ma quando tento di usarlo con AstroArt4 attraverso il plugin "Autofocus" qualcosa non funziona. In pratica quando vado a connettere il serialFocus e premo proprietà mi restituisce il messaggio dispositivo già connesso, quindi premo OK e mi connette. A quel punto qualsiasi azione faccio sul pannello di controllo mi restituisce "invalid port number". Anche se immaginavo sarebbe servito a poco ho provato a passare il focus.ini nella directory di astroart, nella cartella focuser di ascom ma nulla. Forse sto sbagliando qualcosa?
Approfitto per chiederti, sempre che ce ne sia utilità, se fosse possibile inserire una sorta di contatore di impulsi resettabile nel tuo programma che in qualche modo indichi la posizione del focheggiatore. Ad esempio quando si inizia la procedura di fuoco si parte sempre da un punto 0 poi si iniziano le letture in-focus e out-focus dove si valutano i miglioramenti (o peggioramenti). Non so se questo potrebbe aiutare a tornare indietro su posizioni già note e magari valutate migliori dell'attuale. Spero di essermi spiegato.
Grazie ancora e un saluto
Michele
Ciao Michele, intanto benvenuto, vedo che sei qui da poco; sono contento che tu abbia deciso di realizzare il SerialFOCUS e ci sia riuscito, vuol dire che sia il progetto che la documentazione che ho fornito a supporto è discretamente valida

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Veniamo ai problemini. Per quanto riguarda il fatto che il motore a valori di velocità sotto il 4 fa quel comportamento mi sembrava di averlo descritto nella documentazione, in poche parole a seconda del tipo di motore, di tensione di alimentazione e di carico il motore va in stallo, cioè l'impulso è troppo piccolo (poco potente) per far muovere il motore che quindi cerca di muoversi ma è frenato, valori appena superiori fanno vincere questo stallo e allora il motorre inizia a muoversi. A seconda che tu alimenti a 4.8V, o a 6V ad esempio questo stallo può verificarsi a velocità 4 o a 3, comunque i movimenti dovrebbero essere abbastanza fini per gestire una focheggiatura discretamente accurata.
Per quanto riguarda ASCOM naturalmente se comandi il serialfocus da li non usare contemporaneamente il software standalone v1.2, altrimenti potrebbe dare problemi perchè entrambi cercano di accedere alla stessa porta che risulterebbe già in uso dall'altro software.
Per ora le impostazioni della porta seriale utilizzata dal driver ascom sono memorizzate in un file di testo serialfocus.ini memorizzato in c:\, che quindi non va dentro astroart. Assicurati che il driver ascom punti alla porta seriale corretta, di default è configurato per la COM1, se la tua seriale ha un numero differente provvedi a settare correttamente il tutto.
Per la questione del contatore degli impulsi è una cosa a cui avevo pensato, potrebbe avere anche una sua utilità, o comunque un supporto in più per fare una sorta di focheggiatore a posizione pseudoassoluta invece che uno puramente relativo come ora. Il problema è che l'impulso in un verso non è perfettamente uguale in ampiezza nel verso opposto, quindi se mando un impulso avanti e uno indietro non ritorno nella stessa posizione, non c'è la precisione nel posizionamento assicurata da un motore passo passo. Si potrebbe più o meno ovviare facendo una sorta di calibrazione cioè verificando quanti impulsi occorrono per fare un giro in senso orario e poi contare quanti impulsi occorrono per ritornare al punto di partenza girando in senso contrario e fare un rapporto tra i due per avere una stima del posizionamento. Così nel software ognuno si imposterebbere i propri valori di calibrazione e il software mostrerebbe una pseudo posizione dall'ultimo azzeramento. Naturalmente a complicare il tutto ci sarebbe il fatto che lo spostamento con il pulsante che dà 3 impulsi di fila magari non corrisponde esattamente allo spostamento prodotto dal premere 3 volte il tasto da 1 impulso in 3 momenti discreti; se poi aggiungiamo che la risposta alle varie velocità da 1 a 7 non è necessariamente lineare viene fuori che la calibrazione andrebbe fatta o a tutte le velocità o sarebbe valida solo per un valore, insomma, verrebbe fuori un casino che non avrebbe più una sua validità nella misurazione.
Quanto alle routine autofocus dei vari astroart o maxim dl, penso che funzionino facendo una carrellata di vare posizioni di messa a fuoco e scattando una foto per calcolare il valore di FWHM stellare e individuare un minimo in una curva a V o simile. Una volta determinato questo minimo il focheggiatore viene mosso nuovamente e scattate altre foto sino a che il software non ricalcola un valore di FWHM uguale (entro i limiti di variabilità che penso si possano impostare, causati ad esempio dal seeing) per poi fermare il focheggiatore, proprio per funzionare coi focheggiatori relativi tipo il serialfocus; per questo penso che non sia così importante, anche alla luce del casino sopra per il conteggio degli impulsi, avere una conta di questi ultimi.
Comunque è qualcosa che non è proprio abbandonata, se trovo il modo di dargli una discreta accuratezza la implementerò sicuramente.
Ah, una domanda, che tipo di motore hai usato per il tuo serialfocus?
Poi fammi sapere come va sul campo e se il serialfocus ti è di aiuto nella focheggiatura critica, mi interessa molto il feedback.
Ciao.
Sergio