wide ha scritto:
200 gradi sono del tutto gestibilli da ambo gli occhi, nessuna vignettatura, la parallasse tanto temuta rompe la scatole solo guardando i bordi estremi del field stop, ma di fronte a quello che il doppio del perseo ci ha offerto i commenti se ne sono andati ben presto lasciando spazio alla magia della conteplazione... l'effetto majesti combinato al quelo illusorio 3d dato dalla torretta ti prioetta drammaticamente troppo vicino al soggetto osservato (160x circa), un pensiero allucinante e ricorrente è stato quello di voler allungare le mani per tentare di toccare i 2 ammassi come fossero su un maxischermo da cinema e tu spettatore il prima fila... la mente in quel momento non me la sentivo più, quanto di più simile a un viaggio interstellare la stavo provando, sensazione confermata da un luna bassa e velata che mi ha fatto pesnare a cosa provavano i primi pionieri dei vari apollo....
è sempre una gioia e un compiacimento quasndo qualcuno approda all'essenza della visione binoculare (vedi firma in calce) .....benvenuti
wide ha scritto:
.. chissà se nel progettare i loro oblò albert nagler avese già in mente gli ethos

....
no. aveva/ha in mente come si vede con due occhi e in questi anni ha fatto di tutto per cercare di avvicinare il più possibile questa sensazione a chi osserva con un occhio solo
ormai terminate un anno di prove con un rifra da 150 ho realizzato che non mi dà molto di più rispetto al bino da 100 (anzi, ben poco): il verso salto di qualità potrò farlo solo con aperture superiori ai 20 cm, quindi: se nella mia vita decidessi mai per un tele tipo un dob da 30-40 cm o un C9.25,
prima entra in casa mia una torretta, poi possiamo incominciare a discutere del telescopio